Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Germania: L'indice ZEW rimbalza a novembre

L'indice ZEW relativo alla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato a novembre, rispetto ad ottobre, da -3,6 a 11,5 punti. Si è trattato del primo aumento da dieci mesi. Gli economisti avevano atteso un aumento a 0,5 punti.
Il sottoindice relativo alle condizioni attuali è salito a novembre, rispetto al mese precedente, da 3,2 a 3,3 punti. Gli esperti avevano previsto un calo a 1,8 punti.


Redazione Borsainside


Cosa dicono i tedeschi pur di non far fare il Qe con i titoli di stato !!! :)
 
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Giappone: Abe rinvia l'aumento dell'IVA e va alle urne

Il premier giapponese Shinzo Abe ha annunciato un rinvio del nuovo aumento dell'IVA di 18 mesi. La decisione è stata presa dopo che il Paese del Sol Levante è entrato a sorpresa nel terzo trimestre in recessione.Abe ha spiegato che ulteriori aumenti delle imposte metterebbero a rischio la lotta contro la deflazione.
Il leader del partito Liberaldemocratico nipponico ha inoltre annunciato per venerdì 21 lo scioglimento della Camera Bassa del Parlamento e la volontà di andare verso un voto anticipato. Abe punta ad ottenere dalle urne sostegno per la sua "Abenomics", il pacchetto di misure volto a rilanciare la crescita dell'economia.


Redazione Borsainside
 
USA, prezzi alla produzione +0,2% ad ottobre, sopra attese

Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che l'indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index) è salito negli Stati Uniti ad ottobre dello 0,2%. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,2%.Da anno ad anno il PPI è aumentato lo scorso mese dell'1,5%. Si è trattato del più basso aumento da febbraio.
Il PPI core, l'indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, è aumentato lo scorso mese dello 0,4%. Gli esperti avevano atteso un aumento dello 0,1%. Su base annua il PPI core è salito dell'1,8%.


Redazione Borsainside
 
Banche: Le sofferenze aumentano a 177 miliardi, nuovo record

Le sofferenze delle banche italiane sono aumentate ulteriormente e raggiunto un nuovo livello record. È quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).Le sofferenze lorde sono cresciute a settembre di €3 miliardi rispetto ad agosto e di €32,3 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013 (+22,4%) arrivando ad un totale di circa €177 miliardi.
L'ABI avverte che a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulteriormente cresciuta. Le sofferenze nette sono risultate a settembre pari a €81,4 miliardi, €1,9 miliardi in più rispetto al mese precedente e €9,8 miliardi in più rispetto al settembre 2013 (+13,7% l’incremento annuo).
In rapporto agli impieghi, le sofferenze lorde risultano pari al 9,3% a settembre (7,5% un anno prima). Si tratta del più alto livello dal giugno del 1998. Tale valore raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici (13,2% a settembre 2013), il 15,4% per le imprese (12% un anno prima) ed il 6,7% per le famiglie consumatrici (6,2% a settembre 2013).
Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato al 4,5%, dal 4,41% di agosto e dal 3,85% di settembre 2013.
Per quanto riguarda i prestiti bancari ad ottobre c'è stato, secondo l'ABI, un miglioramento della dinamica annua. Sulla base di prime stime il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pct con controparti centrali) si è attestato a €1.814,9 miliardi, segnando una variazione annua di -1,9% (-2,2% il mese precedente).
I prestiti a famiglie e società non finanziarie hanno ammontato ad ottobre a €1.414,5 miliardi, con una variazione annua di -0,8%, il miglior risultato da maggio 2012 (-0,8% anche a settembre 2014).
Nel mese di settembre la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -3,3% (-3,8% il mese precedente). In lieve flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-0,6% a settembre 2014, -0,7% il mese precedente).


