Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Che non vuole il $ forte si è capito però, il mercato tolta la sparata di ieri ha corretto parecchio su Forex e Crudo, i metalli hanno tenuto meglio....
Guarda il 5 ore Neuro e poi mi dici............un tuffo a 1.05 ce lo vedo bene prima di rimbalzare seriamente ad 1,12/1,13 cioè la media della 50.
Per ora sta flirtando solo con la 5 e la 10.......un poco ancora

Le ultime barre del 5 ore Eur/Usd e crudo sono uguali Gilles
 
Cmq c'ho in canna il caffè e questa storia eur/usd gli ha fatto molto bene.........Punta ai 150$ e poi?
Poi me lo vendo perchè l'ha c'è il supertrend e secondo me non lo buca...
Anche se la barra oraria di oggi non è che mi piace tanto..........ora decido
 
Ultima modifica:
io traderei un rimbalzo da qui

la FED è stata chiara

il dollaro alto non lo vuole e il mercato credo lo recepisca

con la solita volatilità nel passaggio da short a long


Hmmm ... a mio avviso invece la Fed tende a rallentare la corsa del dollaro ... ma se vuole che gli investitori comprino tips credo sia inevitabile che cresca ancora. Anche perche' se gli Usa vogliono che i partner europei si riprendano devono inventarsi un piano Marshall come nel dopoguerra. E forse rafforzare il dollaro gli costa meno ... molto meno. Senza contare che cosi' facendo tengono Putin in pugno ... dato che il dollaro e' il peggior nemico del greggio.
 
[FONT=fs_lola_webregular]Bce: erogata liquidita' per 97,8mld a 143 banche in nuova Tltro, sopra attese[/FONT]

Al tasso fisso 0,05%. Scadenza fine settembre 2018 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 mar - La Bce ha erogato nuova liquidita' per 97,8 miliardi alle 143 banche che ne hanno fatto richiesta nel quadro della nuova Tltro, l'asta di liquidita' a piu' lungo termine condizionata al trasferimento dei fondi all'economia reale, tenuta in mattinata. Si tratta della terza operazione di questo tipo. Come annunciato dalla Bce, l'asta, che ha accolto totalmente le richieste delle banche, si e' tenuta al tasso fisso dello 0,05% e con durata 1.281 giorni. L'asta sara' regolata il 25 marzo con scadenza il 26 settembre 2018. Il dato sull'erogato e' superiore alle attese che, secondo gli analisti, si sarebbero situate tra 40 e 60 miliardi. Secondo voci di mercato, sarebbero state in particolare proprio le banche italiane a farsi avanti per i fondi con circa 30 miliardi in richieste. Alla prima asta condizionata di lungo termine, tenuta nel settembre scorso, la richiesta e' stata pari a 82,6 miliardi, e a 129,8 miliardi alla seconda (dicembre 2014) per un totale di 212,4 miliardi. Entro fine 2016 avranno luogo altre cinque aste Tltro, i cui volumi di erogazione sono legati all'effettiva concessione di nuovi prestiti a famiglie e imprese da parte delle banche.

red-mir-
(RADIOCOR) 19-03-15


In questo modo iniziano a ripartire le cartolarizzazioni sui mutui !!!
 
