Tempo a Milano - Cap. 2 (3 lettori)

Grifo104

Forumer storico


Ottimo post U055884. Illustra bene i rischi insiti in Deutsche Bank anche se non la mette affatto tragica ... gestibile diciamo. Ricordo quando, nel 2008, spacciavano per impossibile un default di una banca d'affari additando dotte giustificazioni ... e poi venne Lehmann. Che la Culona faccia i compiti a casa con Deutsche Bank ... non basta solo cambiare amministratore delegato al "buco con la banca intorno". Bravo U055884 !!! :)


P.S.
Il rischio controparte e' a mio avviso quello piu' insidioso ... l'opacita' di questi derivati e' tale che se dovesse saltare uno di loro, in quanto salta la controparte, la crisi di fiducia che ne scaturirebbe potrebbe innescare un gigantesco effetto domino ... gia' verificatosi in precedenza nel 2008. Direi di tenere gli occhi aperti in quanto per i derivati "piu' pericolosi" non esistono "stanze di compensazione" in cui avvengono gli scambi ma il tutto avviene bilateralmente nel piu' completo e silenzioso anonimato. Correggetemi se sbaglio.
 
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Grifo104

Forumer storico
Una domanda che sempre mi faccio quando penso a Deutsche Bank e' la seguente:

"Che tipo di derivati avra' in pancia questo pachiderma teutonico" ?

Se ripenso al 2011 un derivato molto osservato per stabilire lo stato di salute dell'Italia, e credo anche molto in voga tra gli istituzionali, erano i credit default swaps ... una sorta di polizza assicurativa con cui, pagando un premio, ci si copriva dal rischio di default di un'azienda o di uno stato sovrano. Questi cds avevano un mercato molto florido e sono stati usati anche in maniera aggressiva ... speculativamente parlando ... non solo come copertura (magari senza avere il sottostante da assicurare ... cioe' il debito dello stato sovrano). Questa pacchia e' stata interrotta bruscamente dal "Whatever it takes" di Draghi ed ha comportato pesanti perdite per gli LMA americani (e non). Perdite che FORSE, per qualcuno, sono ancora in corso di smaltimento ... e che, nel caso dei credit default swaps, potrebbero lievitare al miglioramento dello stato di salute del "'paziente". Tant'e' che il piu' famoso Qe della Fed si pone CURIOSAMENTE al termine della fallita speculazione contro l'Eurozona (chissa' perche') ... ed e' curioso anche il fatto che Draghi col suo Qe compri Bund a spron battuto quando e' noto che la Germania non ne ha affatto bisogno.

Ora capite perche' mi faccio spesso questa domanda sul "buco con la banca intorno" ... temendo sinistramente ... e se una parte della mole di questi derivati ... pur nettati ... continuasse a generare tutt'ora perdite ? Mi raccomando ... correggetemi se sbaglio !!!
 
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iulius

Forumer storico
Una domanda che sempre mi faccio quando penso a Deutsche Bank e' la seguente:

"Che tipo di derivati avra' in pancia questo pachiderma teutonico" ?

Se ripenso al 2011 un derivato molto osservato per stabilire lo stato di salute dell'Italia, e credo anche molto in voga tra gli istituzionali, erano i credit default swaps ... una sorta di polizza assicurativa con cui, pagando un premio, ci si copriva dal rischio di default di un'azienda o di uno stato sovrano. Questi cds avevano un mercato molto florido e sono stati usati anche in maniera aggressiva ... speculativamente parlando ... non solo come copertura (magari senza avere il sottostante da assicurare ... cioe' il debito dello stato sovrano). Questa pacchia e' stata interrotta bruscamente dal "Whatever it takes" di Draghi ed ha comportato pesanti perdite per gli LMA americani (e non). Perdite che FORSE, per qualcuno, sono ancora in corso di smaltimento ... e che, nel caso dei credit default swaps, potrebbero lievitare al miglioramento dello stato di salute del "'paziente". Tant'e' che il piu' famoso Qe della Fed si pone CURIOSAMENTE al termine della fallita speculazione contro l'Eurozona (chissa' perche') ... ed e' curioso anche il fatto che Draghi col suo Qe compri Bund a spron battuto quando e' noto che la Germania non ne ha affatto bisogno.