Redazione Borsainside
 
Banche: Le sofferenze aumentano a 177 miliardi, nuovo record

Le sofferenze delle banche italiane sono aumentate ulteriormente e raggiunto un nuovo livello record. È quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).Le sofferenze lorde sono cresciute a settembre di €3 miliardi rispetto ad agosto e di €32,3 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013 (+22,4%) arrivando ad un totale di circa €177 miliardi.
L'ABI avverte che a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti è ulteriormente cresciuta. Le sofferenze nette sono risultate a settembre pari a €81,4 miliardi, €1,9 miliardi in più rispetto al mese precedente e €9,8 miliardi in più rispetto al settembre 2013 (+13,7% l’incremento annuo).
In rapporto agli impieghi, le sofferenze lorde risultano pari al 9,3% a settembre (7,5% un anno prima). Si tratta del più alto livello dal giugno del 1998. Tale valore raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici (13,2% a settembre 2013), il 15,4% per le imprese (12% un anno prima) ed il 6,7% per le famiglie consumatrici (6,2% a settembre 2013).
Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato al 4,5%, dal 4,41% di agosto e dal 3,85% di settembre 2013.
Per quanto riguarda i prestiti bancari ad ottobre c'è stato, secondo l'ABI, un miglioramento della dinamica annua. Sulla base di prime stime il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pct con controparti centrali) si è attestato a €1.814,9 miliardi, segnando una variazione annua di -1,9% (-2,2% il mese precedente).
I prestiti a famiglie e società non finanziarie hanno ammontato ad ottobre a €1.414,5 miliardi, con una variazione annua di -0,8%, il miglior risultato da maggio 2012 (-0,8% anche a settembre 2014).
Nel mese di settembre la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -3,3% (-3,8% il mese precedente). In lieve flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-0,6% a settembre 2014, -0,7% il mese precedente).


Redazione Borsainside
buona sera tardi, ancora a la ricerca di notizie io penso che non si va oltre siamo in gabbia tra min e max
 
FTSEMIB – Chiusura - 18/11/14 – sempre LONG (sul TS di Medio-Lungo periodo)


Il FTSEMIB X4-TS è sempre LONG , Flat & Reverse leggibili sul grafico



FTSEMIB
CROC X1 – Supporti / Resistenze – Multiday (TF – 1H)

R3 = 19.739,50
R2 = 19.643,56
R1 = 19.497,38
PIVOT = 19.401,69
S1 = 19.306,00
S2 = 19.031,60
S3 = 18.885,58
CROC X3 – Last Signal (Lungo Periodo – TF 1D)
SHORT da 22.346,97

FTSEMIB – Chiusura - 18/11/14 - Cicli Temporali/Vitali C.R.O.C.

 
Banche: Profumo, le trimestrali fantastiche? italiane ancora sott'acqua


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 nov - Le banche italiane sono ancora "sott'acqua", non bisogna farsi ingannare dalle ultime trimestrali "che sembrano fantastiche". E' l'opinione espressa dal presidente di Banca Mps Alessandro Profumo nel corso di una tavola rotonda al Consiglio nazionale della Fabi. "Si dice che le ultime trimestrali sembrano fantastiche ma la migliore ha un ritorno sul capitale del 5% con il capitale che costa il 10 per cento. Siamo ancora sott'acqua". Nel dialogo con il segretario generale Fabi Lando Sileoni, Profumo parlando delle sofferenze del sistema ha osservato che nel caso del Monte dei Paschi "di perdite sui crediti ne abbiamo tante e sono tutte pmi". Per contare i grandi affidamenti, aggiunge Profumo, "le dita delle mani sono troppe".


Ggz
(RADIOCOR) 18-11-14
 
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Banche: Profumo, le trimestrali fantastiche? italiane ancora sott'acqua


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 nov - Le banche italiane sono ancora "sott'acqua", non bisogna farsi ingannare dalle ultime trimestrali "che sembrano fantastiche". E' l'opinione espressa dal presidente di Banca Mps Alessandro Profumo nel corso di una tavola rotonda al Consiglio nazionale della Fabi. "Si dice che le ultime trimestrali sembrano fantastiche ma la migliore ha un ritorno sul capitale del 5% con il capitale che costa il 10 per cento. Siamo ancora sott'acqua". Nel dialogo con il segretario generale Fabi Lando Sileoni, Profumo parlando delle sofferenze del sistema ha osservato che nel caso del Monte dei Paschi "di perdite sui crediti ne abbiamo tante e sono tutte pmi". Per contare i grandi affidamenti, aggiunge Profumo, "le dita delle mani sono troppe".


Ggz
(RADIOCOR) 18-11-14
ciao grifo su questo non ci piove
 
Stato
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