Fitch abbassa rating di Italia e Spagna
Dopo Standard & Poor's e Moody's, anche Fitch, la terza agenzia che si occupa di attribuire il merito di credito ai Paesi e alle società ha abbassato il giudizio sul Belpaese. Il Portogallo potrebbe diventare un "titolo spazzatura"
MILANO - Fitch ha tagliato il giudizio sull'Italia da AA+ ad A+ portando la sua previsione per il futuro a "negativo" (outlook).
La valutazione di breve termine scende a 'F1' da 'F1+'. Salgono così a dieci gli interventi da parte delle 'big three' (Fitch, Moody's, S&P) in poco meno di 20 anni. Il calo del rating operato da Fitch "non è un elemento nuovo", "queste agenzie agiscono un pò come un branco", ha commentato il direttore generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni.
L'ultima promozione dell'Italia è sempre di Fitch nel giugno 2002. Il downgrade riflette "l'intensificarsi della crisi della zona euro che costituisce un significativo shock finanziario ed economico che ha indebolito il profilo di rischio sovrano dell'Italia", spiega Fitch in una nota, sottolineando che "una soluzione credibile e complessiva della crisi è politicamente e tecnicamente complessa e ci vorrà tempo per realizzarla a per guadagnare la fiducia degli investitori".
L'agenzia ricorda di avere già in precedenza indicato come a livello europeo "una soluzione credibile e generale della crisi sia tecnicamente e politicamente complessa e richieda molto tempo per essere applicata così da guadagnare la fiducia degli investitori". Quanto all'Italia, si precisa, "l'alto livello di debito pubblico e le esigenze di finanziamento del debito, assieme a un basso livello di crescita potenziale rendono l'Italia particolarmente vulnerabile a choc esterni".
Per Fitch la recente manovra di bilancio "ha rafforzato in modo sostanziale lo sforzo di consolidamento fiscale".
Tuttavia, si aggiunge, "l'iniziale risposta esitante del governo al rischio di contagio ha eroso la fiducia del mercato nella sua capacità di condurre in modo efficace l'Italia attraverso la crisi dell'Eurozona".
Fitch ha declassato anche il rating della Spagna, due gradini in meno da AA+ a AA-. Anche nel suo caso, l'agenzia ha precisato di mantenere prospettive negative, preludio di possibili ulteriori declassamenti di rating. Secondo quanto riferisce una nota dell'agenzia, il declassamento riflette due fattori: l'intensificarsi della crisi nell'area euro e i rischi sulla solidità di bilancio in seguito alle revisioni al ribasso della crescita spagnola di medio termine. Sul Portogallo, rimane il creditwatch negativo. Il giudizio è BBB-, ma rischia di diventare junk, ovvero spazzatura (BB).