Tempo a Milano - Cap. 1

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S&P500 Index – ADX / ADM – TS V. 2.5 – Livelli Intraday per il 25/02/15

Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
xin, un chiarimento, por favor.
1) Aspetto la chiusura dell'ora. Se sopra o sotto i livelli segnati entro al prezzo che batte in quel momento che sarà apertura dell'ora successiva. Corretto?
2) Poi come gestisco gli stop? Posso andarmene in giro per un'ora e controllare allo scadere se i livelli successivi o precedenti sono interessati? Oppure metto profit o stop sui livelli indicati e anche se ci arriva durante l'ora chiudo?
grazie

1) si

2) gli stop e i tp invece sono alla battuta.... li puoi già inserire



il main trend lo da l'ADX se scatta l'ADM contrario al main trend sono coperture intraday...

se non arriva il TP xx entro chiusura
se siamo in trend (vedi ADX) si va in over e il giorno dopo si chiude se entra il segnale di reverse
se siamo controtrend (ADX contrario) si chiude in chiusura mercato

c'è tutto nelle F.A.Q. Il TS ADX/ADM
 
Fisco: Gli italiani rischiano una nuova stangata da 72 miliardi

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Una nuova stangata fiscale potrebbe abbattersi sui contribuenti. Lo denuncia la Confcommercio.
Secondo uno studio elaborato dall'associazione dei commercianti, se dovessero scattare le clausole di salvaguardia contenute nella legge di stabilità ci sarebbero 72 miliardi di tasse in più nel triennio 2016-2018.
Dalla ricerca emerge anche che le tasse sugli immobili sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni: tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili (+115,4%). La cifra non è destinata a scendere nel 2015.
Altra grande "mannaia" sui contribuenti italiani viene dalle tasse locali, più che raddoppiate in 10 anni visto che sono passate dal 2,9% del Pil al 6,5%. In termini nominali il prelievo è passato dai 28,7 miliardi del 1995 ai 104,7 miliardi del 2014 e in media ogni famiglia italiana spende 4.200 euro per tasse locali.
"Una crescita - ha spiegato il direttore dell' Ufficio studi, Mariano Bella - dovuta al taglio dei trasferimenti e cui non ha corrisposto una analoga riduzione dell pressione dal centro. Con la conseguenza di aumentare la pressione fiscale complessiva". "Quindi - ha aggiunto - non si capisce cosa resti del federalismo fiscale su cui abbiamo lavorato per 15 anni. Se si torna ad un neocentralismo rischiamo di non avere i benefici del federalismo pur continuando a sopportarne i costi".


Redazione Borsainside
 
Cina, HSBC: Il PMI manifatturiero torna a sorpresa al di sopra di 50 punti

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HSBC ha comunicato oggi che in base alle sue stime preliminari l'indice PMI per la Cina è aumentato a febbraio, rispetto a gennaio, da 49,7 a 50,1 punti. Gli economisti avevano previsto un lieve calo a 49,5 punti.
Ricordiamo che un valore superiore a 50 punti segnala una crescita dell'attività manifatturiera mentre un valore inferiore indica una contrazione.
Il sottoindice relativo alla produzione è salito da 50,3 a 50,8 punti ed ha raggiunto il massimo livello da cinque mesi. Anche il sottoindice relativo ai nuovi ordini ha registrato un aumento. Il sottoindice relativo ai nuovi ordini per esportazioni è invece calato da 50,1 a 47,1 punti. Il sottoindice relativo all'occupazione è sceso ulteriormente.
"I dati pubblicati oggi segnalano un marginale miglioramento del settore manifatturiero cinese a febbraio", ha indicato Qu Hongbin, capoeconomista di HSBC per la Cina. "Tuttavia - ha aggiunto - l'attività economica domestica resterà probabilmente contenuta e la domanda esterna sembra incerta. Crediamo che allo stato attuale più stimoli siano ancora necessari per sostenere la crescita".


