Educational e FAQ Trading, finanza e psicologia: elementi di base

Ciao prospero.......
..bene iniziamo ad esaminare il punto 6.

Il Dubbio...e' la sintesi di tante emozioni che s'intrecciano nella nostra mente.....
e' necessario disfarsene...perche' altrimenti entreremmo in sofferenza immediatamente dopo l'apertura della posizione....non ci dormiremmo la notte...e ci penseremmo anche mentre siamo al lavoro, intenti a produrre.

In che modo possiamo eliminare il DUBBIO ?

-vediamo se riusciamo a parlarne. Aspetto la vostra opinione..poi diro' la mia.

Secondo me il dubbio non può essere eliminato, semmai gestito attraverso la valutazione di una serie di fattori ed operando bilanciamenti in portafoglio, specie se si lavora su temi speculativi...
 
Jessica, perdonami per non averti fatto le mie più sentite congratulazioni per questo splendido post. Rimedio, lo faccio ora :up:
 
in questi giorni leggendo il thread delle p mi stavo convinvendo della bontà dell'acquisto oltre la % che mi ero prefissato su di un titolo, con la convinzione crescente che l'avrebbero richiamato. Successivamente grazie ad un paio di posts di alcuni utenti ho fatto mente locale e sono tornato sui miei passi mantenendo la strategia che mi ero imposto.
Tutto questo mi fà tornare in mente i modelli epidemici e la teoria del contagio, fenomeno che sopratutto in una comunità piccola come il nostro forum, può rappresentare una distorsione alla formazione di una propria idea su come operare scegliendo di fare invece quello che fa la massa.

Ora ho poco tempo, sopra quclosa di Schiller l'avevo postato, dovrei cercare le fonti in inglese, per ora in italiano ho trovato questo.

Teorie del "contagio dei pensieri"
Una spiegazione di come si viene a creare un "pensiero di gruppo" all'interno dei mercati finanziari può essere fornita dalle teorie del contagio dei pensieri (thought contagion theories). Tali teorie sembrano particolarmente utili a spiegare come i singoli investitori giungono a decidere le loro operazioni di investimento seguendo l'andamento del momento.
Le teorie del contagio dei pensieri sono state introdotte in psicologia prendendo spunto dalla teoria matematica della diffusione delle malattie che viene utilizzata dagli epidemiologi per prevedere il corso delle infezioni all'interno di una popolazione (Bayley, 1957), anche se l'uso del concetto di contagio dei pensieri in psicologia può essere fatto risalire a Le Bon (1895). Queste teorie sono state utilizzate per analizzare la trasmissione delle credenze e delle informazioni all'interno dei mercati azionari (Lynch, 1998 e 2000; Shiller, 2000). Secondo Lynch (2000) il contagio dei pensieri è un processo particolarmente adatto a spiegare la maggior parte delle credenze e delle opinioni che le persone si formano riguardo al mercato finanziario.
Proprio queste opinioni producono come conseguenza un effetto irrazionale sul modo di fissare i prezzi dei titoli azionari. La propagazione del contagio dei pensieri sembra dipendere da tre fattori: il tasso di trasmissione di un pensiero, idea o credenza; la ricettività; la longevità (Lynch, 1998). Il tasso di trasmissione di una credenza è la misura di quanto liberamente e quanto spesso coloro che detengono quella credenza la comunicano agli altri o la mettono in atto attraverso il loro comportamento che può poi diventare un mezzo di comunicazione indiretto.
La recettività si riferisce a quanto facilmente chi non possiede quella credenza è disposto ad accettarla. Come è stato sottolineato in precedenza all'interno dei mercati finanziari le persone si creano delle opinioni sulla base di ciò che dicono i mezzi di informazione e gli analisti che godono di elevata fiducia; le persone sono quindi molto recettive a ciò che leggono sui giornali, sentono dalla televisione o vedono su internet. La longevità indica per quanto tempo coloro che possiedono una certa opinione continuano a comunicarla a persone che non sono state ancora contagiate.
Shiller (2000) ha sottolineato come i sociologi abbiano già utilizzato le teorie del contagio dei pensieri per prevedere ad esempio il corso della trasmissione delle idee per passaparola. Tuttavia sempre Shiller ha puntualizzato che a tutt'oggi le teorie epidemiche sono poco utilizzate per studiare la trasmissione delle idee e delle opinioni poiché nella comunicazione il tasso di trasmissione di errori è molto superiore rispetto a quanto si verifica nella trasmissione di un virus. Ciò significa che nel trasmettere delle idee ci sono elevate probabilità che tali idee subiscano delle modificazioni tra un passaggio e l'altro.
Anche nei processi di comunicazione tuttavia esistono mezzi di trasmissione del messaggio molto fedeli; un esempio è quello delle e-mail che permettono di spedire un messaggio a più destinatari contemporaneamente o di inoltrarlo senza doverlo riscrivere. Si può pensare di elaborare dei modelli epidemici meno rigidi rispetto a quelli usati per studiare la diffusione dei virus. Infatti un'opinione può influenzare l'andamento del mercato azionario anche senza arrivare ad influenzare ogni singolo individuo.
Potrebbe essere sufficiente che un particolare dato o una particolare opinione si diffonda all'interno di alcuni gruppi più influenti ingenerando un fenomeno a cascata che arriva a coinvolgere anche gli investitori individuali. Questo tipo di fenomeni comunicativi vengono studiati utilizzando le ipotesi formulate dalla teoria delle cascate informative (per un'applicazione ai mercati finanziari dell'informational cascade theory si veda Welch, 1992).


