Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
scusate.. sono poco presente oggi

un'aggiornamento di windows.... mi ha impallato il portatile....
dopo il riavvio rimane ore a fare la configurazione di windows.... (e dice di non spegnere la macchina)

quindi sono su un altra macchina di backup....
e intanto sto cercando di ripristinare l'altra macchina....

mi tocca usare windows 8 ora :wall:

Ti sono vicino, coraggio.:sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad: (8 pianti)
 
Buona giornata :)

Grifo, secondo te perchè il Drago ha atteso fino ad ora per
prendere la decisione?


Beh ... a mio avviso fa parte del patto d'acciaio con la Fed. Draghi il Qe lo ha potuto fare solo quando la Fed era in dirittura d'arrivo con il rialzo dei tassi. Questo per non privare i mercati della necessaria liquidita' in una fase toro innescata dal rialzo dei tassi e per consentire allo stesso tempo ai governi europei di continuare a finanziarsi nonostante le avverse condizioni di mercato. A tal fine la Banca dei Regolamenti Internazionali (una sorta di banca centrale delle banche centrali) ha severamente ammonito la Fed (cito testuale: "Fed: cessare al piu' presto di aumentare la dimensione della bolla che si va creando sull'equity") nel non procastinare ulteriormente il rialzo dei tassi. Alla luce dei fatti ... naturalmente ... questa e' la mia view.


P.S.
Ottima domanda Iulius. Hai messo il dito nella piaga dei mercati.
 
Beh ... a mio avviso fa parte del patto d'acciaio con la Fed. Draghi il Qe lo ha potuto fare solo quando la Fed era in dirittura d'arrivo con il rialzo dei tassi. Questo per non privare i mercati della necessaria liquidita' in una fase toro innescata dal rialzo dei tassi e per consentire allo stesso tempo ai governi europei di continuare a finanziarsi nonostante le avverse condizioni di mercato. A tal fine la Banca dei Regolamenti Internazionali (una sorta di banca centrale delle banche centrali) ha severamente ammonito la Fed (cito testuale: "Fed: cessare al piu' presto di aumentare la dimensione della bolla che si va creando sull'equity") nel non procastinare ulteriormente il rialzo dei tassi. Alla luce dei fatti ... naturalmente ... questa e' la mia view.


P.S.
Ottima domanda Iulius. Hai messo il dito nella piaga dei mercati.

Condivido il tuo punto di vista :up:
 
Beh ... a mio avviso fa parte del patto d'acciaio con la Fed. Draghi il Qe lo ha potuto fare solo quando la Fed era in dirittura d'arrivo con il rialzo dei tassi. Questo per non privare i mercati della necessaria liquidita' in una fase toro innescata dal rialzo dei tassi e per consentire allo stesso tempo ai governi europei di continuare a finanziarsi nonostante le avverse condizioni di mercato. A tal fine la Banca dei Regolamenti Internazionali (una sorta di banca centrale delle banche centrali) ha severamente ammonito la Fed (cito testuale: "Fed: cessare al piu' presto di aumentare la dimensione della bolla che si va creando sull'equity") nel non procastinare ulteriormente il rialzo dei tassi. Alla luce dei fatti ... naturalmente ... questa e' la mia view.


P.S.
Ottima domanda Iulius. Hai messo il dito nella piaga dei mercati.

Buongiorno Grifo alla luce di questo quando pensi verrà presa la decisione di alzarli con possibile ( ?) conseguente discesa degli indici....ciao grazie
 
Lo spread risale ma resta sotto 90 punti base

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Lo spread tra il BTP e il Bund è risalito questa mattina a 89 punti base. Il differenziale tra i titoli a 10 anni di Italia e Germania era sceso ieri fino a 84 punti base, ovvero ai minimi dal settembre del 2008.
Il mercato obbligazionario italiano continua a beneficiare della politica monetaria ultra-espansiva della BCE. Lunedì scorso è stato dato il via al programma di allentamento quantitativo. L'Eurotower vuole acquistare asset per €60 miliardi al mese fino al settembre del 2016 o fino a quando l'inflazionenon tornerà nei pressi del 2%.
Il rendimento del BTP decennale, che ieri ha toccato un nuovo minimo storico all'1,04%, è risalito oggi all'1,12%.


Redazione Borsainside
 
Istat, inflazione febbraio rivista a -0,1%

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L'Istat ha comunicato oggi che l'inflazione (indice NIC) è calata in Italia a febbraio dello 0,1%. (a gennaio la variazione tendenziale era stata pari a -0,6%). La stima preliminare aveva indicato un calo dello 0,2%.
L'ufficio di statistica spiega che la l'attenuazione della flessione su base annua dell'indice generale è dovuta in primo luogo alla decisa ripresa dei prezzi dei Vegetali freschi (+10,8%, da -1,7% di gennaio); contribuiscono poi l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai Trasporti (+1,4%, da +0,3% di gennaio), l'inversione di tendenza di quelli dei Tabacchi (+3,7%, da -0,4% di gennaio) e il parziale ridimensionamento della flessione annua dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%, da -14,0% di gennaio).
L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, è salita a +0,6% (da +0,3% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici, è salita a +0,7% (da +0,3% di gennaio).
Su base mensile l'inflazione è aumentata a febbraio dello 0,4% contro il -0,4% registrato nel mese precedente. La stima preliminare aveva indicato un aumento dello 0,3%.
L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,2% (da -0,6% di gennaio).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto "carrello della spesa") sono aumentati dello 0,6% in termini congiunturali e dello 0,7% su anno (a gennaio il tasso tendenziale era nullo).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), quello considerato dall'UE per le sue statistiche, è aumentato dello 0,3% su base mensile e ha registrato una ripresa della crescita su base annua (+0,1%, da -0,5% di gennaio), confermando la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, è aumentato dello 0,3% su gennaio e calato dello 0,4% su febbraio 2014.