Redazione Borsainside
 
Mediaset: Ei Towers offre 1,22 miliardi per Rai Way

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Ei Towers (IT0003043418) ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria da circa €1,22 miliardi su Rai Way (IT0005054967).
La compagnia controllata da Mediaset (IT0001063210) offre per ogni azione della rivale €3,13 in contanti e 0,03 proprie azioni di nuova emissione. L'offerta valuta Rai Way complessivamente €4,50 per azione. Si tratta di un premio del 22% rispetto al prezzo di chiusura del 23 febbraio.
Ei Towers indica che "l'offerta è finalizzata alla creazione di un grande operatore unico nazionale nel settore delle infrastrutture destinate all’ospitalità degli apparati televisivi e radiofonici, in grado di svolgere un ruolo rilevante anche nel settore delle telecomunicazioni".
Ei Towers aggiunge che a seguito dell’operazione avrà ricavi più diversificati, dato che l’incidenza di Mediaset sui ricavi passerà dal 77% al 41%, la Rai sarà il secondo cliente con 39%.
Ei Towers ritiene inoltre che l’operazione possa generare significative sinergie in termini di ricavi e costi nonché efficienze nella spesa per investimenti.
La compagnia attiva nel settore delle torri di trasmissione avrà dopo l'offerta una struttura del capitale più efficiente (indebitamento pro-forma di c.5x EBITDA, ovvero c.40% delle fonti) in linea con gli altri operatori internazionali leader di settore. Si prevede infine che l’operazione generi effetti positivi sull’utile per azione e sul Free Cash Flow to equity per azione sin dal primo anno.


Redazione Borsainside
 
Aste Tesoro: Il tasso del BOT a 6 mesi scende allo 0,09%

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L'Italia ha collocato oggi Buoni Ordinari del Tesoro (abbr. BOT) a 6 mesi per €7 miliardi, il target massimo previsto.
Il tasso è sceso, rispetto all'asta di gennaio, dallo 0,16% allo 0,090%. Si tratta di un nuovo minimo storico.
Le richieste hanno ammontato a €12,64 miliardi. Il bid-to-cover ratio è stato pari a 1,81 contro 1,74 dello scorso mese.


Redazione Borsainside
 
Export extra Ue in calo a gennaio, deficit commerciale a 234 milioni

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L'Istat ha comunicato oggi che le esportazioni verso i paesi extra Ue sono calate a gennaio del 2,4%.
L'ufficio di statistica osserva che l'incremento congiunturale delle esportazioni è imputabile, in misura maggiore, all'energia (-18,5%) e ai beni strumentali (-2,7%). Soltanto le vendite di prodotti intermedi (+0,4%) hanno registrato una lieve espansione.
Su base annua le esportazioni sono calate a gennaio del 3,5%. La flessione tendenziale dell’energia (-25,2%) e dei beni strumentali (-5,2%) è stata più marcata della media. I beni di consumo non durevoli (+0,7%) e i prodotti intermedi (+0,2%) hanno registrato una crescita contenuta.
Le importazioni dai Paesi extra Ue sono calate lo scorso mese, rispetto a dicembre, dello 0,4%. La flessione è ascrivibile all'energia (-5,8%) e, in misura minore, ai beni strumentali (-3,2%). Al netto della componente energetica la dinamica è stata positiva (+1,6%) con una forte crescita dei prodotti intermedi (+5,5%).
Su base annua le importazioni sono scese dell'8,7%. Gli acquisti di energia sono crollati (-35,7%). Al netto di questa componente, gli acquisti dai paesi extra Ue sono in forte espansione (+6,7%).
A gennaio il deficit commerciale si è attestato a 234 milioni di euro, in forte contrazione rispetto a quello dello stesso mese dell'anno precedente (-938 milioni). Il surplus dell'interscambio di prodotti non energetici (+2,2 miliardi) è stato tuttavia inferiore a quello registrato a gennaio 2014 (+3,1 miliardi).

Redazione Borsainside
 
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