psicologia investimenti

 
ottimo thread.. se i moderatori lo ritengono possono accorpare l'altro che avevo iniziato sulla psicologia finanziaria :up:
 
ottimo thread.. se i moderatori lo ritengono possono accorpare l'altro che avevo iniziato sulla psicologia finanziaria :up:

...grazie Gino.
L'intenzione e' avere uno scambio di opinioni sui punti descritti sulla tabella nel primo post.
Potrebbero venirne fuori ottimi spunti di riflessione.
 
In che modo possiamo eliminare il DUBBIO ?

A me pare Jessica che, quando esso sia stato verbalmente designato, sia difficile e forse inutile eliminarlo. Dico questo perché a me sembrerebbe
difficile eliminare l'operazione mentale soggiacente a questa verbalizzazione
che esiste, almeno per quanto mi è dato sapere, in tutte le lingue umane.
Direi che, se io attribuissi la prerogativa dell'azione ad un che che abbia preventivamente designato come soggetto, otterrei un dubbio dall'incoordinazione delle azioni di differenti soggetti ed una certezza dal contrario :) .
 
ottimo thread.. se i moderatori lo ritengono possono accorpare l'altro che avevo iniziato sulla psicologia finanziaria :up:
Al di fuori del forum in internet si trovano parecchi lavori dedicati alla psicologia finanziaria ma riguardano soprattutto il trading in generale (Azioni, opzioni, derivati, convertibili e anche obbligazioni) ma praticamente nulla per quanto riguarda il trading esclusivamente obbligazionario.
Io credo che, al di la delle regole generali sempre valide, l'approccio del trader obbligazionario sia diverso da quello del trader azionario.
Ad esempio io mi sono accorto che le azioni le devo lasciar perdere per il trading (faccio solo un po' di cassetto con le solite Eni, Enel, Generali e poco altro) perchè mi risultano essere "pericolosi cavalli indomabili", insomma non ci so fare e il risultato sarebbe il solito cioè piccoli gain con grandi loss :(.
Con le obbligazioni è tutta un'altra cosa perchè ci si possono prendere rischi molto più calcolati che con un po' di fortuna e bravura possono portare a grandi gain con piccoli loss :).
Anche con le obbligazioni il dubbio c'è ma di sicuro è più gestibile.

P.S. Pensate a quelli che, senza aver alcun dubbio sulla bontà delle L.B. presenti in Patti Chiari, ne hanno fatto il pieno :( :titanic: :(! Quindi d'ora in poi meglio averceli i dubbi perchè sono la consapevolezza del rischio.
Ciao, Prospero (Antonio).
 
Dal punto di vista filosofico, la psicologia cognitiva assume la posizione ontologica del realismo critico, secondo la quale viene accettata l'esistenza di una realtà esterna strutturata, ma allo stesso tempo viene rifiutata la possibilità di conoscerla completamente. .

Rilevo che il thread, essendo stato accorpato ad altro precedente, appare passabilmente complificato.
Non mi è chiaro questo passaggio preliminare.
Sotto quali condizioni la realtà esterna strutturata potrebbe essere conosciuta
ma "incompletamente"? :)
 

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