Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Salve a tutti, la butto lì come pensierino notturno:
SP500 e crudo vanno a braccetto fino ad agosto 2014, cos'è che cambia... ma è semplice il cambio :D
Agli atti il cambio EUR/USD ad agosto 2014 : 1.29, oggi : 1.10.
Se guardate il grafico Mensile, noterete che l'euro si spappola definitivamente proprio ad agosto 2014
Nell'agosto 2014 si concretizza il QE.
Secondo voi cos'è che ha spinto il dax a 12000, la speculazione? da sola?
se consideriamo che il 67% del già enorme export tedesco è verso aree extra europee, un EURO svalutato gli da un vantaggio importante in termini di produttività e quindi profitti = dax 12000.
lasciando stare le molteplici ragioni che hanno portato il prezzo dell'OIL (troppa malvivenza) a schiantarsi. sappiamo che nel SP500 ci sono le500 aziende statunitunitensi a maggiore capitalizzazione, c'è un pò di tutto, ma noi sappiamo bene che la prima industria americana è quella finanziaria quindi sarà facile per tali aziende, anche se americane, finanziarsi, saltando di banca in banca, coi soldi del qe europeo, e magari, già che ci sono, ripagano i vecchi finanziamenti, già a prezzi stracciati, in dollari rivalutati
affarone.
Queste sono le mie considerazioni su che ha tenuto SP500 a galla e decollare il dax non prendetele troppo sul serio...
Qualche post fa ricordo che qualcuno accennava al movimento delle banche d'affari stutnitensi che stanno aprendo sedi in europa...
Saluti e buona pasquetta

Ottima analisi Smarmella. Era ora che ti facevi vivo anche qui'. Vedi di intervenire piu' spesso che e' un vero piacere leggerti. :)

P.S.
Analisi veramente molto pregevole. Solo un dettaglio. Sull'Oil c'e' in corso la guerra dello shale tra americani e sauditi. E la variabile Isis non e' secondaria. Come anche per Obama mettere Putin al guinzaglio dopo la bravata in Crimea. La geopolitica e la finanza spessissimo vanno a braccetto. E spesso gli errori o gli eccessi della prima si scaricano sulla seconda ... che a sua volta scarica sull'economia reale a livello globale. Per quanto riguarda la guerra dello shale credo che ormai sia gia' agli sgoccioli ... con il prezzo del petrolio che tendera' a risalire dai minimi ad un livello accettabile dalla maggior parte dei produttori (70/80 dollari al barile) e con l'Isis che tra non molto sara' solo un ricordo. Come sempre ... parere personale.


"noi sappiamo bene che la prima industria americana è quella finanziaria quindi sarà facile per tali aziende, anche se americane, finanziarsi, saltando di banca in banca, coi soldi del qe europeo, e magari, già che ci sono, ripagano i vecchi finanziamenti, già a prezzi stracciati, in dollari rivalutati"

Questa parte dell'analisi e' semplicemente SUPERBA. E' una vita che dico che gli States non hanno bisogno di un'altro Qe perche' ci sta pensando gia' Draghi ... anzi ... il dollaro forte e' un'occasione per fare shopping intercontinentale, per ripagare la leva a perzzi stracciati (smontando quindi le vecchie posizioni e facendo fare un bel botto all'ingiu' all'equity mondiale) e per fare lievitare il valore del tesoretto che la Fed ha in pancia (Tips ed Abs) che varra' ad Obama plusvalenze stellari ed il finanziamento al suo New Deal. Complimenti amico mio !!!
 
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Ciao grifo sei sempre troppo gentile. Perciò continuo prima di dedicarmi alla brace, Prendo la palla al balzo e rilancio. Sull oil il punto non è la sale americano che tutti sanno essere fuoco di paglia, il centro della questione è lo Yemen e l'Iran. Sono gli unici due stati maggioranza sciita, in mezzo al mare arabo sunnita, l'Iran é troppo forte, lo Yemen era in una situazione di conflitto già da prima che oil scendesse, sovrappopolazione, con una dipendenza totale dalle esportazioni di greggio. Che succede quando un paese già al limite perde buona parte della sua unica fonte di entrata? Il conflitto già presente prende forza e si internazionalizza. Gli arabi hanno i caccia già pronti e iniziano a bombardare sciiti, tanto loro del prezzo del petrolio se ne sbattono, visto quanto ne hanno. Gli amerikkiani che fanno? Cercano di tirare fuori dall'isolamento l'Iran sciita, e potenziano l isis yemenita già di suo molto attivo. Divide et impera, diceva qualcuno, ma credo che stiano esagerando. Teniamo d'occhio cambio euro usd, se ciò che ho scritto é vero, se l'euro si apprezza le borse europee non possono salire domani... Salutamu
 
grafico super interessante

come ce lo spieghiamo?

SP e crudo vanno in parallelo

fino all'agosto 2014

poi, il crudo crolla

SP continua

COME MAI ?

davvero ragazzi, sarebbe bello capire il motivo
perché significherebbe capire i prox movimenti

io arrivo solo a dire che il crudo HA SEMPRE ANTICIPATO
nel 2008 è crollato prima

ma quando ha ricominciato a salire anche le borse lo hanno fatto

quindi:

- o la discesa del crudo è terminata
e allora ilc rudo sale e le borse...???

- oppure...la discesa del crudo NON è terminata

e allora le borse stanno per crollare

che ne dite ragazzi?

altri commenti?


