Tempo a Milano - Cap. 1

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Ferrari: FCA smentisce voci di trasferimento sede all'estero



La Ferrari resterà in Italia. FCA (NL0010877643) ha smentito con un comunicato le indiscrezioni di stampa secondo cui la Rossa avrebbe allo studio il trasferimento della propria residenza fiscale all’estero.

"Si tratta di voci prive di fondamento", afferma FCA. "Non vi è alcun piano o intenzione di trasferire all’estero la residenza fiscale di Ferrari, né alcun progetto di delocalizzare le sue attività italiane, che continueranno ad essere soggette al regime fiscale italiano" si legge ancora nel comunicato.

"Bloomberg" aveva riportato ieri che Ferrari sta considerando di trasferire come FCA il proprio domicilio fiscale all'estero per risparmiare sulle tasse. La tassazione sulle aziende è nel Regno Unito significativamente inferiore a quella vigente in Italia. Per questo motivo il gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Chrysler ha la sua sede fiscale a Londra.

Redazione Borsainside
 
Il prezzo del petrolio continua a scendere, WTI sotto 60 dollari

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Il prezzo del petrolio ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il future sul WTI con scadenza gennaio ha perso al NYMEX l'1,6% a $59,95 al barile. Era dal luglio del 2009 che il WTI non chiudeva sotto quota $60 al barile.
Il future sul Brent con scadenza gennaio ha chiuso all'ICE in ribasso dello 0.9% a $63,68 al barile. Si tratta del più basso livello dal 16 luglio del 2009.
L'Arabia Saudita, il maggiore produttore al mondo di greggio e il membro più influente dell''OPEC, ha ancora una volta segnalato che la difesa delle sue quote di mercato ha priorità rispetto al livello dei prezzi.
Alla domanda se ritiene che il cartello debba tagliare la produzione prima della sua prossima riunione in programma a giugno, Ali al-Naimi, ministro saudita del petrolio, ha risposto: "Perchè dovrei tagliare la produzione? Questo è un mercato e sto vendendo in un mercato. Perchè dovrei tagliare?".
L'OPEC ha comunicato ieri di attendersi che la richiesta per il suo greggio scenderà nel 2015 ai minimi da dodici anni. Secondo il cartello questa stima rifletterebbe l'aumento dell'offerta dei Paesi non-OPEC e la riduzione della domanda mondiale.


Redazione Borsainside
 
Cina: La produzione industriale rallenta ancora, +7,2% a novembre

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La produzione industriale è cresciuta in Cina a novembre del 7,2%. Gli economisti avevano previsto una crescita del 7,5%.
La produzione industriale cinese era cresciuta ad ottobre del 7,7% e a settembre dell'8%.
Le vendite al dettaglio sono cresciute a novembre dell'11,7% contro il +11,5% nel mese precedente. Gli esperti avevano previsto una crescita dell'11,5%.
Gli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane, un indicatore dell'attività nel settore delle costruzioni, sono aumentati nel periodo gennaio-novembre del 15,8%. Si è trattato del più basso aumento dal 2001. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.


Redazione Borsainside
 
Forex: L'euro torna sotto 1,24 dollari

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L'euro è tornato ad indebolirsi. La valuta europea è scesa fino a 1,2362 dollari.
La Banca Centrale Europea aveva fissato ieri a metà giornata il cambio euro-dollaro a 1,2428.
Anche la seconda operazione Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operation) ha deluso le attese. Le banche dell'Eurozona hanno richiesto ieri circa €129,8 miliardi contro i €150 miliardi previsti dagli analisti. La notizia ha rafforzate le attese degli investitori di nuovi interventi della BCE, compreso l’acquisto di titoli di Stato all'inizio del 2015.
I riflettori del mercato valutario saranno puntati questa mattina sui dati sull'inflazione in Spagna e Italia.


