patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
ROBERT W. SARNOFF:
Finanza: l'arte di passare denaro da una mano all'altra finché alla fine sparisce
Wall Street pesca il rialzo in zona Cesarini. Sorride Intel (+2,75%)
Dopo un avvio promettente, ed un successivo andamento sul filo della parità, il mercato azionario americano è riuscito a pescare nell’ultima mezz’ora di scambi un rialzo per certi versi insperato. I listini, in particolare, sono rimasti oggi combattuti tra il dato sul deficit della Bilancia Commerciale, salito nel mese di novembre sui massimi di tutti i tempi, e l’ottima trimestrale rilasciata dal colosso dei microprocessori Intel (INTC). A fine giornata, a prevalere sono stati sul filo di lana i compratori, col Nasdaq (grafico che ha guadagnato lo 0,62%, seguito a ruota dal Dow Jones (+0,58%), mentre l’indice allargato, l’S&P500, non è andato oltre un incremento dello 0,40%.
Tra i titoli del Dow Jones, uno dei colossi più gettonati della seduta è stato Honeywell (+2,97%), protagonista di una bella progressione dopo un avvio in moderata ascesa; tutti i titoli del comparto industriale si sono comunque mossi oggi sui guadagni, da United Technologies (+1,76%) a Boeing (+2,18%) passando per Exxon Mobil (+1,54%), la quale è tornata a riaffacciarsi sopra la soglia dei $ 50 per azione. Dall’altra parte del segno invece, Verizon (VZ) ha perso al close lo 0,93% accusando il downgrade, da “outperform” a “in-line”, emesso oggi dagli esperti di Goldman Sachs, i quali a Verizon preferiscono le azioni della società rivale BellSouth (BLS); quest’ultima, non a caso, è stata invece promossa dai brokers da “in-line” ad “outperform”.
Al New York Stock Exchange, dopo il crollo verticale di ieri, Advanced Micro Devices (AMD), il più trattato oggi sul Big Board, non è andato oltre un mini-rimbalzo dell’1,08%, mentre frazionale è stato il guadagno di Texas Instruments (+0,09%), tornata sui suoi passi nella seconda parte della sessione dopo aver guadagnato nell’intraday un punto e mezzo percentuale. Uno dei Big più venduti della giornata è stato comunque United Parcel Service Inc. (UPS), che ha lasciato sul parterre il 7,35% pagando a caro prezzo l’annuncio relativo ad una contrazione dei profitti, nel quarto trimestre fiscale, a causa
del livello di spedizioni inferiore alle attese durante le festività natalizie. Immancabilmente, i brokers hanno tagliato il rating sul titolo, con JP Morgan ed il CSFB che, in particolare, hanno abbassato la raccomandazione ad un più prudente giudizio di “neutral”.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, il titolo più trattato della sessione è stato oggi Intel (+2,75%), ben comprato dagli investitori dopo che il colosso dei chips, nel tardo pomeriggio di ieri, ha reso noto d’aver riportato, nel quarto trimestre del 2004, un livello di ricavi record pari a ben $ 9,8 miliardi. In più, il gigante di Santa Clara ha annunciato d’attendersi, per il trimestre corrente, un giro d’affari compreso nel range $ 8,8-9,4 miliardi rispetto ad una previsione di consenso di $ 8,9 miliardi. Le azioni Intel, di riflesso, hanno anche incassato la revisione al rialzo del rating da parte delle più importanti case di brokeraggio; in particolare, Piper Jaffray ha “upgradato” il titolo da “market perform” ad “outperform”, mentre la raccomandazione di JMP Securities è stata rivista da “market perform” a “strong buy”. Ad approfittare del buon sentiment sul comparto dei semiconduttori è stata oggi anche Applied Materials (+2,35%), mentre in quello del networking Cisco ha archiviato la sessione con un rialzo dell’1,56% dopo essersi spinta fino a lambire la quota dei $ 19 per azione. Dall’altra parte del segno, invece, segnaliamo la chiusura sottotono di titoli come Applied Micro (-1,45%), Dell Computer (-0,37%) e Nextel Communications (-0,89%).
Sui mercati valutari, infine, l’euro nei confronti del dollaro passa di mano in serata a 1,3265, in netta ascesa rispetto ai valori del mattino sul livello di $ 1,31.