Redazione Borsainside
 
Buongiorno Grifo alla luce di questo quando pensi verrà presa la decisione di alzarli con possibile ( ?) conseguente discesa degli indici....ciao grazie


Direi di si. Analizziamo i motivi.

1) l'inflazione in America inizia a farsi sentire e la Fed non puo' attendere indefinitamente i comodi di Wall Street con il rischio di danneggiare l'economia reale americana. Wall Street serve gli States e non viceversa.
2) il Qe americano ha riversato una mole di liquidita' immensa in 4 anni. Attualmente la Fed ha in pancia un tesoro di valore INESTIMABILE. Nominalmente ha 4.500 miliardi di asset ... mi sembra 3.000 miliardi di tips e 1.500 miliardi di abs su mutui americani garantiti da Freddie Mac e Fanny Mae. Ora ... con un rialzo dei tassi ... sia il dollaro che i tips acquisirebbero potenza in quanto beneficerebbero del loro status di beni rifugio e gli investitori di tutto il mondo accorrerebbero negli States a trovare rifugio e rendimento (attualmente il decennale americano rende il 2,20% contro il 1,86% del trentennale italiano) ... senza contare il fatto che presto si potrebbe andare sotto la parita' con il dollaro. Allo stato attuale Draghi con il suo Qe, se abbinato al Qe della Boe ed a quello della Boj, puo' aspirare solamente a fungere da cuscino contro l'hard landing dell'economia e ad assicurare agli stati dell'eurozona una forma risicata ma sicura di finanziamento in caso di mercato orso. 4.000 miliardi di Qe americano (materia) contro 1.200 miliardi di Qe europeo (antimateria) per giunta appena agli inizi. Non e' liquidita' che si aggiunge ma che si elide di primo acchito. A meno che ... gli investitori mondiali non decidano di indebitarsi in euro sfruttando il Qe di Draghi ed investire in dollari (dove il rendimento e' piu' alto). Carry trade insomma ... con grande beneficio prossimo degli States e ad impoverimento dell'Eurozona. Come diceva un famoso ministro del tesoro americano ... "il dollaro e' la nostra valuta ed un vostro problema". Se tieni a mente poi che presto Obama ha intenzione di varare il suo famoso piano infrastrutturale NEW DEAL di 4.000 miliardi di dollari interamente finanziato dalla Fed hai il quadro completo della questione !!!

P.S.
Indovina nella fase orso cosa fara' la Fed. Vendera' gradualmente i tips realizzando plusvalenze inimmaginabili. Quindi sono per un mercato orso niente affatto brevissimo ma neanche di lungo corso. Piu' o meno lungo quanto l'ultimo. Ma con la Fed grande fornitrice di tips ad un mercato sempre piu' affamato di rendimenti (anche risicati). Quanto tempo occorrera' acche' anche il trentennale italiano dia rendimenti di fatto negativi tenuto conto dell'inflazione ?
 
Ultima modifica:
Bankitalia: Il debito pubblico sale a gennaio di 31 miliardi

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=55970', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_...bito-pubblico-sale-a-gennaio-di-31-miliardi/#
Il debito pubblico italiano è salito a gennaio, rispetto a dicembre, di €31 miliardi a €2.165,90 miliardi. È quanto risulta dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.
Via Nazionale indica che "l'incremento è dovuto all'aumento di €36,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a €82,6 miliardi (contro €46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (€4,6 miliardi) e dall'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell'euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione (€0,7 miliardi)".
Le entrate tributarie si sono attestate a gennaio a €31,3 miliardi, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014, quando erano ammontate a €31 miliardi.
Bankitalia ricorda che "la significatività dei dati del mese di gennaio è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate (la difformità temporale riguarda prevalentemente anticipi/slittamenti fra i mesi di dicembre e di gennaio)".


Redazione Borsainside
 
USA, calo inaspettato dei prezzi alla produzione

http://www.borsainside.com/feed/feed.phpjavascript:OpenNewWindow('http://ww...udes/invia_articolo.php?id=55972', 500, 550);http://www.borsainside.com/mercati_usa/55972-usa-calo-inaspettato-dei-prezzi-alla-produzione/#
Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che l'indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index) è calato negli Stati Uniti a febbraio dello 0,5%. Si è trattato del quarto calo mensile di fila. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3%.
Da anno ad anno il PPI è calato a febbraio dello 0,6%. Si è trattato del primo calo su base annua da quando il dato viene elaborato.
Il PPI core, l'indice depurato dalle più volatili variazioni dei prezzi di cibo ed energia, è rimasto lo scorso mese invariato. Gli esperti avevano atteso un aumento dello 0,1%. Su base annua il PPI core è salito dello 0,7%.


Redazione Borsainside
 
Grecia: Schauble, "Non si puo' escludere" uscita disordinata dalla zona euro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 13 mar - Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble "non e' in grado di escludere" un'uscita disordinata della Grecia dalla zona euro se Atene non raggiunge un accordo con i suoi creditori internazionali. Lo ha detto lo stesso Schauble durante una trasmissione della tv pubblica austriaca Orf. "Nella misura in cui la Grecia e' l'unica responsabile delle sue azioni e visto che non possiamo conoscere esattamente cosa fanno i leader greci, non possiamo escludere questa ipotesi", ha detto il ministro delle finanze tedesco. L'Europa, ha concluso, "e' pronta ad aiutare la Grecia, ma la Grecia deve lasciarsi aiutare".

red-sal
(RADIOCOR) 13-03-15
 
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