Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets (3 lettori)

MATLEY

Forumer storico
...ciao mat :) ...visto :) ...solo visto :cool: ...stasera cerco di capirlo :D ...che tesoso a pensare a noi :rosa: ...è proprio una brava ragazza :)

...come dice il capo ...il rischio è alto davvero ...per fnc pensavo la stessa cosa ...quando capitano questi casini la soluzione arriva ...ma chissà quando ...similare ci sarebbe il caso fastweb ...l'hanno affossata fino all'opa (ma qui c'era un azionista molto forte che faceva il suo sporco lavoro) ...chi se la compra e quando chi lo sa ...la banca libica partecipa già ad adc ucg ...avrà soldini anche per un'operazione simile ...certo ci guadagnerebbe

...l'euro è debole ...una vera ciofeca ...la merdel continua con i suoi no ...ci manderà tutti al fosso ...già per la sua campagna elettorare (che poi ha perso cmq) ha creato il disastro grecia ...che abbiamo fatto di male per meritarci dei politici tanto miopi
:lol::lol:

giorno free,
la banca libica andrà in mano ai francesi? :-?

ma ste quazzo di erre moscie... indebitati oltre il limite dell'impossibile... dove vanno a prendere i danè? :-?
 

Allegati

  • DEBITI BANCHE EUROPEE.jpg
    DEBITI BANCHE EUROPEE.jpg
    167,3 KB · Visite: 184

MATLEY

Forumer storico
Oggi il Tesoro tedesco ha collocato titoli a 10 anni per 3,64 miliardi di euro. Il rendimento medio si è attestato all’1,98%, dal 2,09% della precedente rilevazione. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 1,1 volte. Il dato è in linea con l’asta precedente.



Esito grigio per l’asta di titoli di Stato tedeschi a 10 anni. L’asta infatti ha fatto registrare la peggiore domanda di tutti i tempi. Secondo gli esperti se non fosse intervenuta la Bundesbank che ha acquistato titoli per 2,356 mld di euro, l’esito dell’asta sarebbe stato veramente fallimentare. Il Tesoro tedesco ha infatti collocato 3,644 mld euro di Bund a 10 anni, nettamente al di sotto dell’ammontare offerto.


Nel mese di novembre l’indice Pmi manifatturiero della Germania è scivolato a 47,9 punti contro i 49,1 punti del mese precedente. Il dato inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un Pmi manifatturiero a 48,4 punti.
Sale invece a 51,4 punti il Pmi Servizi della Germania, contro i 50,6 della precedente rilevazione. In questo caso il dato è migliore delle attese degli analisti che fermavano il Pmi servizi a 50 punti.
 

MATLEY

Forumer storico
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha ufficialmente preso posizione sulla vicenda Finmeccanica. Il premier ha infatti diffuso un comunicato stampa in cui afferma di attendersi una soluzione veloce e responsabile sulla vicenda,, incaricando i ministri competenti di avviare una verifica sulle misure che Finmeccanica sta prendendo per uscire da questa fase. Il prossimo 28 novembre è in programma il cda di Finmeccanica.
 

MATLEY

Forumer storico
NOMURA: IMMOBILIARE
“A UN PUNTO CRITICO”






Pechino, 21 nov.-
Resa dei conti per il mercato immobiliare cinese? I dati pubblicati venerdì mostrano nel mese di ottobre un calo dei prezzi delle proprietà in 33 delle 70 principali città cinesi, e segnano così la peggiore performance da quando il governo ha reso ancora più severe le regole sul real estate e ha deciso di non diffondere più i prezzi medi delle case.

“Probabilmente in Cina il mercato immobiliare ha già raggiunto un punto critico - ha dichiarato a Bloomberg l’economista di Nomura basato a Hong Kong Zhang Ziwei - dato che i dati stanno peggiorando a un ritmo molto veloce. A causa di questo crollo, la crescita economica cinese potrebbe scendere al di sotto dell’8% nel primo trimestre del prossimo anno”.