ROBERT W. SARNOFF:
Finanza: l'arte di passare denaro da una mano all'altra finché alla fine sparisce
Wall Street pesca il rialzo in zona Cesarini. Sorride Intel (+2,75%)
Dopo un avvio promettente, ed un successivo andamento sul filo della parità, il mercato azionario americano è riuscito a pescare nell’ultima mezz’ora di scambi un rialzo per certi versi insperato. I listini, in particolare, sono rimasti oggi combattuti tra il dato sul deficit della Bilancia Commerciale, salito nel mese di novembre sui massimi di tutti i tempi, e l’ottima trimestrale rilasciata dal colosso dei microprocessori Intel (INTC). A fine giornata, a prevalere sono stati sul filo di lana i compratori, col Nasdaq (grafico che ha guadagnato lo 0,62%, seguito a ruota dal Dow Jones (+0,58%), mentre l’indice allargato, l’S&P500, non è andato oltre un incremento dello 0,40%.
Tra i titoli del Dow Jones, uno dei colossi più gettonati della seduta è stato Honeywell (+2,97%), protagonista di una bella progressione dopo un avvio in moderata ascesa; tutti i titoli del comparto industriale si sono comunque mossi oggi sui guadagni, da United Technologies (+1,76%) a Boeing (+2,18%) passando per Exxon Mobil (+1,54%), la quale è tornata a riaffacciarsi sopra la soglia dei $ 50 per azione. Dall’altra parte del segno invece, Verizon (VZ) ha perso al close lo 0,93% accusando il downgrade, da “outperform” a “in-line”, emesso oggi dagli esperti di Goldman Sachs, i quali a Verizon preferiscono le azioni della società rivale BellSouth (BLS); quest’ultima, non a caso, è stata invece promossa dai brokers da “in-line” ad “outperform”.
Al New York Stock Exchange, dopo il crollo verticale di ieri, Advanced Micro Devices (AMD), il più trattato oggi sul Big Board, non è andato oltre un mini-rimbalzo dell’1,08%, mentre frazionale è stato il guadagno di Texas Instruments (+0,09%), tornata sui suoi passi nella seconda parte della sessione dopo aver guadagnato nell’intraday un punto e mezzo percentuale. Uno dei Big più venduti della giornata è stato comunque United Parcel Service Inc. (UPS), che ha lasciato sul parterre il 7,35% pagando a caro prezzo l’annuncio relativo ad una contrazione dei profitti, nel quarto trimestre fiscale, a causa
del livello di spedizioni inferiore alle attese durante le festività natalizie. Immancabilmente, i brokers hanno tagliato il rating sul titolo, con JP Morgan ed il CSFB che, in particolare, hanno abbassato la raccomandazione ad un più prudente giudizio di “neutral”.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, il titolo più trattato della sessione è stato oggi Intel (+2,75%), ben comprato dagli investitori dopo che il colosso dei chips, nel tardo pomeriggio di ieri, ha reso noto d’aver riportato, nel quarto trimestre del 2004, un livello di ricavi record pari a ben $ 9,8 miliardi. In più, il gigante di Santa Clara ha annunciato d’attendersi, per il trimestre corrente, un giro d’affari compreso nel range $ 8,8-9,4 miliardi rispetto ad una previsione di consenso di $ 8,9 miliardi. Le azioni Intel, di riflesso, hanno anche incassato la revisione al rialzo del rating da parte delle più importanti case di brokeraggio; in particolare, Piper Jaffray ha “upgradato” il titolo da “market perform” ad “outperform”, mentre la raccomandazione di JMP Securities è stata rivista da “market perform” a “strong buy”. Ad approfittare del buon sentiment sul comparto dei semiconduttori è stata oggi anche Applied Materials (+2,35%), mentre in quello del networking Cisco ha archiviato la sessione con un rialzo dell’1,56% dopo essersi spinta fino a lambire la quota dei $ 19 per azione. Dall’altra parte del segno, invece, segnaliamo la chiusura sottotono di titoli come Applied Micro (-1,45%), Dell Computer (-0,37%) e Nextel Communications (-0,89%).
Sui mercati valutari, infine, l’euro nei confronti del dollaro passa di mano in serata a 1,3265, in netta ascesa rispetto ai valori del mattino sul livello di $ 1,31.
