Titoli & commodities al vaglio 2010 (3 lettori)

windjets

33341822731 cabala
Enel: nel primo semestre i ricavi sono cresciuti del 22,3%

Il Consiglio di Amministrazione di Enel, presieduto da Piero Gnudi, ha esaminato e approvato in data odierna la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010. I Ricavi del primo semestre 2010 sono pari a 34.802 milioni di euro, con un incremento di 6.345 milioni di euro (+22,3%) rispetto al primo semestre 2009. La variazione positiva è sostanzialmente riferibile ai maggiori ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica all’estero relativi sia alla Divisione Iberia e America Latina, i cui ricavi beneficiano del diverso metodo di consolidamento di Endesa (da proporzionale a integrale), sia alla Divisione internazionale, con particolare riferimento ai maggiori ricavi delle attività di generazione e vendita in Russia. Tali effetti positivi sono stati solo parzialmente compensati dai minori ricavi da vendita di energia elettrica in Italia per effetto principalmente delle minori quantità vendute, nonché dalla rilevazione nel primo semestre 2009 del provento, pari a 308 milioni di euro, derivante dalla cessione di Enel Linee Alta Tensione (“ELAT”) a Terna. Con riferimento ai risultati delle singole divisioni operative, si evidenzia che i ricavi della Divisione Mercato si attestano a 9.148 milioni di euro (-13,8%), quelli della Divisione Generazione ed Energy Management a 8.236 milioni di euro (-11,4%), quelli della Divisione Ingegneria e Innovazione a 328 milioni di euro (-28,2%), quelli della Divisione Infrastrutture e Reti a 3.414 milioni di euro (-1,6%), quelli della Divisione Iberia e America Latina a 14.843 milioni di euro (+107,6%), quelli della Divisione Internazionale a 3.111 milioni di euro (+17,4%) e quelli della Divisione Energie Rinnovabili a 974 milioni di euro (+12,9%).
L’Ebitda (margine operativo lordo) del primo semestre 2010, pari a 8.878 milioni di euro, è in crescita di 939 milioni di euro (+11,8%) rispetto allo stesso periodo del 2009. L’incremento è dovuto, in particolare, al citato cambio di metodo di consolidamento di Endesa (da proporzionale a integrale) nonché al miglioramento del margine da vendita e trasporto di energia sul mercato iberico; tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dalla rilevazione nel primo semestre 2009 del citato provento derivante dalla cessione di ELAT. In particolare, si evidenzia che l’Ebitda della Divisione Mercato si attesta a 193 milioni di euro (+20,6%), quello della Divisione Generazione ed Energy Management a 1.229 milioni di euro (-34,5%), quello della Divisione Ingegneria e Innovazione è pari a 7 milioni di euro rispetto ai 13 milioni di euro del primo semestre 2009, quello della Divisione Infrastrutture e Reti si attesta a 1.845 milioni di euro (-8,5%; il dato è pari a +7,9% se si esclude dal risultato del primo semestre 2009 il provento rilevato dalla cessione di ELAT), quello della Divisione Iberia e America Latina ammonta a 4.047 milioni di euro (+67,5%), quello della Divisione Internazionale a 841 milioni di euro (+20,5%) e quello della Divisione Energie Rinnovabili a 651 milioni di euro (+5,0%).
operaL’Ebit (risultato operativo) del primo semestre 2010 ammonta a 6.083 milioni di euro, con un aumento del 9,0% rispetto ai 5.579 milioni di euro del primo semestre 2009. Tenuto conto dei maggiori ammortamenti per 435 milioni di euro conseguenti anche agli effetti sulle attività ammortizzabili della conclusione del processo di allocazione del prezzo riferito all’acquisto del 25,01% del capitale di Endesa, nonché della rilevazione nel primo semestre 2009 del citato provento derivante dalla cessione di ELAT, la variazione del risultato operativo presenta un andamento in linea rispetto a quanto commentato relativamente al margine operativo lordo. In particolare, si evidenzia che l’Ebit della Divisione