Enel, utile netto in forte calo nel 2014, dividendo a 0,14 euro

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Enel(IT0003128367) ha comunicato oggi che nel 2014 il suo utile netto è calato dell'84% a €517 milioni. A pesare sono state soprattutto le svalutazioni di asset. L'utile netto ordinario è calato del 4% a €2,99 miliardi.
L’Ebitda è stato pari a €15,75 miliardi, in calo del 5,6% rispetto al 2013. Escludendo gli effetti derivanti dalla cessione di alcune partecipazioni, L'Ebitda si è attestato a €15,5 miliardi (-1,7%). Enel spiega che tale variazione trova riscontro negli effetti negativi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, il cui effetto è stato compensato dal miglioramento del margine sulle vendite di energia elettrica sul mercato domestico.
I ricavi sono calati del 3,7% a €75,79 miliardi. Il calo è stato causato dalla riduzione dei ricavi da vendita di energia elettrica, dall’effetto negativo della variazione rispetto all’euro dei tassi di cambio delle valute di alcuni dei paesi in cui il gruppo opera, nonché dal minor contributo dei risultati positivi derivanti da cessioni di partecipazioni azionarie.
L’indebitamento finanziario netto è sceso del 5,9% a €37,38 miliardi. Al 31 dicembre 2014, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, si attesta a 0,73 a fronte di 0,75 di fine 2013, mentre il rapporto tra Indebitamento finanziario netto ed Ebitda è pari a 2,4 (così come al 31 dicembre 2013).
Nuova politica di dividendi

Enel verserà per il 2014 un dividendo di €0,14 per azione. Per il 2015 il colosso elettrico punta a versare almeno €0,16 per azione. Il piano strategico introduce infatti una nuova politica dei dividendi per il periodo 2015-2019. Enel prevede che per il 2015 il payout aumenterà al 50% e crescerà di 5 punti percentuali su base annua fino a raggiungere il 65% nel 2018. Nel caso in cui l’utile netto ordinario consolidato dovesse attestarsi al di sotto della guidance prevista per il 2015 o il 2016, si prevede il pagamento di un dividendo minimo per azione pari a €0,16 per il 2015 e a €0,18 per il 2016.
Gli obiettivi del piano strategico

Il nuovo piano strategico prevede un miglioramento dell’efficienza operativa in grado di comportare una riduzione dell’8% in termini nominali dei “cash cost” (rappresentati dalla somma dei costi operativi e degli investimenti per la manutenzione degli asset).
L'utile netto ordinario è indicato a circa €3 miliardi nel 2015, a €3,1 miliardi nel 2016 e a €3,4 miliardi nel 2017. L'Ebitda dovrebbe attestarsi nel 2015 e nel 2016 a €15 miliardi e salire nel 2017 a €15,7 miliardi.
Enel investirà €18 miliardi nella crescita industriale nell’arco di piano, €6 miliardi in più rispetto al piano precedente. Il focus sarà sulle reti (crescita organica in America Latina e profonda trasformazione digitale in tutte le aree geografiche), sulle energie rinnovabili (crescita del 50% della capacità aggiuntiva rispetto al piano precedente); generazione nonmerchant e retail (crescita della base clienti e nuovi servizi).
Enel venderà asset per altri €3 miliardi, in aggiunta ai €2 miliardi già annunciati. I €5 miliardi liberati saranno impiegati per la riorganizzazione delle attività in America Latina e per cogliere ulteriori opportunità di crescita. Enel prevede sotto tale aspetto che nel complesso il piano non abbia effetti sull’indebitamento.


Redazione Borsainside
 
BCE vede ripresa rafforzarsi ma ci sono ancora rischi

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La ripresa economica dovrebbe rafforzarsi e ampliarsi gradualmente. Lo afferma la Banca Centrale Europea nel suo ultimo bollettino economico.
La BCE spiega che l'attività economica dovrebbe accelerare grazie al recente miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori, al netto calo dei corsi petroliferi, all’indebolimento del tasso di cambio effettivo dell’euro nonché all'effetto delle recenti misure di politica monetaria.
L'orientamento accomodante della politica monetaria, sostanzialmente rafforzato dal Programma di acquisto di attività (PAA), dovrebbe sorreggere la crescita del PIL in termini reali sia a breve termine sia su un orizzonte temporale più lungo.
La BCE prevede inoltre che l'economia reale tragga gradualmente beneficio dai progressi compiuti in materia di riforme strutturali e risanamento dei conti pubblici e che le esportazioni siano sorrette dai guadagni di competitività di prezzo e dalla ripresa mondiale.
Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate dagli esperti della BCE a marzo 2015, che incorporano l’impatto stimato delle misure di politica monetaria, convenzionali e non convenzionali, adottate dal Consiglio direttivo, prevedono ora una crescita annuale del PIL in termini reali dell’1,5 per cento nel 2015, dell’1,9 per cento nel 2016 e del 2,1 per cento nel 2017. In precedenza gli esperti della BCE avevano previsto per il 2015 una crescita dell’1,0 per cento e per il 2016 dell'1,5% per cento.
Tuttavia, secondo la valutazione del Consiglio direttivo della BCE, i rischi per le prospettive economiche rimangono orientati verso il basso anche se si sono ridotti dopo alle ultime decisioni di politica monetaria e alla caduta dei corsi petroliferi.
Tra i fattori che continuano a ostacolare una ripresa più robusta dell’attività, la BCE cita principalmente il processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori e il ritmo piuttosto lento di attuazione delle riforme strutturali. Inoltre, l'incertezza perdurante, ancorché in diminuzione, connessa alla crisi del debito sovrano a livello europeo e fattori geopolitici frenano la crescita nell’area dell’euro.