Il mercato immobiliare cinese è da tempo in pieno surriscaldamento: i prezzi delle proprietà sono raddoppiati nell’arco di cinque anni, e nel solo 2010 sono cresciuti del 18% in tutta la nazione. Fin dall’aprile dello scorso anno il governo ha lanciato numerose misure per contenere i continui aumenti, tra cui il divieto di acquisto di più di un appartamento in alcune metropoli, l’aumento obbligatorio degli anticipi da versare e alcuni esperimenti di tasse sulla proprietà. L’acquisto di una casa è ormai diventato proibitivo per la classe media, tanto da generare grosse tensioni sociali: “I prezzi degli immobili commerciali sono ancora ben lontani dagli obiettivi del governo e dalle aspettative dei cittadini - aveva detto il premier Wen Jiabao in un recente discorso al Consiglio di Stato -, alcuni governi locali non stanno applicando con decisione le misure di controllo decise dal governo centrale e i risultati devono essere ancora stabilizzati”.

Ma nonostante recentemente il primo ministro abbia riaffermato la linea del contenimento dei prezzi delle case, molti osservatori ritengono che Pechino sarà costretta ad allentare i controlli sul settore: gli alti costi delle proprietà rimangono una preoccupazione politica immediata, ma alcuni analisti ritengono che preso i prezzi potrebbero scendere addirittura del 25%. Un crollo del real estate potrebbe sprofondare la fiducia dei consumatori proprio mentre l’Unione europea si dibatte nella crisi del debito pubblico e gli Stati Uniti non riescono a ripartire, senza contare che il settore immobiliare costituisce una voce fondamentale del bilancio delle amministrazioni locali e degli investimenti.

Le ragioni della corsa al mattone degli ultimi anni sono numerose, e vanno dal peculiare sistema con il quale sono gestite le concessioni in Cina - in un complesso e spesso opaco intreccio tra costruttori e governi locali - fino alla mancanza di strumenti avanzati di investimento, che spesso costringono le famiglie a puntare tutto sull’immobiliare. Ma secondo molti osservatori una spinta decisiva, che ha formato una vera e propria bolla speculativa, si è manifestata nella stagione 2009-2010, quando le banche - per contrastare la crisi globale su impulso del governo - hanno concesso nuovi prestiti per 17500 miliardi di yuan (al cambio attuale circa 2024 miliardi di euro), gran parte dei quali sono andati a finire proprio nel real estate e in progetti infrastrutturali.

A complicare ulteriormente la situazione ci sono le LIC, acronimo che sta per Local Investment Companies. Si tratta di agenzie semipubbliche, veicoli finanziari - ai cui vertici siedono uomini di fiducia delle amministrazioni, quando non gli stessi funzionari locali - che hanno ottenuto credito dalle banche presentando come garanzia il più importante asset che possiedono: la terra, che in Cina è di proprietà dello stato. Secondo un rapporto della China Banking Regulatory Commission pubblicato dal settimanale Caixin nel luglio dello scorso anno, le LIC avrebbero ottenuto prestiti per 7660 miliardi di yuan (825 miliardi di euro, al cambio attuale), dei quali il 23% andrebbe ormai classificato come credito in sofferenza e il 50% avrebbe un esito “incerto”. Secondo una stima indipendente del gruppo di ricercatori della Northwestern University of Illinois sotto la guida del professor Victor Shih, i prestiti concessi alle LIC ammonterebbero invece a più di 11mila miliardi di yuan (al cambio attuale 1273 miliardi di euro).

Ecco allora che un crollo improvviso dei prezzi potrebbe contagiare le banche cinesi, che vantano una quantità imprecisata di crediti dalle aziende del settore immobiliare e dalle amministrazioni locali. Mentre tra aprile e giugno le scuri di S&P e Moody’s avevano tagliato l’outlook del settore – portandolo da “stabile” a negativo”, a marzo gli analisti di Fitch avevano addirittura concesso il 60% di possibilità a una crisi sistemica che dall’immobiliare si potrebbe diffondere al resto dell’economia entro il 2013. “Stiamo parlando di una crisi sistemica - aveva dichiarato a Bloomberg il senior director della sede londinese di Fitch Richard Fox -, qualcosa che coinvolge tutte le banche più importanti e, tecnicamente, de-capitalizza il sistema bancario”.

L’ultimo allarme, prima del calo documentato venerdì scorso, era arrivato alla fine di settembre in un ulteriore rapporto di S&P: “Il peggio deve ancora venire per gli operatori del settore immobiliare in Cina - scrivono gli analisti capitanati da Frank Lu nel dossier - i costruttori si stanno preparando per un rallentamento delle vendite e un abbassamento dei prezzi”. Gli analisti hanno condotto una serie di stress test sulle società di real estate cinese: secondo Standard & Poor’s, un calo del 30% nelle vendite condurrebbe la maggior parte dei costruttori a fronteggiare una massiccia mancanza di liquidità. Che non mancherebbe di ripercuotersi sull’intero sistema bancario del Dragone.
 

