Tempo a Milano - Cap. 1

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la esponenziale timeframe di 1h hai 54,50?
Mmmmmm allora non capisco.......boh dopo cena me rivedo la storia

no la daily

sul 5 ore vale 47,97
su 1ora vale 50,35

quarda come ha RICONOSCIUTO la ema50 sul 5ore
 

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Il prezzo del petrolio estende il rimbalzo, Brent in fase toro

Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in rialzo. Il future sul Brent con scadenza marzo ha guadagnato all'ICE il 5,8% a $57,91 al barile. Il benchmark europeo è salito dai suoi recenti minimi del 24% ed è entrato in questo modo in fase "toro".Il future sul WTI con scadenza marzo ha guadagnato al NYMEX il 7% a $53,05 al barile. Si tratta del più alto livello dallo scorso 31 dicembre. Il WTI è salito dai minimi di gennaio del 19%.
BP (GB0007980591) ha comunicato oggi che taglierà quest'anno i suoi investimenti, rispetto al 2014, del 20%. La notizia ha alimentato la speculazione su un futuro calo dell'offerta sul mercato. In precedenza già Chevron (US1667641005) e Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) avevano annunciato una riduzione delle loro spese in conto capitale.
A contribuire al balzo del prezzo del petrolio è stato anche l'indebolimento del dollaro. Il Dollar Index, l'indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, è sceso oggi fino a 93,25 punti da 94,56 punti di ieri. Un dollaro più debole è un fattore positivo per le materie prime denominate in dollari, come il greggio, perchè le rende meno care per chi possiede altre divise.


Redazione Borsainside
 
Toyota batte le attese e alza ancora le stime

Toyota (JP3633400001) ha annunciato oggi di aver aumentato nel terzo trimestre fiscale terminato lo scorso 31 dicembre l'utile netto del 14,2% a 600 miliardi di yen. Il consensus era di circa 540 miliardi di yen. Il maggiore produttore al mondo di automobili ha beneficiato della debolezza dello yen e della forte domanda negli USA.L'utile operativo si è attestato a circa 763 miliardi di yen, in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. I ricavi sono cresciuti dell'8,9% a 7,1 bilioni.
Toyota ha rivisto di nuovo al rialzo le sue stime per l'intero esercizio. Il gruppo giapponese prevede ora un utile netto di 2,13 bilioni di yen (da 2 bilioni di yen) ed un utile operativo di 2,7 bilioni di yen (da 2,5 bilioni di yen).


Redazione Borsainside
 
LVMH, primo calo dell'utile operativo in cinque anni

LVMH (FR0000121014) ha comunicato che il suo operativo è calato nel 2014 del 5% a €5,72 miliardi. Si è trattato del primo calo annuale dal 2009. Gli analisti avevano previsto €5,83 miliardi. A pesare sul leader mondiale del lusso è stato il rallentamento della domanda in Cina e l'impatto negativo dei tassi di cambio.L'utile netto è balzato del 64% a €5,65 miliardi grazie alla plusvalenza di €2,81 miliardi realizzata con la cessione della quota di Hermès (FR0000052292). I ricavi sono cresciuti del 6% a €30,6 miliardi. A livello organico la crescita è stata del 5%. L'importante unità moda e pelletteria ha registrato un aumento dei ricavi del 10% a €10,8 miliardi (+3% a livello organico).


Redazione Borsainside
 
Eurozona: L'attività economica accelera più delle attese

Markit Economics ha comunicato oggi che l'indice PMI Composite per la zona euro è salito a gennaio, rispetto a dicembre, da 51,4 a 52,6 punti. Si tratta del più alto livello da sei mesi. Gli economisti avevano atteso una conferma della stima preliminare che aveva indicato 52,2 punti.Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'intera attività nella zona euro mentre un valore inferiore indica una contrazione.
L'indice relativo al settore dei servizi è salito da 51,6 a 52,7 punti. Gli esperti avevano previsto una conferma della stima preliminare che aveva indicato 52,3 punti
Già lunedì Markit aveva comunicato che l'indice PMI manifatturiero è salito a gennaio, rispetto a dicembre, da 50,6 a 51 punti.


Redazione Borsainside
 
Italia, il settore terziario torna a crescere all'inizio del 2015

Il settore terziario italiano ha registrato una ripresa all'inizio del 2015. L’Indice PMI di Markit/ADACI è salito a gennaio, rispetto a dicembre, da 49,4 a 51,2 punti. Gli economisti avevano previsto 49,9 punti.Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Phil Smith, economista della Markit, ha avvertito che, nonostante la ripresa dell'attività, i dati sono meno incoraggianti se vengono esaminati più da vicino. "Sia l’entrata dei nuovi ordini che l’occupazione hanno subìto una contrazione a tassi più rapidi, mentre le aziende hanno tagliato di netto le tariffe cercando disperatamente di catalizzare l’interesse dei clienti", ha spiegato. "Migliorata è la fiducia, che ha recuperato parte del pessimismo registrato nei mesi passati, pur rimanendo ancora debole rispetto agli standard storici".


Redazione Borsainside
 
Eurozona, vendite al dettaglio +0,3% a dicembre, sopra attese

Le vendite al dettaglio sono aumentate nella zona euro a dicembre dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto una variazione nulla.Il dato di ottobre è stato rivisto leggermente al rialzo, da +0,6% a +0,7%.
Su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate nell'Eurozona a dicembre del 2,8%. Gli esperti avevano atteso un aumento del 2%.


Redazione Borsainside
 
Cina taglia coefficiente delle riserve delle banche al 19,5%

La Cina ha tagliato il coefficiente delle riserve obbligatorie delle banche commerciali di 50 punti base, dal 20% al 19,5%. Si tratta del primo taglio dal maggio del 2012. La misura, che sarà effettiva da domani, punta a far aumentare la concessione di prestiti e a sostenere la crescita.
Gli ultimi dati hanno segnalato che l'economia cinese sta continuando a rallentare. Proprio oggi HSBC ha comunicato che il suo indice PMI relativo al settore dei servizi della Cina è sceso a gennaio 51,8 punti ovvero ai minimi da sei mesi.


Redazione Borsainside
 
USA, occupati settore privato +213.000 a gennaio

ADP (Automatic Data Processing) ha comunicato che a gennaio sono stati creati nel settore privato statunitense 213.000 posti di lavoro. Gli economisti avevano atteso la creazione di 230.000 posti di lavoro.
Il dato di dicembre è stato rivisto al rialzo, da +241.000 a +253.000 posti di lavoro.
Il più importante rapporto sull'occupazione verrà pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Gli esperti prevedono la creazione di 235.000 impieghi ed un tasso di disoccupazione invariato al 5,6%.


Redazione Borsainside
 
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