Ora capite perche' mi faccio spesso questa domanda sul "buco con la banca intorno" ... temendo sinistramente ... e se una parte della mole di questi derivati ... pur nettati ... continuasse a generare tutt'ora perdite ? Mi raccomando ... correggetemi se sbaglio !!!

Io mi auguro che quel pachiderma teutonico crepi avvelenato da quel che ha in pancia.
E poi se per altri motivi dovesse seguire il Reich......URRAH!!
 

iulius

Forumer storico
Dio ce ne scampi e liberi ... avremmo una Lehmann in casa con tutto quello che ne scaturirebbe !!!

Allora mi correggo.
Prima l' Italia esca da questa orrida U.E.
e poi si verifichi quel che avevo scritto.
Se si obbietta che in ogni caso avremmo
delle pesanti conseguenze negative rispondo
che per noi peggio di così.....
Ricordo che l' Italia sta trasformandosi in una colonia.
 

Grifo104

Forumer storico
Mps: Jp Morgan smentisce intenzione di acquisire la banca italiana

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 ago - La banca americana JP Morgan ha smentito di avere l'intenzione di acquistare il Monte dei Paschi di Siena. "Non e' corretto e non e' mai stato considerato" ha affermato un portavoce della banca americana all'Afp. La dichiarazione giunge dopo che fonti vicine al dossier, che avevano chiesto l'anonimato, avevano indicato all'Afp mercoledi' scorso che Jamie Dimon, il numero uno di JPMorgan, e Daniel Pinto, responsabile del dipartimento della banca d'affari basata a Londra, avevano avuto un ruolo di primo piano nel salvataggio del Monte dei Paschi di Siena annunciato venerdi' scorso. I due manager avevano anche ipotizzato l'acquisto della banca senese, indicata dalla Bce come la piu' fragile nei recenti stress test in caso di accentuata recessione. Ma JPMorgan non era passata all'azione per timore che le autorita' statunitensi non autorizzassero l'operazione.

Tmm

(RADIOCOR) 05-08-16
 

Grifo104

Forumer storico
Banco Popolare: rosso di 380,2 mln in I sem., pesano rettifiche (RCOP)

Ma il Cet1 sale al 14,8% grazie a recente aumento capitale (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 ago - Il Banco Popolare ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 380,2 milioni di euro che si confronta con un utile di 293,1 milioni nello stesso periodo del 2015. Nel solo secondo trimestre, il rosso e' di 66,6 milioni di euro rispetto all'utile di 84,3 milioni di euro un anno fa, ma il dato e' comunque migliore delle attese degli analisti che si aspettavano una perdita maggiore e pari a 236,8 milioni. Sul conto economico dell'istituto hanno pesato rettifiche nette sui crediti per 980 milioni di euro rispetto ai 375 milioni del corrispondente periodo del 2015. Sul fronte della solidita' patrimoniale, dopo l'aumento di capitale da un miliardo completato nelle scorse settimane, il Banco Popolare registra un Cet1 del 14,8% rispetto al 12,5% di fine marzo

Per quanto riguarda le prospettive per il 2016, l'istituto si attende un ulteriore incremento dei livelli di copertura dei crediti deteriorati, come chiesto dalla Bce per autorizzare la fusione con Bpm. Questo "influenzera' negativamente la redditivita' del gruppo nel breve periodo", spiega la nota che accompagna i conti. I risultati del Banco Popolare sono stati influenzati negativamente dall'aumento del livello medio della copertura dei crediti in sofferenza che e' salito al 59,3% rispetto al 56,3% di fine dicembre e di quello dei crediti deteriorati che e' passato dal 43,7% al 45,6%. Senza queste rettifiche - pari a 980 milioni - l'istituto spiega che "il semestre si sarebbe chiuso con un risultato economico positivo". Guardando all'andamento dei ricavi si osserva come la banca abbia registrato su questa voce una flessione del 15,1% a 1,5 miliardi a causa del calo del 12,4% a 691,3 milioni del margine di interesse, del 17,1% delle commissioni nette a 639,3 milioni e del 18,5% a 784,7 milioni degli altri proventi. Sui proventi operativi si sono fatti sentire l'andamento dei mercati e dei tassi. I costi operativi sono saliti del 4,4% a 1,12 miliardi nonostante il calo del 4,9% delle spese per il personale risentendo di 44,3 milioni per il contributo annuale al Fondo di risoluzione Unico

