Jp Morgan: +17% a 6,5mld $ utile netto I trim, sopra attese con effetto Trump (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 13 apr - La banca americana Jp Morgan ha registrato un progresso del 17% dell'utile netto nel primo trimestre, pari a 6,5 miliardi di dollari (1,65 dlr per azione), rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente che si attestava a 5,52 miliardi di dollari (1,35 dlr per azione). Un risultato superiore alle stime degli analisti finanziari e amplificato dai ricavi da intermediazione spinti da aspettative di una deregulation massiccia promessa dal presidente americano Donald Trump. Il fatturato e' aumentato del 6,2% a 25,6 miliardi di dollari, a fronte di una stima degli analisti di 24,9 miliardi di dollari. "Abbiamo ben avviato l'anno - sottolinea il presidente e a.d. di Jp Morgan, Jamie Dimon - con buone performances per l'insieme dei nostri quattro settori di attivita'". Ma e' soprattutto alle attivita' di trading che la prima banca americana deve la buona performance. I ricavi generati dal trading sui buoni del Tesoro e altre obbligazioni, materie prime, valute (Ficc) sono aumentati del 17%, mentre quelli dei titoli finanziari sono saliti del 2%. L'istituto indica di aver osservato una forte attivita' sui mercati europei in anticipazione delle scadenze elettorali a venire e delle decisioni delle banche centrali. Dalla vittoria di Donald Trump, l'8 novembre, le banche beneficiano delle promesse del nuovo presidente di una revisione della regolazione finanziaria, anche se sulla riforma rimangono incertezze e dalla Casa Bianca giungono segnali contrastanti in merito. A Wall Street il titolo guadagna nel premercato lo 0,8%.
Tmm
(RADIOCOR) 13-04-17
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