Redazione Borsainside
 
Banche: La terza asta Tltro supera nettamente le attese

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La terza operazione Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operation) ha superato nettamente le attese. La BCE ha assegnato circa €97,5 miliardi contro i €40 miliardi previsti dagli analisti. Le richieste sono state fatte da 143 banche dell'Eurozona.
Secondo delle indiscrezioni di stampa gli istituti italiani sarebbero stati molto attivi, aggiudicandosi fondi per circa €30 miliardi.
Le Tltro sono operazioni di finanziamento a quattro anni condizionate al credito a famiglie e imprese. Si tratta di uno dei nuovi strumenti lanciati dalla BCE nel tentativo di sostenere la ripresa dell'economia.
Nelle prime due aste, tenute a settembre e a dicembre, erano stati erogati rispettivamente €82,6 miliardi e €129,8 miliardi. Entro la fine 2016 si terranno altre cinque aste.


Redazione Borsainside
 
USA, richieste sussidi disoccupazione in lieve aumento

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Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims) sono aumentate negli USA di 1.000 unità a 291.000 unità. Gli economisti avevano previsto un aumento a 293.000 unità.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto leggermente al rialzo, da 289.000 a 290.000 unità.
La media mobile delle ultime quattro settimane, che viene considerata più attendibile perchè meno volatile, è salita di 2.250 unità a 304.750 unità.
Il numero delle richieste continuative è sceso nella settimana terminata lo scorso 7 marzo a 2,417 milioni unità. Gli esperti avevano atteso 2,415 milioni unità.


Redazione Borsainside
 
Vertice Ue: Tusk, meeting su Grecia non sara' decisivo, nessuno vuole Grexit



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 18 mar - Il meeting sulla Grecia che ci sara' stasera a margine del Vertice Ue "non sara' decisivo perche' e' un meeting informale e ci sono luoghi formali dove prendere le decisioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, parlando in conferenza stampa. "C'e' stato molto interesse a livello di stampa - ha rimarcato Tusk - sulla Grecia. E' stato scritto che e' l'ultima spiaggia. In realta' non lo e'". Tusk ha anche chiarito che "nessuno vuole una 'Grexit'", ovvero l'uscita di Atene dall'Eurozona, o un "'Gre-accident', "tutti vogliono evitarla. La mia reazione alla richiesta di Tsipras di avere questo incontro e' stata immediata. Ho sentito come un obbligo organizzarlo perche' c'era da parte di Atene necessita' di un dialogo informale". Quanto ai possibili risultati che si possono ottenere stasera, "non posso essere preciso adesso, chiedete a Tsipras. Ma per quanto mi riguarda posso garantire che non sara' decisivo".

Fil-Aps
(RADIOCOR) 19-03-15
 
NASDAQ 100 – ADX / ADM – TS V. 2.8 – Livelli Intraday per il 19/03/15


Average Daily Movement – Intraday Levels
entrata su close candela oraria… se superato il livello indicato

 
Stato
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