Redazione Borsainside
 
FCA: Banche esercitano opzione d'acquisto, raccolti $3,88 miliardi

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FCA (NL0010877643) ha annunciato che le banche collocatrici dell'offerta di azioni ordinarie e obbligazioni a conversione obbligatoria con scadenza al 2016 hanno integralmente esercitato le opzioni a loro spettanti per l'acquisto di ulteriori 13 milioni di azioni ordinarie e di un ulteriore ammontare complessivo nozionale del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria pari a $375 milioni.
Il gruppo automobilistico spiega che a seguito dell'esercizio di tali opzioni venderà 100 milioni di azioni ordinarie e un ammontare nozionale complessivo in obbligazioni a conversione obbligatoria di $2,875 miliardi, raccogliendo con le offerte un totale di circa $3,887 miliardi.
Le due operazioni, hanno l'obiettivo di ridurre il debito e di finanziare l'ambizioso piano d'investimenti. FCA punta ad investire $55 miliardi fino al 2018 per rafforzare la sua posizione sul mercato mondiale dell'auto.


Redazione Borsainside
 
Istat, inflazione novembre confermata a +0,2%

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L'Istat ha confermata oggi che l'inflazione (indice NIC) è cresciuta in Italia a novembre da anno ad anno dello 0,2%.
L'Istat spiega che la lieve accelerazione dell'inflazione deriva soprattutto dalla ripresa su base annua dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+0,8%, da -0,2% di ottobre) e, in minor misura, di altre tipologie di prodotti. Questa dinamica è in parte bilanciata dall'accentuazione della flessione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-3,1%, da -2,2% del mese precedente).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è rimasta stabile a +0,5; al netto dei soli beni energetici, è salita a +0,6% (era +0,4% di settembre).
Su base mensile l'inflazione è calata dello 0,1% contro il +0,1% registrato nel mese precedente. Anche questo dato è conforme alla stima preliminare.
L'inflazione acquisita per il 2014 è scesa allo 0,2% dallo 0,3% di ottobre.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona ( il cosiddetto "carrello della spesa") sono aumentati dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,4% in termini tendenziali (in accelerazione dal +0,1% di ottobre).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato a novembre dello 0,2% su base mensile e cresciuto dello 0,3% su base annua (la stima preliminare era +0,2%), in lieve accelerazione rispetto a ottobre (+0,2%).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, è sceso dello 0,2% su base mensile e aumentato dello 0,2% in termini tendenziali.


Redazione Borsainside
 
Petrolio: L'AIE taglia le stime sulla domanda nel 2015

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L'Agenzia Internazionale per l'Energia (abbr. AIE) ha tagliato le sue stime sulla crescita della domanda globale di petrolio.
L'organizzazione con sede a Parigi indica nel suo nuovo rapporto mensile che la revisione riflette soprattutto l'aspettativa di un minore consumo da parte dei Paesi esportatori di greggio, come la Russia.
L'AIE prevede ora per il 2015 una crescita della domanda di 0,9 milioni di barili al giorno, ovvero dell'1%, a 93,3 milioni di barili al giorno Si tratta di una riduzione di 230.000 barili al giorno rispetto alla precedente stima. Le previsioni sulla domanda nel 2014 sono state confermate a +0,7 milioni di barili al giorno.
L'AIE ha alzato allo stesso tempo le sue stime sulla crescita della produzione dei Paesi non-OPEC nel 2015 di 200.000 barili al giorno a 1,3 milioni di barili al giorno. La loro offerta dovrebbe in questo modo salire il prossimo anno a 57,8 milioni di barili al giorno. L'AIE prevede che la produzione dei Paesi non-OPEC registrerà nel 2014 la crescita record di 1,9 milioni di barili al giorno.
La crescente offerta di greggio sul mercato ed il rallentamento della domanda hanno fatto crollare negli ultimi mesi i prezzi del petrolio. Dai massimi di giugno il Brent e il WTI hanno perso più del 40%.


Redazione Borsainside
 
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