TRA I TANTI MEZZI DI TRASPORTO, LA FANTASIA E' QUELLO CON CUI VIAGGIO Di PIU'...

Si legge la stessa storia sul Corriere della Sera: diciassette paginone interamente dedicate alla macelleria jihadista, ma senza mai citare manco per sbaglio l'islam, il profeta e neppure un imam. In una trentina di titoli vengono usati tutti i sinonimi possibili e immaginabili - al limite del ridicolo - per circumnavigare i musulmani senza mai nominarli.

Stessa solfa sulla Stampa di Torino e su buona parte delle testate genuflesse al politicamente corretto.
Le sigle vanno bene, meglio se sono incomprensibili e sembrano il nome di un detersivo come Daesh.
Al massimo ci si può permettere un Califfato. Ma guai a tirare in ballo l'islam. Ed è subito sottomissione
 
Invece che destinare gli alloggi agli indigenti italiani, ai padri di famiglia separati che devono vivere in auto, agli anziani con la pensione minima che non hanno possibilità di trovare una casa in affitto ad un prezzo decente......bravi coglioni.

Nei sei mesi del grande evento le palazzine a poche centinaia di metri dai cancelli del sito hanno ospitato i soldati e le forze dell'ordine in servizio a Rho.
Da due giorni la Caritas smista nelle casette prefabbricate (576 posti letto, area mensa, connessione wi-fi) gli immigrati inviati dal Viminale.

«sono arrivati solo maschi, dai 20 ai 25 anni, provenienti non da Paesi in guerra. Saranno persone che dovranno tornare nel loro Paese perché non profughi e nemmeno soggetti a protezione internazionale. Sono migranti economici»
 
Eh beh, se non si raddrizza la schiena ..ora....siamo persi. Guardate che è per il futuro dei nostri figli e nipoti.

Rimozione. È questa la parola d'ordine dei giornaloni italiani il giorno dopo la mattanza di Bruxelles.

Se un alieno precipitasse stamattina con il suo disco volante davanti a una delle nostre edicole non capirebbe un accidenti di quello che sta succedendo in Europa. Penserebbe che martedì a Bruxelles non c'è stato uno dei più feroci attacchi all'Europa dal 1945 a oggi, ma al massimo un grande incidente ferroviario. Un terremoto. Un maxi tamponamento fra Tir. Una catastrofe dovuta al caso o a qualche imprevedibile fenomeno naturale. Perché le cronache della tragedia che ha lasciato a terra più di trenta corpi innocenti è lunare. E caratterizzata da un (pessimo) comune denominatore: la rimozione della parola islam. Nelle prime quattordici pagine che la Repubblica dedica alla strage, non compare nemmeno una volta, né in un titolo, né in un sommario.

Si, vero ! tranne qualcuno leggi quì...http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens
 
Io mi vergogno di lei anche quando non piange :wall::wall:


Meloni, mi vergogno di lacrime Mogherini
E' il simbolo di una Europa debole

  • (ANSA) - ROMA, 23 MAR -"Ieri era il giorno del lutto e del cordoglio. Oggi è quello della polemica": è così che inizia il primo dei tre post pubblicati su Facebook dal presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni all'indirizzo di Federica Mogherini, Angelino Alfano e Matteo Renzi all'indomani dell'attentato terroristico di Bruxelles. "Mi vergogno di essere rappresentata in Europa - ha scritto Meloni - da Federica Mogherini, Alto Rappresentante della UE per la politica estera e di sicurezza, che ieri è scoppiata a piangere durante la conferenza stampa sui fatti di Bruxelles. È il simbolo di un'Europa debole, molle e incapace davanti agli attacchi che subisce. Mi auguro che la Mogherini, dopo questa figuraccia, voglia dimettersi e lasciare il suo incarico a qualcuno che non alimenti il desiderio di conquista per la fragilità che dimostra in ogni occasione significativa. P.S. L'ultima che ha pianto durante una conferenza stampa è stata Elsa Fornero".

Ciao Dany ho provato vergogna pure io , inconcepibile! ma come è possibile che siamo rappresentati così in Europa.
 
Un ragazzino di 11 anni ha rubato una betoniera ed ha sfrecciato a oltre 100 km/h per le strade della contea di Dodge nelllo Stato americano del Minnesota.

Il giovane avrebbe sottratto il grosso mezzo a un imprenditore della zona: tra sorrisi ed urla di soddisfazione, il ragazzino ha iniziato la sua bravata.
I residenti hanno ripreso la fuga, terminata solo dopo un’ora grazie ad un blocco degli agenti che si sono ritrovati le auto danneggiate.

Il bambino è stato portato in un centro di detenzione minorile: anche dopo essere stato fermato infatti, il piccolo non si è reso conto della gravità del suo gesto e delle conseguenze che potevano insorgere.
 
Il "fato" non lascia scampo :

“Annalisa mi ha detto che erano stati assegnati loro dei posti sul bus numero uno. E invece, non ho capito per quale ragione, forse per seguire gli amici, alla fine sono salite sul numero cinque, l’ultimo”.

Un altro genitore aggiunge che sua figlia e le altre ragazze italiane “volevano fermarsi a dormire a Valencia quella notte dopo la festa dei fuochi ma non trovarono posto perché in città era tutto esaurito”.
 
E poi ci sono delle prsone che la pensano così....poveri noi....destinati a soccombere.
Quello che non era riuscito agli Ottomani .......

“Devo constatare che siamo in guerra, loro ammazzano noi e noi ammazziamo loro, questo è davanti agli occhi di tutti. Questa è una nuova guerra, noi li ammazziamo in modi diversi e loro hanno il loro modo di ucciderci. I nostri morti per i loro”.
 
Sara Pratesi, una delle 90 dipendenti a rischio lavoro della Guess di Firenze.
E’ notizia di queste ore infatti che la Guess avrebbe deciso di delocalizzare le aree “prodotto” e “stile” della sua sede fiorentina in Svizzera, precisamente a Lugano.

“Abbiamo appreso da un comunicato stampa che il nostro posto di lavoro è a rischio – dice Sara – siamo in 90 e quasi tutte donne e molte di noi anche madri. L’azienda non si è degnata di comunicarci nulla. Nessun dirigente si è sentito in dovere di convocarci. Abbiamo appreso dai giornali di quello che sta accadendo. Da giovedì siamo in agitazione e sciopero permanente. Nemmeno i media ne parlano e né ascoltano la nostra voce”.
 
Ha rischiato di finire sotto i ferri al posto di un’altra donna per una svista. E’ il singolare caso di omonimia verificatosi all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove le cartelle cliniche di due donne che portavano lo stesso nome sono state scambiate per errore. E così una ha preso il posto dell’altra in sala operatoria

Ad evitare il peggio, poco prima che il chirurgo affondasse il bisturi nella carne della paziente sbagliata, è stato l’anestesista presente in sala che si è accorto, giusto in tempo, che la data di nascita riportata sulla cartella clinica non corrispondeva a quella della donna sdraiata sul tavolo operatorio.
 
Fusione Bpm-Banco Popolare: dalla Bce (Banca centrale europea) arriva un via libera informale alla fusione.
Per un via libera formale
all’operazione è attesa dalle banche la presentazione di un business plan, finora non pervenuto, che dovrà essere vagliato prima dal meccanismo di vigilanza unico (Ssm) e successivamente dal consiglio direttivo della Bce.
 

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