TIROCINIO ASPIRANTI OPZIONISTI (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Strd ha scritto:
Ecco un nuovo caso pratico di mercato da affrontare: opzionisti del forum, unitevi! Sia che vi eccitiate nel farlo (mtico/a ciiip), sia che per poi sia fredda ordinaria amministrazione, perché generalmente vi cimentate in casi ben più intricati, battete un colpo (possibilmente che non sia una pappina :D).

AUTOGRILL. Chi se ne frega di quello che dice e che crede il mercato, io ho un vago sentore che questo titolo potrebbe fare un bello scivolone. Non mi dilungo nei dettagli grafici, tanto le mie idee, e me compreso, fanno da cavia per questi esperimenti con le opzioni :D. La domanda per voi smaliziati è questa: ponete che io, a ragione o a torto, pensi che autogrill farà una discesa di tutto rispetto. Ponete il caso, però, che non vada tanto d’accordo con la variabile tempo, e indirettamente, non abbia un preciso livello di prezzo oltre il quale andare short. Le opzioni, lo chiedo ora seriamente, con le orecchie basse, mi danno la possibilità di sfruttare questa mia “sensazione”, qualora si riveli corretta? La situazione, ricapitolando, è che io mi attendo un ribasso di Autogrill, perché avverto debolezza dal grafico, che prima o poi si manifesterà, in tempi utili, intendo. Posso riuscire a sfruttare la (per ipotesi) corretta sensazione che ho sull’evoluzione del prezzo di un titolo, ancorché difetti quanto a precisione (prezzo e tempo)?

Ciò che vado cercando, parlando ora più in generale, è la mia operatività ideale. Quella, per intenderci, che esalta le mie qualità, e gestisce al meglio (con i minor danni) i miei limiti. Non sono ancora arrivato ad avere questo equilibrio. Ciò che fino ad ora mi è successo, è stato di aver avuto “intuizioni” grandissime (lo dico senza presunzione), che se avrei saputo sfruttare, mi avrebbero fatto decuplicare il capitale, e invece, spesso non le ho sapute gestire al 100% o proprio per nulla. L’amico lupetto sa quanti movimenti dell’ordine di migliaia di punti fib (2000-4000) abbiamo anticipato, con le analisi sull’oi, io del fib e lui delle opzioni, esponendoci talvolta alla miope ironia di altri trader. Più frequenti sono state le situazioni analoghe con i titoli, dove facevo un’analisi, poi riaprivo il grafico dopo magari un mese e mezzo, e mi accorgevo di averci visto giusto, con variazioni % del titolo dell’ordine del 20%. Tuttavia, capitava non di rado di constatare che i livelli di prezzo che individuavo, per una possibile operazione (la liquidità non è infinita, e non riesco ad entrare ovunque veda un segnale :D ), mi avrebbero fatto conseguire un loss, o un minore gain, o un numero eccessivo di aperture e chiusure di posizioni (con conseguente felicità delle mie banche). Da tempo quindi, avevo pensato alle opzioni per cercare di eludere alcuni miei limiti di analisi e/o operativi, sfruttando i miei aspetti positivi. Sia con strategie lineari che complesse. Ma, mentre le prime non serve vengano insegnate e capite, per le seconde mi sto rivolgendo a voi .

Spero di avervi dato uno spunto, attendo vostre richieste di specificazione, ad es. su Autogrill, per entrare più nel dettaglio.

A me verrebbe da pensare che, per sfruttare l’idea grafica di Autogrill, ci potrebbe essere il classico long straddle. Tuttavia, non credo sia la strategia più efficace. Quello che ho aperto con tiscali, per ora non mi sta sfruttando niente, anzi, il tempo non solo erode me (che l’altro giorno ho compiuto giusto 30 anni :D), ma sta erodendo anche il mio capitale investito nelle call e put atm settembre. E’ ancora presto per valutare come andrà questa operazione.



