Tradando in bicicletta...

c'erano le massaie della caroline che +- stavano bene....gli algoritmi le hanno fatte diventare il 34% + nervose
immagina i mariti!!!
tutto questo perche' un cazzaro voleva il loro voto...anzi neppure gli interessava + di tanto...puntava solo a fare una sua tv
 
La campagna di Trump fu inoltre in grado di fare un’offerta a Google per poter utilizzare i termini di ricerca, in modo da controllare le prime impressioni degli utenti. Anche l’acquisto delle parole chiave su Google portò a grandi risultati. Se un utente digitava le parole Trump, Iraq e guerra, il primo risultato a comparire era Hillary ha votato a favore della guerra in Iraq –
.... mentre se un utente inseriva le parole Hillary e trade, il primo risultato era il link al sito lyingcrookedhillary.com. Il tasso di clic in questo caso era incredibilmente alto.



Kaiser, Brittany. La dittatura dei dati (Italian Edition) (p.228). HarperCollins Italia. Edizione del Kindle.

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anche questa e' una novita'

........ma la verità era che avevo paura di votare. Avevo paura che se Cambridge avesse continuato a collaborare con Trump, avrebbero scoperto cose di me che non volevo si sapessero: per esempio, che avrei votato Hillary invece di Trump. Sarei stata un ostacolo per me stessa e per la compagnia. Sapevo fin troppo bene con quanta facilità si potessero recuperare i dati elettorali.
 
Mentre per quanto riguardava i sostenitori disinteressati di Trump, il team di Cambridge aveva deciso di concentrarsi su di loro solo se erano certi che avessero avuto del denaro da spendere. :d:

A volte capitava che ci fossero anche centinaia o migliaia di versioni dello stesso concetto basilare. La campagna aveva impiegato più della metà del budget in operazioni digitali, e ogni messaggio era altamente targettizzato, tanto che quasi a nessuno era capitato di leggere e vedere ciò che leggeva e vedeva il suo vicino di casa. Il team di CA aveva condotto oltre 5000 campagne personalizzate con 10.000 iterazioni per ogni messaggio.

Il team di Cambridge aveva studiato anche quanto tempo ci volesse per convertire il pubblico di una specifica piattaforma online. In media, una persona doveva vedere un contenuto dalle cinque alle sette volte prima di poterci cliccare sopra.


Per questi 30.000 ispanici persuadibili a cui interessavano i temi delle tasse, del lavoro e dell’istruzione, il team avrebbe dovuto investire 35.000 dollari, in modo da ottenere 1,4 milioni di reazioni che avrebbero indotto il gruppo a convertirsi.


Un altro esempio era un gruppo di 100.000 afroamericani persuadibili, sempre in Georgia. Erano stati intercettati usando due diversi tipi di propaganda su due diverse piattaforme. Una era un’immagine che era comparsa sui loro browser, accompagnata da un testo.
L’altra era stata invece diffusa tramite un video sui siti in cui trascorrevano maggior tempo. Ci erano volute più di un milione di reazioni per convertire questo gruppo e 55.000 dollari.





Kaiser, Brittany. La dittatura dei dati (Italian Edition) (p.261). HarperCollins Italia. Edizione del Kindle.
 
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Secondo me Trump e Biden hanno un filo che li unisce, che li ha portati entrambi a diventare il presidente degli USA.
Per molti anni, entrambi, hanno coltivato il desiderio di diventare presidente degli Stati Uniti d'America.

e qualcun'altro ha realizzato i loro desideri :smokin:
semplicemente USANDO la loro bramosità. Chi meglio di loro, potrebbe svolgere quel ruolo cosi esposto e assecondare ogni secondo fine pur di rimanere al capo della casa bianca.
Trump come ogni repubblicano ha spianato la strada ai democratici, e finito di usarlo lo hanno silurato denigrandolo e diffamandolo come uno scarto umano. In questo modo risparmieranno anche qualche dollaro che di norma vengono riconosciuti agli ex presidenti.
Biden, è talmente privo di energia che si farà portare dal vento, senza fiatare una parola di più di quella concessa.

Radiohead - Reckoner (By Clement Picon) - YouTube
 
Le agenzie di stampa online offrivano a chiunque potesse permetterselo la possibilità di inserire contenuti pubblicitari
sul sito e di conferirgli una veste tale da farlo sembrare il contenuto stesso dell’agenzia. Questo tipo di pubblicità confondeva anche i più avveduti, inducendoli a pensare che un determinato contenuto negativo su Hillary fosse una notizia pubblicata dal sito. La campagna di Trump, per esempio, aveva pagato Politico per poter inserire contenuti riguardo alla corruzione della Fondazione Clinton, e gli addetti del sito avevano formattato quel materiale
materiale per farlo sembrare un vero e proprio contenuto di Politico. I lettori lo avevano scambiato per una notizia
, e l’attenzione media che gli era stata dedicata era di quattro minuti. Un record. Nessuno oggi dedica quattro minuti a una pubblicità. Si era di fatto aperta una nuova frontiera.



Kaiser, Brittany. La dittatura dei dati (Italian Edition) (p.265). HarperCollins Italia. Edizione del Kindle.
 
«In conclusione» disse il dottor Coombs, «se avete a che fare con un gruppo di persone emotivamente instabili, farete bene a inviare loro messaggi che fanno leva sulla paura.» Poi ci fornì alcuni esempi di questi messaggi. Uno titolava: L’elezione di Hillary porterà l’America alla rovina.
 
tutto sto giro e' pari pari a salvini & meloni.....sia chiaro
bannon stava quasi per trasferirsi in italia..aveva affittato una abazia (poi meno male revocata )
 
ultima...e' un dato storico rilevante...FB aveva offerto anche alla Clinton i suoi servigi ...che rifiuto'.....non perche' sia di bonta' d'animo...semplicemente non era aggiornata
 
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