Questione di dove si alloca la liquidita' (e ce n'e' tanta in eccesso). Perche' ... come dice Drive In ... se l'acqua scarseggia ... la papera non galleggia. Ergo ... l'equity sara' l'ultima cosa a crollare ... dato che finora non ci sono alternative convenienti ad esso. Ed al crollo dell'equty sara' da contraltare la ripresa globable ... dato che la liqudiita' finalmente fluira' nei gagli delle REALI attivita' produttive con relativo boom di covered bond, abs e quant'altra diavoleria finanziaria DIRETTAMENTE CONNESSA (come lo erano i subprime) all'economia reale in quanto costruiti sui finanziamenti a quest'ultima. Unica accortezza ... moltiplicare i controlli sulla finanza strutturata !!!
 
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Ciao grifo sei sempre troppo gentile. Perciò continuo prima di dedicarmi alla brace, Prendo la palla al balzo e rilancio. Sull oil il punto non è la sale americano che tutti sanno essere fuoco di paglia, il centro della questione è lo Yemen e l'Iran. Sono gli unici due stati maggioranza sciita, in mezzo al mare arabo sunnita, l'Iran é troppo forte, lo Yemen era in una situazione di conflitto già da prima che oil scendesse, sovrappopolazione, con una dipendenza totale dalle esportazioni di greggio. Che succede quando un paese già al limite perde buona parte della sua unica fonte di entrata? Il conflitto già presente prende forza e si internazionalizza. Gli arabi hanno i caccia già pronti e iniziano a bombardare sciiti, tanto loro del prezzo del petrolio se ne sbattono, visto quanto ne hanno. Gli amerikkiani che fanno? Cercano di tirare fuori dall'isolamento l'Iran sciita, e potenziano l isis yemenita già di suo molto attivo. Divide et impera, diceva qualcuno, ma credo che stiano esagerando. Teniamo d'occhio cambio euro usd, se ciò che ho scritto é vero, se l'euro si apprezza le borse europee non possono salire domani... Salutamu


Concordo sulla massima allerta di domani. Vero e' che dallo Yemen transitano il maggior numero di petroliere e quindi gran parte del commercio mondiale di greggio. Punto caldo da tener sotto controllo. Come anche ... Israele. :)


P.S.
Eheheheheh ... la guerra dello shale e' un fuoco di paglia che sta causando un vero incendio nel mondo degli hedge fund. Questi ultimi che hanno sul gozzo qualcosa come 1.000 miliardi di debito delle aziende shale in rapido deterioramento (causa il crollo del corsi del greggio che spesso funge da garanzia del prestito) ... quando non ne sono primi azionisti ... come il fondo hedge Paulson ... l'LMA che speculo' pesantemente contro l'Italia ai tempi dell'attacco all'Eurozona ... rimettendoci. E queste aziende necessitano di ingenti investimenti. Bisogna avere mille occhi per tenere tutto ... sotto attento monitoraggio ... e' ancora fresco il ricordo di Lehman. :)
 
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Spread BTP/Bund a 103 punti base

FTA Online News
Spread BTP/Bund a 103 punti base. Il differenziale fra i rendimenti dei titoli di stato decennali di Italia e Germania sconta un rendimento del BTP italiano in calo di ben 7 punti base all'1,21 per cento. In contrazione anche lo yield del Bund tedesco che si porta allo 0,18% con un calo di un punto base (ossia dello 0,01% NdR). Il rendimento del Bono iberico flette di 6 punti base tornando all'1,16% e quello dell'Oat francese cede 2 punti base e si attesta allo 0,42%.
A Losanna, in Svizzera, proseguono a oltranza le trattative per una bozza di accordo sul nucleare iraniano che potrebbe portare il petrolio di Teheran sui mercati globali (con nuove spinte deflattive) e varare un nuovo equilibrio in Medioriente.
Un'eventuale intesa tra la Grecia e i suoi creditori (UE, BCE e FMI) è stato invece rinviato a dopo Pasqua. Sostanzialmente la situazione dei negoziati su questo fronte appare in stallo con la nuova lista che continua ad apparire all'Eurogruppo troppo imprecisa e vaga sugli impegni del governo di Atene.
Da segnalare anche la novità importante giunta dalla presidente del Consiglio di vigilanza del meccanismo di sorveglianza della Bce Danièl Nouy. Il numero uno dell'organo che controlla i bilanci di gran parte dei maggiori enti finanziari europei, ha auspicato in un'intervista un tetto delle esposizioni delle banche in titoli di Stato al 25% del loro capitale.
Stanotte è uscito un positivo dato cinese sul PMI manifatturiero di HSBC e in seguito i PMI di gran parte d'Europa hanno segnato delle performance positive. In Italia il PMI manifatturiero ha battuto le attese ponendosi a 53,3 punti, ha fatto invece eccezione la Spagna con PMI manifatturiero a 54,3 punti, tra i più alti in valore assoluto, ma sotto le attese.
(GD)


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P.S.
Le banche italiane sui titoli di stato sono esposte per molto di piu' del 25%. E questo si sa' grazie anche all'asset quality review della Bce. :)
 
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Oltre ad essere un omaggio al nostro buon Smarmella, l'articolo mette in risalto una nuova criticita' per i mercati. E per il debito pubblico sovereign europeo in particolare ... ormai preda di una bolla senza precedenti ... dati i rendimenti risicatissimi se non addirittura negativi. Che Draghi abbia deciso in questo modo di sgonfiarla una volta per tutte ... costringendo cosi' le banche a finanziare l'economia reale ? Non dimentichiamoci che piuttosto dei titoli di stato Draghi preferisce un Qe fatto di covered bond ed abs ... se non fosse cosi' non avrebbe cominciato con l'acquisto di questi ultimi. E' passato ai titoli di stato solo perche' il mercato dei derivati sui mutui era congelato in Europa. Ora si sta riattivando ... e prima del previsto a mio modo di vedere. Il finanzimento delle banche all'economia reale e la rinascita dei covered bond ... altro fonte caldo da monitorare !!!
 
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