Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets

buon giorno a tutti

Ma voi credete veramente che gli USA possano fare default?

Ormai questa domanda, che sta diventando un tormentone da diverse settimane, sta iniziando a trovare alcuni convinti sostenitori. Anche ieri ho ricevuto alcune email di risparmiatori che mi chiedevano pareri sulla possibile soluzione della violazione del tetto del debito USA.
2 agosto, data clou dove il buon Barack Obama dovrà trovare una soluzione per evitare che la più grande economia del mondo diventi clamorosamente insolvente per via di una legge che vieta il superamento del 100% del rapporto debito/PIL.
100% che, ad essere sinceri, è già stato abbattuto da tempo. Infatti se andiamo a prendere anche tutti quell’apparato di debiti garantiti dallo stesso govento federale, il ratio sarebbe già oggi pari al 140%.
In realtà il problema sta nella folle gestione delle finanze del 2010. Il debito è aumentato, in un solo anno, del 15% (visto come si finanzia la crescita a gratis?). Ovvero di un importo pari al nostro totale debito pubblico. Ma come pensate che si possa ancora gestire una situazione del genere con debito e deficit fuori controllo? Ed è proprio questo il problema.
La gestione del regresso e ovviamente del futuro. La cosa straordinaria è che Obama e Bernanke sarebbe disponibili persino ad un QE3, con ulteriore aumento del debito.
La guerra è innanzitutto politica, tra democratici e repubblicani, prima ancora che economica. Certo è che ci dovranno essere ingenti tagli alle spese, aumenti fiscali, insomma tutto quanto sia necessario per rimettere un po’ di logica alla sprovveduta politica espansiva americana.
E a quel punto, sarà interesssante vedere le reazioni dei mercati. Altro che QE3, non si può escludere a questo punto una “exit strategy” inaspettata che vada a rimettere ordine, a riassorbire liquidità dal mercato e rimettere i conti in regola…oppure quanto meno ad uan serie di tagli mastodontici ai sostegni dati alla gente (penso subito ai food stamp).


Rischio liquidità alle porte…

Già…liquidità…se da una parte Obama farebbe carte false per avere dollari da spendere e spandere, c’è invece chi di soldi ne ha a palate. Anche perché, alla fine, sti soldi che sono stati immessi sul mercato e che NON circolano (vista l’inflazione ancora abbastanza tranquilla) da qualche parte sono finiti. E sapete dove sono? Sono in buona parte in pancia alle aziende, al corporate, che ha a disposizione (stime S&P) la mostruosa cifra di 960 miliardi di dollari per le sole aziende dello S&P 500 e pari a 2.000 miliardi in tutto il settore corporate USA. Per esempio guardate Apple. Ha in cassa la cifra di 76 miliardi di Dollari USA. La nostra finanziaria, più o meno.
Una situazione dove lo Stato ha finanziato la crescita, arricchendo le imprese e impoverendo i conti pubblici, rendendo tutto tremendamente ingestibile.
L’America non fallirà

Andando al dunque, pensare che gli USA falliscano credo sia un’ipotesi assolutamente impossibile. Alla fine troveranno una strada che medierà le posizioni delle diverse fazioni politiche. Il problema sta nel dopo: nei tagli che si porteranno, nelle conseguenze che ne deriveranno, nella gestione del debito e di tutto quello che accadrà in futuro. E non credo basti, anche stavolta, solo fare il possibile per svalutare il Dollaro USA….
 
buon giorno a tutti

Ma voi credete veramente che gli USA possano fare default?

Buon giorno Matley.
Qualcosa mi dice che in qualche modo sta storia si ritorcerà contro qualcun altro...quindi chi se la prenderà in saccoccia saremo noi come al solito. Scegliete la categoria di cui vi sentite far parte. Europei, italiani, piccoli risparmiatori, popolo bue, ecc...
Mutande de fero anche questa settimana...;)
 
perchè sp500 perde un punto scarso ed i ns. bancari sono nuovamente spappolati?
bp a 1,493... di nuovo sotto l'euro e mezzo :wall:
isp 1,695
ucg 1,27
 
Finmeccanica: l'inchiesta che travolge Guarguaglini (Mi.Fi.)
MILANO (MF-DJ)--I suoi 74 anni non gli sono mai pesati come in questigiorni. Il Pier Francesco Guarguaglini, scrive Milano Finanza, dinamico ecombattivo, che nell'ultima tornata di nomine era riuscito a restare insella dimezzato nelle cariche ma saldo nelle deleghe, ha lasciato il postoa un uomo stanco, fiaccato dalla consapevolezza di una leadership che stainesorabilmente venendo meno. Secondo chi lo conosce da vicino, il managertoscano ora sarebbe davvero tentato di mollare, di chiudersidefinitivamente alle spalle la porta del suo ufficio al settimo piano diPiazza Monte Grappa, dove la parola dimissioni associata al grande caponon e' piu' tabu'. L'ultimo colpo e' arrivato giovedi' 21 luglio, con unnuovo capitolo del filone giudiziario che ormai da un anno e mezzo cercadi accertare l'esistenza di fondi neri nella galassia Finmeccanica:Guarguaglini, finora solo lambito dall'inchiesta, e' entrato ufficialmentenel mirino della Procura di Roma. I pm, guidati da Paolo Ielo, procedonoper il reato di utilizzo di fatture che sarebbero state emesse peroperazioni inesistenti. L'iscrizione di Guarguaglini nel registro degliindagati sarebbe avvenuta addirittura all'inizio dell'anno, per restaresecretata fino ad ora. Tutto continua a ruotare attorno a Lorenzo Cola, ilfaccendiere ritenuto un superconsulente del numero uno di Finmeccanica.Mentre il legale del top manager, l'avvocato Vittorio Virga, sta tentandodi farsi un quadro piu' chiaro delle accuse, Guarguaglini ha affidato alsuo portavoce il compito di precisare che "il provvedimento di cui e'oggetto consiste nella comunicazione di richiesta di proroga del termineper le indagini preliminari che contiene elementi essenziali, come dirito, dai quali non si evincono i fatti sui quali l'indagine verte.Finmeccanica", prosegue la nota, "ricorda che il compenso corrisposto asocieta' facente riferimento a Lorenzo Cola, per le attivita' diconsulenza (stabilite in un contratto di prestazione di servizio)nell'ambito dell'operazione di acquisto della societa' americana Drs (per3,5 mld di euro, ndr), e' stato regolarmente registrato nei libricontabili di Finmeccanica e interamente pagato mediante bonifico bancariopresso un primario istituto di credito statunitense nel 2008, come risultadal bilancio Finmeccanica del medesimo anno. Risulta pertanto infondata",si conclude, "l'ipotesi dell'esistenza di versamenti irregolari da partedi Finmeccanica. Infine, Finmeccanica esclude di aver costituito fondineri".
 

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