Strd.
1117888653grafico.png
sul grafico daily sembra che autogrill abbia completato la figura di doppio minimo
http://www.investireoggi.it/io/canali/Quote_e_Grafici/index.php?pag_id=67&tid=AGL

http://www.investireoggi.it/io/canali/Quote_e_Grafici/index.php?pag_id=73&tid=AGL&PER=360
 

Strd

Nuovo forumer
tontolina ha scritto:

grazie Tontolina per aver rispolverato questa dicussione, mi scuso anzi per non essere più intervenuto, non dipende di certo dal mio minore interesse per le opzioni, ma dal fatto che non riesco a stare dietro a tutto, purtroppo.

Un veloce aggiornamento, secondo la ratio di questa discussione:

1) maledetto lupetto, aveva ragione! Long straddle su Tiscali fallimentare, il tempo è stato tiranno e mi ha mangiato il potenziale gain. Il titolo si è addormentato, e i sussulti che hanno fatto entrare itm la call non sono stati sufficienti a controbilanciare la perdita di valore temporale. Sto iniziando a percepire quanto pesa il tempo nel valore dell'opzione

2) sono andate a male anche alcune altre operazioni, oltre a qualche cannata (di troppo, in questo periodo, direi... :D) di trend, che in quanto tale esula lo strumento utilizzato, con le opzioni il timing impreciso può essere fatale, soprattutto a scadenze inferiori ai tre mesi: se pure il titolo conferma l'analisi o ritraccia, in caso di errore di trend, il premio è inferiore al punto di ingresso proprio a causa del decadimento temporale

3) confermata la grande potenzialità dello strumento, ammesso che fosse necessario avvenisse: trend e timing giusti possono con estrema semplicità significare un 300% in pochi giorni. E, essendo questi due elementi essenziali per il buon andamento di qualsiasi trade, a prescindere dallo strumento utilizzato, rimane il valore aggiunto delle opzioni: guadagnare 3000 € investendone 1000, che rimangono la max perdita possibile, non è una cosa da poco. Diverso discorso, con altri pro e altri contro, ovviamente, per la vendita di opzioni.

4) IN PARTICOLARE: attenzione, tanta attenzione, quando si entra nel mercato, nonché grande competenza in merito agli strumenti utilizzati. Lo dico a me stesso in primis, dato ciò che mi è successo. Avevo opzioni con scadenza luglio, tempo fa ho calcolato il terzo venerdì del mese, giorno di scadenza (evidentemente in modo distratto), mi risultava il 22 luglio perché mi era "sfuggito" il primo giorno del mese, venerdì, appunto. Mi sono accorto dell'errore nella sera di giovedì 14, mezz'ora dopo la chiusura del mercato. Che fare??? Ricordavo che la volontà di esercitare le opzioni in the money veniva presupposta dalla banca, salvo indicazione contraria (data, evidentemente, in tempo utile). Come facevo ad acquistare e a vendere azioni per quasi 10.000 € se avevo la liquidità in parte impegnata e in parte depositata sugli altri tol??? Ho sudato freddo, e poi un operatore mi ha detto che l'esercizio aveniva nel seguente modo: per le call itm, l'acquisto sul mercato delle azioni controllate dalle opzioni possedute, con relativo addebito, quindi la vendita delle stesse sul mercato dal trader per materializzare il gain. Per le opzioni put, attenzione, la vendita di tante azioni sottostanti, quante quelle controllate con la posizione in opzioni: quindi l'apertura di una posizione short, potenzialmente molto, molto pesante...con tutti i rischi dello scoperto. Necessaria, quindi, la ricopertura "manuale" da parte del trader. Pensate a stare tranquilli, ignorando questo fatto, lontani dal pc e impossibilitati ad operare... con un colpo di sfortuna e una giornata alla capitalia, mediobanca ecc., significherebbe una gran frustata, se tutto va bene.
A ciò si aggiunga che la banca addebita le commissione di chiusura della posizione, che vanno calcolate sul controvalore in azioni, dipende ovviamente dal profilo commissionale, particolare che può incidere non poco, dipende dall'esposizione.


