patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
EDDIE KWONG
Mentre si fa trading, si ha spesso l'impressione che il mercato, attivamente, faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per portarci via i nostri soldi.
Wall Street per un giorno si dimentica di tutti i suoi guai
Le tensioni geopolitiche si allentano per un giorno, consentendo un recupero del dollaro e un calo del prezzo del greggio, nel giorno in cui Alan Greenspan ottiene il suo quinto mandato quadriennale consecutivo. Aggiungete dati macro in linea con le previsioni e alcune buone trimestrali e il rialzo di Wall Street si spiega quasi da solo. Il Dow Jones termina così a quota 9.968,51 (+0,62%), mentre l’indice S&P500 è a 1.091,53 punti (+0,69%). In recupero anche il Nasdaq (grafico (+1,13% a quota 1.897,82) e l’indice delle small cap, il Russell 2000, tornato sui 542,56 punti (+1,35%). Dal canto loro i “beni rifugio” per eccellenza sono in calo: l’oro torna a 375,90 dollari l’oncia, oltre 3 in meno di ieri, mentre i rendimenti sul decennale risalgono al 4,74% e quelli sul trentennale al 5,45%.
Sul fronte macroeconomico “housing starts”, attesi in calo a 1,98 milioni dai 2,01 di marzo, sono stati leggermente sotto le attese (1,97 milioni) mentre i permessi di edificazione, a loro volta stimati in calo a1,94 milioni (da 1,98), sono saliti a sorpresa a 2 milioni. Per quanto riguarda le trimestrali, Applied Materials (AMAT) registra nel trimestre un ricavo netto di 373 milioni, o 22 centesimi per azione, rispetto ai 19 attesi, su vendite per 2,02 miliardi (contro stime di 1,89 miliardi).
Tra le trimestrali più attese vi era anche quella di Hewlett-Packard (HPQ), diffusa appena dopo la chiusura del listino di New York. Ebbene, la compagnia centra le attese riportando nel proprio secondo trimestre fiscale un utile netto di 884 milioni di dollari, o 29 centesimi per azione. Escludendo alcuni costi straordinari, Hp ha guadagnato 34 centesimi per titolo rispetto a 20,1 miliardi di dollari di fatturato. Numeri che centrane le attese deglli analisti di Wall Street in termini di utili, superando invece la stima media di 19,3 miliardi di dollari per quanto riguarda il giro d’affari. In linea con le attese anche i dati, diffusi a mercato aperto, di Network Appliance (NTAP) e di Home Depot (HD), che così chiudono la seduta in buon rialzo.
Alcuni operatori però invitano alla prudenza: il mercato sale solo perché i venditori, allentatesi le tensioni in Iraq.....
.....hanno preso una pausa, fanno notare, senza che però i compratori siano tornati in forza sul mercato. Come dire che sul mercato continua a permanere un’elevata incertezza sul prossimo futuro, al di là del segno con cui si chiude la singola seduta, come del resto provano anche i volumi, relativamente modesti, degli scambi sia sul Nyse sia sul Nasdaq.
Tra i settori si mettono in luce quelli delle catene distributive, dei semiconduttori, dei produttori di infrastrutture di rete, del Biotech (grafico e del trasporto aereo, mentre perdono terreno i titoli auriferi, i petroliferi e i servizi petroliferi, non a caso tra i protagonisti delle sedute precedenti. Gli energetici del resto perdono parte dei guadagni recenti sulle voci che vogliono l’Opec prossimo ad una riunione informale in Olanda nel corso del fine settimana prossimo, un appuntamento in cui potrebbe essere deciso un incremento della produzione.
Così il future per consegna giugno torna verso i 40,5 dollari al barile, perdendo oltre un dollaro dai massimi di ieri. Tra le altre buone notizie che influiscono positivamente sull’umore degli operatori anche il forte rimbalzo del listino indiano, ieri crollato dell’11% sul timore di un rallentamento del processo di privatizzazione e di apertura dell’economia a causa della possibile Alleanza (grafico tra il partito del Congresso, di Sonia Gandhi, e quello comunista indiano, per la formazione del nuovo governo.


EDDIE KWONG
Mentre si fa trading, si ha spesso l'impressione che il mercato, attivamente, faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per portarci via i nostri soldi.
Wall Street per un giorno si dimentica di tutti i suoi guai
Le tensioni geopolitiche si allentano per un giorno, consentendo un recupero del dollaro e un calo del prezzo del greggio, nel giorno in cui Alan Greenspan ottiene il suo quinto mandato quadriennale consecutivo. Aggiungete dati macro in linea con le previsioni e alcune buone trimestrali e il rialzo di Wall Street si spiega quasi da solo. Il Dow Jones termina così a quota 9.968,51 (+0,62%), mentre l’indice S&P500 è a 1.091,53 punti (+0,69%). In recupero anche il Nasdaq (grafico (+1,13% a quota 1.897,82) e l’indice delle small cap, il Russell 2000, tornato sui 542,56 punti (+1,35%). Dal canto loro i “beni rifugio” per eccellenza sono in calo: l’oro torna a 375,90 dollari l’oncia, oltre 3 in meno di ieri, mentre i rendimenti sul decennale risalgono al 4,74% e quelli sul trentennale al 5,45%.
Sul fronte macroeconomico “housing starts”, attesi in calo a 1,98 milioni dai 2,01 di marzo, sono stati leggermente sotto le attese (1,97 milioni) mentre i permessi di edificazione, a loro volta stimati in calo a1,94 milioni (da 1,98), sono saliti a sorpresa a 2 milioni. Per quanto riguarda le trimestrali, Applied Materials (AMAT) registra nel trimestre un ricavo netto di 373 milioni, o 22 centesimi per azione, rispetto ai 19 attesi, su vendite per 2,02 miliardi (contro stime di 1,89 miliardi).

Alcuni operatori però invitano alla prudenza: il mercato sale solo perché i venditori, allentatesi le tensioni in Iraq.....

.....hanno preso una pausa, fanno notare, senza che però i compratori siano tornati in forza sul mercato. Come dire che sul mercato continua a permanere un’elevata incertezza sul prossimo futuro, al di là del segno con cui si chiude la singola seduta, come del resto provano anche i volumi, relativamente modesti, degli scambi sia sul Nyse sia sul Nasdaq.
Tra i settori si mettono in luce quelli delle catene distributive, dei semiconduttori, dei produttori di infrastrutture di rete, del Biotech (grafico e del trasporto aereo, mentre perdono terreno i titoli auriferi, i petroliferi e i servizi petroliferi, non a caso tra i protagonisti delle sedute precedenti. Gli energetici del resto perdono parte dei guadagni recenti sulle voci che vogliono l’Opec prossimo ad una riunione informale in Olanda nel corso del fine settimana prossimo, un appuntamento in cui potrebbe essere deciso un incremento della produzione.

Così il future per consegna giugno torna verso i 40,5 dollari al barile, perdendo oltre un dollaro dai massimi di ieri. Tra le altre buone notizie che influiscono positivamente sull’umore degli operatori anche il forte rimbalzo del listino indiano, ieri crollato dell’11% sul timore di un rallentamento del processo di privatizzazione e di apertura dell’economia a causa della possibile Alleanza (grafico tra il partito del Congresso, di Sonia Gandhi, e quello comunista indiano, per la formazione del nuovo governo.