Mercato è pari a 51 milioni di euro nel primo semestre 2010 a fronte di un risultato operativo negativo di 9 milioni di euro nello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’Ebit della Divisione Generazione ed Energy Management è pari a 960 milioni di euro (-37,4%), quello della Divisione Ingegneria e Innovazione passa da 12 a 5 milioni di euro, quello della Divisione Infrastrutture e Reti ammonta a 1.405 milioni di euro (-12,0%), quello della Divisione Iberia e America Latina perviene a 2.578 milioni di euro (+76,3%), quello della Divisione Internazionale a 581 milioni di euro (+48,2%) e quello della Divisione Energie Rinnovabili a 495 milioni di euro (-2,4%). Il Risultato netto del Gruppo nel primo semestre 2010 è pari a 2.425 milioni di euro rispetto ai 3.524 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (-31,2%). In particolare, il risultato positivo derivante dal buon andamento della gestione operativa è stato più che compensato dalla flessione dei risultati finanziari che, nel primo semestre 2009, beneficiavano della rilevazione del provento, pari a 970 milioni di euro, derivante dall’esercizio anticipato della put option concessa da Enel ad Acciona sul 25,01% del capitale di Endesa; si ricorda inoltre che i risultati del primo semestre 2009 includevano il provento derivante dalla indicata cessione di ELAT (pari a 304 milioni di euro). L’Utile netto ordinario del Gruppo nel primo semestre 2010 è anch’esso pari a 2.425 milioni di euro e risulta in aumento di 236 milioni di euro (+10,8%) rispetto al corrispondente periodo del 2009 (2.189 milioni di euro). La Situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2010 evidenzia un capitale investito netto di 103.823 milioni di euro (96.803 milioni di euro al 31 dicembre 2009) inclusivo delle attività nette possedute per la vendita per 2.201 milioni di euro (348 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Esso è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 49.929 milioni di euro (45.933 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e dall’indebitamento finanziario netto per 53.894 milioni di euro (50.870 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Quest’ultimo, non inclusivo dell’importo riferibile alle attività destinate ad essere cedute, pari a 416 milioni di euro al 30 giugno 2010, è in aumento di 3.024 milioni di euro (+5,9%) rispetto alla fine del 2009. Tale incremento è riferibile essenzialmente al pagamento dei dividendi e delle imposte sul reddito correnti, nonché all’effetto negativo delle differenze cambio connesse principalmente al debito a medio e lungo termine in valuta diversa dall’euro; tali fenomeni sono stati parzialmente compensati dal buon andamento dei flussi derivanti dalla gestione operativa. Qualora si escludesse l’effetto delle citate differenze cambio, calcolate rispetto ai tassi di cambio al 31 dicembre 2009, sull’indebitamento in valuta a lungo termine in essere alla fine del periodo, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2010 sarebbe pari a 51.494 milioni di euro. Al 30 giugno 2010, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, si attesta a 1,08 a fronte di 1,11 di fine 2009. Gli Investimenti effettuati nel corso del primo semestre 2010 sono pari a 2.629 milioni di euro (di cui 2.441 milioni di euro riferibili a immobili, impianti e macchinari), in aumento di 39 milioni di euro rispetto al primo semestre 2009. I Dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2010 sono pari a 80.220 unità (81.208 al 31 dicembre 2009). La variazione è relativa a una riduzione delle consistenze (-1.011 unità) come saldo tra le assunzioni e le cessazioni e al diverso perimetro di consolidamento (+23 unità). Al 30 giugno 2010, i dipendenti impegnati nelle società del Gruppo con sede all’estero sono 42.209.
letta velocemente ...poi la studio nn mi sembra un ottima sem.:titanic::titanic:
 