Un salutone a tutti, in estate, nonostante il caldo, confido di riuscire a studiare i preziosi contributi di ciiiiiiiiip e a romperle un pò le scatole con altre domandine sfizziose :D

Strd.
 

ciiiiip

Forumer storico
shhhhhhh STRD non vorrei che qualcuno pensasse sia una luminare in materia... capitasse mai di qua un qualche luminare ti giuro che mi farebbe le scarpe in tre secondi (Arsenio non lo fa per cortesia..é un galantuomo :D)

ho solo un pò di esperienza, forse qualche capacità dialettica ...

a parte il preambolo veniamo al sodo

credo di averlo già postato da qualche parte

ma secondo voi, aspiranti optionisti più o meno navigati, quale sarebbe la posizione "ideale" che vorreste avere nel cassetto?... roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio?..roba della serie "se sale o se scende me frega ... io ce sò.."

certamente che se ci poniamo dei guadagni illimitati non può includere vendite, se non temporaneamente per mediare sul carico, tradando cioé sulle ali...

la figura ideale e nessuno lo può negare nemmeno i luminari , é

avere dei long straddle (rigorosamente ATM) su varie scadenze e strike diversi a costo zero

allora perchè non attivarsi in tal senso, per azzerare il carico di un long straddle basta qualche mossa ben assestata sul fib... (inutile dire che essendo già posizionsati sul long straddle ATM !!! l'entrata col fib sarà agevolata, il punto di riferimento lo avete lo strike su cui siete entrati in straddle..ovvio anche l'acquisto delle mibo andrà a coppia)

mi direte voi perché non trattare il future direttamente dunque?

il long straddle a costo zero, lo si può tenere nel cassetto e scordarselo
(immaginate solo di averne diversi su varie scadenze e su strike diversi e tutti a costo zero..si potrebbe tranquillamenter chiudere il pc e passare alla cassa ad ogni scadenza :rolleyes:, )

il fib NO!..il fib non potrà mai essere a costo zero e va monitorato costantemente
 

pierrone

Forumer attivo
ciiiiip ha scritto:
ma secondo voi, aspiranti optionisti più o meno navigati, quale sarebbe la posizione "ideale" che vorreste avere nel cassetto?... roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio?..roba della serie "se sale o se scende me frega ... io ce sò.."

ciao, la domanda è estremamente importante: se le figure non danno patemi in nessun possibile scenario di sottostante e volatilità per ogni tempo da oggi a una certa data futura stai ottimizzando la parte "risk" del reward risk. E se questo non incide nella stessa portata sulla parte "reward" stai ottimizzando il portafoglio, ed è una cosa sempre positiva perchè aumenti i tuoi guadagni attesi (cioè quelli che in media prenderai, a prescindere dalla frequenza, che col guadagno atteso non conta).

L'unica cosa da dire è che le opzioni scadono, e si accorciano di durata ogni giorno, e il sottostante e la volatilità possono variare. E allora bisogna reintervenire. Sembra un controsenso con la premessa iniziale
" roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio" ma non lo è: quello che è ideale oggi con certe condizioni di mercato, tempo e volatilità ti permette di arrivare alla prossima situazione di mercato, tempo e volatilità pronto per guadagnare il più possibile è perdere il meno possibile. Quando la situazione successiva arriva, tocca pensare alla prossima! Da lì in poi non è detto che la posizione rimanga ottimale, cioè "
" roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio"

Per capirsi: supponi che una vocina anni fa ti avesse detto che comprare Tiscali a 40 era " roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio" . E infatti dopo un pò va a 100 e la vocina aveva avuto ragione. Dopodichè vale ancora la stessa cosa con Tiscali a 100? E' ancora con questo prezzo " roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio" ? Probabilmente si o comunque ci si è molto vicino, perchè ciò che va bene un giorno difficilmente diventa osceno un altro giorno. Ma prima o poi osceno ci diventa, Tiscali a 1000 era ancora " roba da tenere li, senza patemi ed alcun obbligo di monitoraggio"?....