MATLEY

Forumer storico
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha ufficialmente preso posizione sulla vicenda Finmeccanica. Il premier ha infatti diffuso un comunicato stampa in cui afferma di attendersi una soluzione veloce e responsabile sulla vicenda,, incaricando i ministri competenti di avviare una verifica sulle misure che Finmeccanica sta prendendo per uscire da questa fase. Il prossimo 28 novembre è in programma il cda di Finmeccanica.

dimissioni? :)
 

MATLEY

Forumer storico
Cls Bank, cuore del mercato mondiale delle valute, avvia gli stress-test sulla fine dell'euro


Le big bank si preparano alla fine dell'euro. E il mercato più liquido al mondo, quelle delle valute, fa gli stress test sul proprio sistema informatico. Il punto è capire se sia in grado di reggere all'onda d'urto che si abbatterebbe sul mercato con un disfacimento della valuta unica e il contestuale ingresso di 17 monete nazionali, quelle dei Paesi attualmente agganciati all'euro.
Lo ha annunciato alla Dow Jones una fonte vicina a Cls Bank, definita «la spina dorsale del mercato mondiale delle valute». E in effetti lo è, visto che si tratta del principale organismo al mondo che assicura la regolarità degli scambi di valute effettuate dalle piattaforme delle 63 banche globali consorziate (che con Cls effettuano il 70% dei trading valutari in 17 Paesi nel mondo). Cls Bank, per meglio capire di che cosa stiamo parlando, è supervisionata dalla Federal Reserve e da altre 23 banche centrali del mondo che consigliano agli intermediari valutari di utilizzare la piattaforma di compensazione di Cls, seppure l'adesione sia a partecipazione volontaria.
Insomma, che la stanza di compensazione più grande del mercato finanziario più grande al mondo (quelle delle valute con 4 trilioni di dollari di volumi al giorno) abbia avviato uno stress test per individuare se sarebbe pronta a fronteggiare un disfacimento dell'euro, non pare proprio una notizia confortante per l'Unione europea. Inoltre, ci sarebbero già dei rumor sui risultati di questi stress test. Una fonte vicina alla notizia - che preferisce restare anonima - indica che per implementare nuove valute europee sul sistema sarebbe necessario «almeno un anno».
Del resto, sulla possibilità che l'euro salti ci sono ormai anche dichiarazioni ufficiali. Venerdì scorso la banca giapponese Nomura ha definito «davvero reale» un crac della moneta pubblica avvertendo gli investitori a controllare tecnicismi legali sui bond in euro, fra cui se vi sono indicazioni se nel contratto è contemplata l'ipotesi di conversione in un'altra valuta.
Notizie poco confortanti arrivano anche dal mercato dei titoli di Stato dove oggi abbiamo assistito al testacoda della curva dei rendimenti con i titoli a breve scadenza pagare di più rispetto alle scadenze più lunghe. Nel dettaglio i BTp a 2 anni hanno superato la soglia del 7% mentre i "cugini" a 10 anni viaggiano intorno al 6,8%. Non vanno meglio le cose in Spagna che oggi ha assegnato bond a tre mesi al tasso record del 5%, addirittura peggiore delle ultime aste su questa scadenza di Grecia e Portogallo.
 

MATLEY

Forumer storico
Eni e Finmeccanica: Italia deferita su golden share a Corte Ue

Da Monti precisi impegni su rispetto regole Europa



Alcune fonti della Commissione Europea hanno comunicato che l’Italia sarà deferita alla Corte Ue di Giustizia a causa della questione golden share. La golden share è la regola che, attraverso alcuni precisi meccanismi, permette al governo di bloccare scalate su società ex pubbliche come Eni, Finmeccanica, Enel e Telecom Italia. Nella nota della Commissione Europea si sottolinea che sarà dato all’Italia un mese di tempo per allinearsi alle regole Ue, grazie al preciso impegno in questa direzione preso da Monti.




provo a mollare 4/5 dell'ingresso 3,19 in area 3,05 :titanic:
 

Users who are viewing this thread

Alto