windjets

33341822731 cabala
scusa wind... sono dovuto andare nei capannoni ma non mi sono disconnesso.
ieri ho letto notizie orrende su tme... ora le cerco
la semestrale di enel... nn è un grankè..poi se domani strappa al rialzo ..rimane sempre nn è un grankè =.




scusa di cosa Mat.



io lo affermo da mesi
.Oggi abbiamo ricevuto la notizia che la Fed, James Bullard ritiene che gli Stati Uniti si sta muovendo per un periodo di deflazione.
Non è il primo a suggerire questa. Richard Koo è su di essa per mesi (se non anni) di avviso che gli Stati Uniti potrebbe trasformarsi in Giappone, con un decennio perduto, come il nostro rubinetto denaro gratis non produce nulla ma avara capi aziendali riducendo i costi e di pagamento la riduzione del debito.
Combinando questo con l'analisi di Niall Ferguson che gli USA sono un impero in declino, a rischio di crollare sotto il peso dei suoi pagamenti di interessi, e abbiamo un devastante scenario potenzialmente.
La realtà è proprio ora il governo si è tentato quasi tutto quello di stimolare la crescita.
.​
Hanno abbassato i tassi di interesse vicino allo zero, ha continuato programmi di quantitative easing, e istituì di stimolo fiscale.
Tutto ciò che ha fatto è stato creato un livello di indebitamento più il governo degli Stati Uniti e fatto in modo che noi non scivolare nel dimenticatoio della disoccupazione.
Che l'onere del debito è solo andando ottenere più grande, mentre il governo dovrà contenere la spesa attraverso il periodo in cui imprese stanno pagando il debito per tenere le persone in posti di lavoro e introiti fiscali provenienti
.​
Ma queste entrate fiscali non saranno in grado di tenere il passo con la crescita massiccia del deficit pubblico e, soprattutto, pagamenti di interessi.
Il che significa che, secondo Ferguson, il governo americano potrebbe essere spendere di più sui pagamenti di interessi che i militari entro la fine del decennio.
L'insulto finale può essere un legame d'asta fallito, o un downgrade del rating degli Stati Uniti, ma il danno sarà fatto molto tempo prima che poi.
Richard Koo è giusto, gli Stati Uniti sono un po 'come il Giappone.
Ma gli Stati Uniti sono anche Stati Uniti e ha una posizione molto diversa nel mondo che in Giappone ha fatto nel 1990.
L'impero globale degli USA, e impero si intende la sua presenza militare in ogni angolo di questa Terra, cambieranno.
Non sarà tutto in una volta.
Vedrete gli Stati Uniti tirare indietro dagli impegni in Asia meridionale e Medio Oriente, i luoghi più costoso.
Il loro potere sarà ceduta a un emergente in India, ricchi Stati del Golfo, e un aumento Iran.
In Asia orientale, gli Stati Uniti è già la gestione di una ritrattazione.
Corea del Sud sta scivolando verso la Cina, sottolineando che entrambi condividono l'interesse a contenere la follia in Corea del Nord.
Europa, Russia, Germania, Francia e Regno Unito stanno imparando a gestire un nuovo equilibrio nel continente.
Questa contrazione sarà il risultato di una riduzione della spesa militare degli Stati Uniti e le spese crescenti da potenze come Cina, India e Brasile.
In questo momento il dibattito nel governo è ancora incentrato attorno agli argomenti semplici come austerità v. stimolo o deflazione contro l'inflazione.
Ma ciò che l'America ha bisogno di svegliarsi è il fatto che essa gestisce la caduta di un impero, e che giace da qualche saggezza nel centro della discussione non, alle due estremità.


....,
guarda ke cosa mi hanno mandato.




cade angelo cade;);););)
 

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MATLEY

Forumer storico
mha.... per il secondo giorno ho l'impressione che scendano un poco solo per scaricare... fortuna che non capisco un quazzo altrimenti penserei che domani ripartono a razzo...
1090 quasi sfiorati... il test rimandato a domani.
... spero :rolleyes:

che dite?
 

cismax

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mha.... per il secondo giorno ho l'impressione che scendano un poco solo per scaricare... fortuna che non capisco un quazzo altrimenti penserei che domani ripartono a razzo...
1090 quasi sfiorati... il test rimandato a domani.
... spero :rolleyes:

che dite?
ciao Matley, penso che non aver chiuso sotto i 1100 significa che ci hanno preso per i fondelli di nuovo. La discesina finale farà sì solamente che domattina si apra deboli. A mio avviso sarà solo un'occasione per andare long sull'indice, almeno di breve, fino al dato USA, poi...vedremo.
Perchè si scenda bisogna raggiungere i 1090 con decisione e subito dopo bucare i 1085, altrimenti sono tutte occasioni per accumulare.
 

MATLEY

Forumer storico
windy: che la situazione economica mondiale sia in stagnazione/regressione non c'è dubbio. Il problema della sovraproduzione non lo abbiamo ancora risolto del tutto. La ghigliottina dovrà tagliare la testa a numerose imprese occidentali... europee e americani in primis.
i tassi non si possono più abbassare perchè ormai sono a zero quindi le incredibili oscillazioni E/$ tengono su la baracca a mio modesto avviso...
il mio problema è che questo giochino può continuare ancora per settimane e i miei cw si svalutano :wall:
 

MATLEY

Forumer storico
ciao Matley, penso che non aver chiuso sotto i 1100 significa che ci hanno preso per i fondelli di nuovo. La discesina finale farà sì solamente che domattina si apra deboli. A mio avviso sarà solo un'occasione per andare long sull'indice, almeno di breve, fino al dato USA, poi...vedremo.
Perchè si scenda bisogna raggiungere i 1090 con decisione e subito dopo bucare i 1085, altrimenti sono tutte occasioni per accumulare.

già... la mia impressione è esattamente questa... domani apertura in g down poi up nel pomeriggio...

ma dimmi un po max: com'è che tu hai la stessa impressione mia che notoriamente non capisco un quazzo? :eek:

:D:D:D
 

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