Sulle azioni un discorso del genere è duro da fare, direi impossibile, sulle opzioni invece ci si può ragionare su.

Per esempio: supponi di trovare che oggi la posizione ideale è vendere X a tre mesi e comprare Y a 8 mesi in certe quantità. Supponiamo che tra un mese siamo nella stessa identica situazione di mercato e volatilità. LA posizione ideale RIMANE vendere X a tre mesi e comprare Y a 8 mesi in certe quantità, tuttavia: tu in mano hai a quel punto vendite di X a due mesi e acquisti di Y a 7 mesi in determinate quantità. Non hai più la posizione ideale, devi intervenire se vuoi riavvicinarti verso l'ottimalità. Dovresti chiudere quello che hai e riaprire un nuovo portafoglio..... faticaccia! E oltretutto la scadenza a 8 mesi, se c'era il mese scorso, non può esistere questo mese, perchè le scadenza lontane vengono emesse ogni 3 mesi. Non puoi perciò ripetere la stessa operazione del mese scorso.

Nell'esempio il mercato non si è stravolto (mercato fermo, volatilità ferma, ed è passato solo un mese). E' pensabile perciò che quello che hai in mano e che era ottimale un mese fa può essere ona schifezza oggi? no! Per cui riportare il portafoglio a una situazione ottimale non significa dover ripartire da zero, ma fare qualche piccola ritoccata a quello che hai già. Ti dimentichi di quello che hai fatto il mese scorso, e ti chiedi "apriresti questa posizione"? "quale apriresti ora?" e dalla risposta ricavi l'intervento da fare, per portare il portafoglio da quello che hai a quello (fattibile) che è ottimale oggi. Sempre che valga la pena ovviamente, per due euro di rischi in meno o di potenziali guadagni in più non val la pena stravolgere la posizione e rischiare quindi nel trading, spendendo oltretutto commissioni e spread.





ciiiiip ha scritto:
la figura ideale e nessuno lo può negare nemmeno i luminari , é

avere dei long straddle (rigorosamente ATM) su varie scadenze e strike diversi a costo zero

allora perchè non attivarsi in tal senso, per azzerare il carico di un long straddle basta qualche mossa ben assestata sul fib... (inutile dire che essendo già posizionsati sul long straddle ATM !!! l'entrata col fib sarà agevolata, il punto di riferimento lo avete lo strike su cui siete entrati in straddle..ovvio anche l'acquisto delle mibo andrà a coppia)

mi direte voi perché non trattare il future direttamente dunque?

il long straddle a costo zero, lo si può tenere nel cassetto e scordarselo
(immaginate solo di averne diversi su varie scadenze e su strike diversi e tutti a costo zero..si potrebbe tranquillamenter chiudere il pc e passare alla cassa ad ogni scadenza :rolleyes:, )

il fib NO!..il fib non potrà mai essere a costo zero e va monitorato costantemente


Non so che dicono i luminari, però nel mio piccolo sono completamente contrario a questo modo di ragionare sulla figura ideale.

Che vuol dire "avere dei long straddle (rigorosamente ATM) su varie scadenze e strike diversi a costo zero "?

Traduco: l'ideale è avere guadagnato soldi in passato, da buttare su una scommessa per il futuro.

L'ideale da quello che dici è che Tiscali va a 1000, e tu l'hai comprata a 30, e quindi tieni le azioni a 1000. Poi però sono tornate a 30....

Eh no :D Altro che ideale, c'è da mangiarsi le palle!

Ognuno deve trovare figure ideali a prescindere da quello che ha fatto nel passato, compreso aver guadagnato per finanziarsi gli straddle.


Per me, le figure ideali sono funzione della volatilità implicita che si trova sul mercato:

quanto più basso è il livello di volatilità, tanto maggiore è il numero di acquisti a lunga scadenza, molto otm, per ogni vendita a scadenza inferiore poco otm o atm. Quanto più alto è il livello di volatilità, tanto maggiore è il numero di vendite a lunga scadenza molto otm, per ogni acquisto a scadenza inferiore poco otm o atm.