Il risultato della gestione operative mostra quindi un calo del 43,2% a 423,2 milioni. Le rettifiche sui crediti per 980,4 milioni vanno, infine, a pesare sul risultati netto che ha chiuso in perdita per 380,2 milioni

Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta ammonta a 83,1 miliardi, in progresso dell'1,2%. Stessa crescita percentuale anche per gli impieghi che hanno raggiunto gli 86,4 miliardi. Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano a a 13,5 miliardi di euro ed evidenziano una diminuzione del 3,9% e del 4,3% nel confronto, rispettivamente con i saldi esistenti al 31 dicembre 2015 ed al 30 giugno 2015 (-0,8% la variazione registrata nel secondo trimestre). La riduzione dell'aggregato e' stata resa possibile dai contenuti flussi netti di nuovi ingressi nella categoria dei crediti deteriorati, ma soprattutto dalle rettifiche su crediti aggiuntive addebitate al conto economico del primo semestre 2016. Al netto delle rettifiche di valore, le sofferenze del gruppo ammontano a 6,1 miliardi (-5,6% e 2,8% rispettivamente rispetto al 31 dicembre 2015 ed al 30 giugno 2015), le inadempienze probabili a 7,2 miliardi (-1,9% e -3,3%), le esposizioni scadute a 0,3 miliardi (-24,7% e -53,5%). L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati includendo i crediti in sofferenza oggetto di stralcio si attesta al 45,6%, in crescita di quasi due punti percentuali rispetto al 43,7% del 31 dicembre 2015 (44,9% al 30 giugno 2015). In maggior dettaglio, al 30 giugno 2016 le sofferenze del gruppo risultano nel complesso gia' passate a perdite o svalutate per il 59,3% del loro ammontare (56,3% e 58,1% rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 30 giugno 2015), la copertura delle inadempienze probabili si attesta al 24,7% (25,4% e 26,8% rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 30 giugno 2015), e quella degli scaduti al 19,2% (20,7% e 15,3% rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 30 giugno 2015). Il coverage ratio delle esposizioni in bonis e' pari allo 0,46% rispetto allo 0,51% del 31 dicembre 2015 ed allo 0,60% del 30 giugno 2015 e "riflette la sempre migliore qualita' del portafoglio performing", spiega la banca.

com-mau

(RADIOCOR) 05-08-16
 

U055884

Forumer storico
Allora mi correggo.
Prima l' Italia esca da questa orrida U.E.
e poi si verifichi quel che avevo scritto.
Se si obbietta che in ogni caso avremmo
delle pesanti conseguenze negative rispondo
che per noi peggio di così.....
Ricordo che l' Italia sta trasformandosi in una colonia.
Buon pomeriggio....è una ruota che gira come sempre....da colonizzatori a colonizzati. Quando ero bambino i padri dei miei amici andavano in Russia a lavorare e frequentavano altre donne....oppure in Africa....a parere mio la globalizzazione è giusta, poi possiamo discutere su tutto ovviamente, ma non dobbiamo dimenticarci, troppo spesso lo facciamo, che siamo stati noi occidentali "dotati di intelligenza" (?) a saccheggiare stati che al tempo erano popolati da persone non sempre alla nostra altezza....(?)quindi ora dobbiamo subire la loro vendetta....sta nella natura umana. I nostri politici, forze dell'ordine ecc ecc quando parlano di bestie, riferito agli stranieri, forse dimenticano cosa abbiamo fatto noi in precedenza.....basta pensare ai neri diventati schiavi e simbolo di inferiorità per decenni....insomma una specie di....OGGI A ME DOMANI A TE....QUESTO PER NOI È IL DOMANI
 

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