Banche: Merkel,se ne discute a summit Ue
Ricapitalizzazione e' tema in agenda, non si parlera' di Grecia
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - ''Al prossimo vertice della Ue del 17-18 ottobre si discutera' della ricapitalizzazione delle banche, mentre la Grecia non sara' un tema in agenda. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel durante una conferenza stampa a Berlino. La leader tedesca ha poi sollecitato i rimanenti Paesi della Ue che non lo hanno ancora fatto ''ad approvare il rafforzamento del fondo salva-Stati Efsf'', avvertendo tuttavia che solo ''in ultima istanza il fondo potra' essere usato per ricapitalizzare le banche''.
Grecia: 109 miliardi non bastano
"La recessione supera le attese"
Il rappresentante di Atene al Fondo Monetario ammette: "Se non aumentano gli aiuti, bisogna aumentare lo sconto sui titoli di Stato". E per la stampa locale Papanderou pensa alla dimissioni. Immediata la smentita
Non si placano le proteste e ad Atene continuano le manifestazioni
MILANO - A pagare saranno governi e privati con in
portafoglio titoli di Stato greci. Perché gli aiuti promessi ad Atene non bastano. Lo dice il rappresentante del governo al Fondo Monetario internazionale, Panagiotis Roumeliotis in un'intervista al quotidiano economico Imerisia.
A luglio l'Unione europea aveva approvato un
piano di aiuti da 109 miliardi di euro e ai privati (banche in testa) era stato chiesto uno sconto del 21% sul valore dei titoli di Stato. Ora la situazione è cambiata. Lo aveva già detto pochi giorni fa il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, lo ha ribadito nell'intervista Roumeliotis: "Il fabbisogno finanziario è cresciuto, principalmente a causa della recessione.
Più ampia delle previsioni. Il disavanzo finanziario deve essere coperto con aumento degli aiuti o con uno sconto più ampio".
E il Fmi è pronto ad appoggiare la seconda opzione per garantire la sostenibilità del debito di Atene con due diverse opzioni: uno sconto maggiore o un allungamento della durata dei bond. Sarà più facile, però, lavorare sull'estensione delle obbligazioni perché le banche hanno già ripetuto - a cominciare da quelle tedesche - di non essere disposte ad accettare tagli maggiori. Di certo il tempo stringe e una decisione sulla nuova tranche di aiuti deve essere presa entro fine mese. "La Grecia ha
fondi sino a metà novembre" ha sottolineato il commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn.
Intanto dalla Grecia rimbalzano voci di dimissioni del premier
George Papandreou per lasciare spazio a un governo di unità nazionale, ma il governo ha già smentito.