Quindi l'ottimalità è una cosa di questo tipo (non guardate i numeri., messi a caso, ma il senso in cui si muovono):

volatilità 0: 0 vendite (incasserei zero) + acquisto infiniti strangle deep otm lunghissima scadenza (costano zero)

volatilità 10 : 1 vendita strangle 1000 punti scadenza 1 mesi + 10 acquisti strangle 8000 punti scadenza 9 mesi

volatilità 20: 1 vendita strangle 2000 punti scadenza 2 mesi + 2 acquisti stranfle 5000 punti scadenza 6 mesi

volatilità 25: 1 vendita strangle 3000 punti scadenza 3 mesi + 1 acquisti strangle 4000 punti scadenza 4 mesi

volatilità 30: 2 vendita strangle 4000 punti scadenza 4 mesi + 1 acquisto strangle 2000 punti scadenza 2 mesi

volatilità 40: 3 vendita strangle 5000 punti scadenza 6 mesi + 1 acquisto strangle 1000 punti 1 mese

volatilità 60: 4 vendite strangle 6000 punti 9 mesi + 1 acquisto straddle 1 mese


In sosanza, all'aumentare della volatilità gli acquisti diminuiscono di numero, si restringono di strike, diminuiscono di tempo alla scadenza. Le vendite aumentano di numero, si allargano di strike, aumentano di tempo alla scadenza.

Al diminuire della volatilità vale la stessa cosa ovviamente: a mano a mano che la volatilità scende gli acquisti aumentano di numero, si allargano di strike, aumentano di tempo alla scadenza. Le vendite diminuiscono di numero, si stringono di strike, diminuiscono di tempo alla scadenza.



ciao
Pier
 

Catullo

Forumer storico
Grazie Pier,
volevo capire se, alla luce di quanto hai scritto, i movimenti di questi giorni su Autostrade, che ha aumentato di molto la sua volatilità, sono frutto di queste strategie.
In particolare ho notato movimenti da 1000 contratti call 25 e 1000 put 20 sulla stessa scadenza; e così con spread e basi diverse.
E ancora: come si fa a fare uno strangle a costo zero? :-? :-?
Grazie e complimenti.
 

pierrone

Forumer attivo
sicuramente Autostrade si muove per i fatti suoi e le opzioni c'entrano poco, contano briciole.

non si può fare uno straddle a costo zero. Si spende e si rischia. Nel caso di ciiiip spende e rischia i soldi che PRIMA ha eventualmente guadagnato (rischiando) con altre operazioni.
 

Catullo

Forumer storico
pierrone ha scritto:
sicuramente Autostrade si muove per i fatti suoi e le opzioni c'entrano poco, contano briciole.

Non è che io voglia manovrare Autostrade con le mie 4 opzioni :smile: :smile: .
Immagino che il tuo discorso valga per qualsiasi(anche piccolo) opzionista che vuole trovare una strategia adatta.
Volevo capire se questa strategia vale solo per gli indici o viene utilizzata anche per i titoli.
 

pierrone

Forumer attivo
se volessi operare col mio approccio (che prevede tante opzioni aperte in rapporto al capitale) sulle isoalfa non potrei, troppa poca liquidità e troppe commissioni. Se eventualmente fossero mercati liquidi e con basse commissioni, andrei a cercare solo le opzioni che abbiamo volatilità implicita inferiore a quella dell'indice, se siamo in un periodo di bassa volatilità (in cui la compro). Nel caso si fosse in alta volatilità (e quindi la vendo) invece non me la sentirei di operare sulle isoalfa perchè l'evento anomalo può sempre capitare (opa, azzeramento del capitale) e vendendo volatilità prenderei mazzate.

Forse il momento che potrebbe essere per me più interessante per operare è se l'indice quotasse senza eccessi una volatilità media, e qualche isoalfa va a trovarsi su livelli di volatilità estremamente bassi.
 

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