Grecia: Varoufakis, si' a circa 70% di riforme dell'attuale piano salvataggio
Il restante 30% sara' cancellato (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Atene, 09 feb - Il nuovo ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha affermato che il suo Paese intende accettare la maggioranza delle riforme previste dall'attuale piano di salvataggio. Parlando al Parlamento greco prima dell'incontro dell'11 febbraio con i ministri europei a Bruxelles sul piano di finanziamento alla Grecia, Varoufakis ha chiesto ai partner europei di cancellare la richiesta di procedere con politiche sbagliate. "Presenteremo le nostre proposte, e andremo avanti, per attuare profonde riforme in collaborazione con l'Ocse. A questo elenco aggiungeremo circa il 70% delle riforme e degli impegni previsti nell'attuale piano di salvataggio. Il restante 30% sara' o sospeso o cancellato", ha affermato Varoufakis. Varoufakis ha detto di essere "consapevole del dovere" del Governo greco di trovare "una soluzione" con i partner europei rispettando pero' al tempo stesso la richiesta dei Greci "di non mancare" gli impegni con gli elettori. Il nuovo ministro delle Finanze ha aggiunto che non si rechera' a Bruxelles come "uno yes-man o un no-man. Saro' un cittadino europeo. L'interesse dell'europeo medio e quello del greco medio" sono analoghi. Secondo Varoufakis il piano proposto dalla Grecia potrebbe permettere di riconciliare due contraddizioni apparenti: "le regole europee e il mandato" assegnato dagli elettori al Governo della sinistra radicale di Syriza. Nel corso dei sei mesi di respiro per il bilancio chiesti da Atene all'Ue la Grecia, ha aggiunto Varoufakis, "si impegna a non far deragliare il bilancio o gli accantonamenti del bilancio primario nel 2015 incoraggiando le riforme profonde in collaborazione con l'Ocse", il cui segretario generale, Angel Gurria, sara' ad Atene domani. Varoufakis ha anche affermato che la Bce "ha fallito" nella sua principale missione, ovvero limitare l'inflazione. "Se la medicina fosse stata amara, ma efficace, avremmo acconsentito a prenderla, ma era velenosa e cio' nonostante vogliono ancora che la prendiamo", ha concluso il ministro greco, per il quale "sara' bene che qualcuno dica no alla fine e questo tocchera' alla piccola Grecia".
red-pal-
(RADIOCOR) 09-02-15