Titoli & commodities al vaglio 2010

buongiorno a tutti!

guardate a che ora posto questo messaggio.....hehe
:cool::cool:

iniziano i problemi di insonnia.... ergo mi sto incaz...ndo verso il mercato..e quando mi arrabbio veramente, so cazz per il mercato...

da oggi a fine anno mi sto preparando per portare a casa almeno un +10% ancora su tutto il mio portafoglio...nei prossimi giorni vi dettagliero' meglio...
buon giorno a tutti,
buon giorno rindo :eek:
 
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giorno free,
hai inquadrato le 3 candele dal corpo schiacciatissimo e dalle lunghe shadows? quelle che hai segnato con il triangolo nero
cosa potrebbero essere?
io le ho inquadrate come Rickshaw man ma non significano un quazzo... :(
 
:ciao:

...Rindo :) ...il mattino ha l'oro in bocca :) ...però un pò esageri :D


...punto di controllo long ...tnote candela oraria non deve chiudere oltre 127 ...minisp deve tenere ca 1164

...1165 e 10980 di indici scatta la ritirata strategica :)
 
Pechino chiude i rubinetti del credito, cosa si cela dietro la linea dura cinese?

Pechino non si smentisce e anche ieri ha voluto sorprendere i mercati. La banca centrale cinese ha confermato la sua fama di mettere in atto importanti mosse quando nessuno se lo aspetta e tassativamente a mercati chiusi.

Ieri la People's Bank of China ha annunciato l'aumento di 25 punti base dei tassi a 1 anno sui depositi portandoli dal 2,25% al 2,50%. L'aumento sarà effettivo da oggi. Lo si legge nel sito della People’s Bank of China. Si tratta del primo rialzo dei tassi sui depositi dal 2007. Il tasso di rifinanziamento a un anno passerà quindi dal 5,31% al 5,56%. Livello che rimane ancora decisamente inferiore rispetto a quelli pre-crisi. Nel 2007, quando il pil cinese viaggiava come oggi in crescita di oltre il 10 per cento, i tassi di interesse a 1 anno superavano il 7 per cento. Da notare che per la prima volta il rialzo è stato di 25 punti base, in passato le manovre sui tassi erano sempre state fatte da Pechino in multipli di 9 punti base.
La Pboc non ha dato spiegazioni in merito a questa mossa. Ma il tempismo ha fatto subito pensare a una mossa preventiva per bloccare l’inflazione e per calmierare anche il settore immobiliare che negli ultimi 12 mesi ha continuato la sua salita (+9% dal settembre 2009). "La vera sorpresa è che la banca centrale cinese sostiene una linea dura e più lungimirante di quanto si pensava - rimarcano gli esperti di Société Générale - con aumento dell'inflazione e crescita sostenuta del pil con i dati del terzo trimestre che probabilmente sono stati più forti del previsto".
Domani è in agenda proprio la diffusione del dato relativo al pil del terzo trimestre. Le attese sono di un rallentamento del ritmo di crescita con un progresso su base annua del 9,5 per cento rispetto al +10,3% del trimestre precedente. Forza della congiuntura cinese che dovrebbe essere confermata dal +18,5% a/a delle vendite al dettaglio a settembre e dal +14% a/a della produzione industriale.
Per quanto concerne invece l'inflazione, con riscontri in arrivo sempre domani, a settembre dovrebbe essere proseguito il trend di aumento delle pressioni sui prezzi, in particolare quelli dei beni alimentari. Il consensus li vede in crescita del 3,6 per cento annuo rispetto al +3,5% di agosto.
 
Si comincia Mat..........

I ministri dell'Economia della Ue hanno raggiunto un accordo all'unanimita' sulle nuove regole per il settore dei fondi d'investimento speculativi. Le nuove regole comprendono anche un 'passaporto' europeo per i fondi dei Paesi terzi. Tali fondi 'dovranno meritare il passaporto che sara' dato solo dopo aver ricevuto le necessarie garanzie sulla gestione del rischio', spiega il Commissario al Mercato Interno, Michel Barnier. La direttiva dovra' passare ora al vaglio del Parlamento europeo.

L'Unione europea mette alla sbarra gli speculatori: arriva il passaporto per gli hedge fund

(20 Ottobre 2010 - 10:10)

Alla sbarra gli speculatori. I ministri delle Finanze dell'Unione Europea hanno fatto approvato all'unanimità le nuove regole per gli hedge funds e il private equity. Il nuova intesa si articola su regole che si snodano lungo due binari: quello della trasparenza e della gestione dei rischi. Il nuovo quadro regolatorio per i fondi speculativi comprende anche un "passaporto" europeo per i fondi dei Paesi terzi, che sarà introdotto nel 2013 per i fondi europei e nel 2015 per i fondo dei paesi terzi.
E' un significativo passo avanti perché sull'affaire passaporto Ue si era incentrato lo scontro tra Francia, capofila della linea dura contro i fondi speculativi, e Gran Bretagna, sede dell'80% degli hedge funds europei. Come sottolineato da Didier Reynders, ministro delle Finanze belga e presidente di turno dell'Ue, l'importanza dell'intesa è tutta racchiusa in un must: va "a protezione degli investimenti e dei consumatori, nel quadro della nuova architettura finanziaria" che l'Ue sta delineando dopo la crisi.
Tali fondi "dovranno meritare il passaporto, che sarà dato solo dopo aver ricevuto le necessarie
garanzie sulla gestione del rischio", ha spiegato il commissario al Mercato Interno, Michel Barnier, che ha precisato di voler "rassicurare gli Usa, preoccupati dalle nostre nuove regole". A marzo scorso gli Usa avevano accusato di protezionismo la Ue che stava discutendo le nuove regole sui fondi. L'accordo sulla direttiva che introdurrà le nuove norme - ha precisato il ministro - è stato trovato "all'unanimità".
Sono molti gli elementi essenziali che sono stati mantenuti, ha rivendicato Barnier, elencandoli: "una copertura molto ampia, regole solide, un'accresciuta trasparenza, una migliore protezione degli investitori". "Questo accordo - ha concluso il commissario al Mercato Interno - se sarà confermato dal Parlamento, sarà la base di una regolamentazione efficace ed intelligente per i gestori dei fondi alternativi". Ieri sono cadute le riserve della Gran Bretagna, roccaforte dei fondi speculativi che agiscono nella Ue. Ma le armi non sono ancora deposte del tutto: la direttiva dovrà passare ora al vaglio del Parlamento europeo. L'Europarlamento si pronuncerà a novembre.
 
Gli ordini industriali in Italia sono balzati ad agosto del 32,4% su base annuale. Le attese erano per un aumento del 10,4%.
 

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