tutto quello che succedeva il 4 maggio 2010.
alcuni programmi televisivi rievocano i fasti del passato.io cerco di dare un senso al momento difficile come ora con un altro programma letto da una minoranza di persone
non proprio lontanissimo e con ben altre quotazioni:
lo faccio per stemperare piano piano la tensione che si è formata nelle ultime settimane...
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euro sprofonda ai minimi contro dollaro:
In questo caso si aprirebbe uno scenario inedito, perché
sarebbe decisamente più difficoltoso reperire i fondi e le
possibili ripercussioni sarebbero decisamente maggiori rispetto
al caso-Grecia. Sempre oggi Fitch e Moody's hanno smentito di
voler abbassare il merito di credito spagnolo. La giornata si
è caratterizzata anche per la debolezza delle commodity
currencies, penalizzate dal Pmi cinese ai minimi da sei mesi e
dall'intonazione generale delle materie prime, indebolite
dall'incertezza generale. Discorso a parte merita il dollaro
australiano, appesantito dalle dichiarazioni rese a margine
della riunione della Reserve Bank che ha decretato
l'innalzamento del costo del denaro al 4,5%. La RBA ha definito
l’attuale livello dei tassi vicino alla media, mettendo
quindi fine, per ora, alla politica restrittiva. L'aud/usd è
quindi sceso dell'1,7% a 0,9107. Chi ci guadagna è il
dollaro, che vede il dollar index (misura dell´andamento del
greenback contro un basket composto dalle sei maggiori valute)
salire dell'1,09% a 83,165; il biglietto verde è stato favorito
dalle tensioni sui mercati e dai dati macro (oggi +1,3% degli
ordini all'industria a marzo) che ogni giorno avvallano la
ripresa della prima economia del pianeta. Milano,
Finanza.com
INFLAZIONE:
Italia: Commissione ue, inflazione 2010 +1,8%, 2011 +2% (asca)
italia: Commissione ue, debito/pil 2010 118,2%, 2011 118,9% (asca)
italia: Commissione ue, deficit/pil 2010 5,3%, nel 2011 5% (asca)
italia: Commissione ue, alza stima pil 2010 a +0,8%. 2011 +1,4% (asca) Stime deficit e debito/pil piu' alte di quelle governative
La crisi
economica ha avuto un impatto negativo sul mercato del
lavoro "relativamente limitata". Nel 2010 si attendono
"ulteriori perdite di posti di lavoro a causa del ritardo
con cui si trasmette l'impatto della caduta dell'attivita'
sul mercato del lavoro". In primo luogo la ripresa della
produzione si riflettera' in un aumento della pr5oduttivita'
poi in un aumento delle ore lavorate e "solo piu' avanti in
un incremento dell'occupazione che aumentera' solo nel 2011"
(-0,7% nel 2010, +0,4% nel 2011).
Il tasso di disoccupazione e' aumentato moderatamente
raggiungendo il 7,8% nel 2009, in febbraio era all'8,5%, nei
due anni sara' dell'8,8%: nel 2010 aumentera', nel 2011 si
stabilizzera'.
I salari resteranno sotto controllo, i costi del lavoro
aumenteranno "solo moderatamente".
Non cambia il giudizio di Bruxelles sulla politica di
bilancio italiana che viene considerata "cauta". Nel
programma di stabilita' del governo italiano di gennaio si
prevede un deficit/pil al 5%, la Commissione stima invece un
livello piu' alto, 5,3%, come nel 2009. La spesa primaria e'
prevista aumentare solo dell'1% rispetto al 2009 comportando
una riduzione di mezzo punto percentuale in rapporto al pil.
I vantaggi derivanti da tassi di interesse a breve bassi si
traduce in una spesa minore in oneri sul debito in rapporto
al pil, -0,1%, nonostante l'aumento del debito. Le entrate
in rapporto al pil caleranno dello 0,6% nel 2010 a causa
della scenda di misure di tassazione sul capitale che hanno
avuto un impatto nel 2009. D'altra parte il rinvio delle
imposte dovute dalle piccole imprese e di lavoratori
autonomi al 2010 aumenteranno le entrate da imposizione
diretta.
Nel 2011 le entrate da imposte indirette aumenteranno in
linea con il consumo nominale mentre la base di tassazione
diretta "avra' bisogno di piu' tempo per tornare ai livelli
precrisi specialmente nel settore corporate". La dinamica
della spesa "risultera' contenuta a causa delle misure prese
nel 2008". La spesa per interessi aumentera' in rapporto al
pil a causa dell'aumento del debito pubblico e al rialzo dei
tassi di interesse. Di conseguenza il deficit/pil calera'
solo "leggermente" al 5%. Il governo italiano prevede invece
un calo al 3,9%.
Dopo essersi deteriorata nel 2009, il deficit strutturale
migliorera' di 0,25% nel 2010 (da 4% nel 2009 al 3,7% nel
2010) per stabilizzarsi al 3,6% nel 2011.
Nel 2009 il debito/pil e' aumentato di dieci punti a 115,8%
a causa principalmente della caduta del pil, del peso degli
oneri sul debito e del deficit primario (dovuto al peso
degli stabilizzatori automatici). Inoltre hanno pesato
(anche se poco rispetto a molti altri paesi) le iniezioni di
capitale "limitate" al settore bancario (0,3% del pil) e
altro accumulo di liquidita' detenuto dal Tesoro con la Banca
d'Italia (0,7% del pil).
Per il 2010 la Commissione prevede un debito/pil piu' alto
di quanto stimato dal governo nel programma di stabilita' di
gennaio: 118,2% contro 116,9%, nel 2011 118,9% contro
116,5%.il sole 24 ore. tassi interest rate swaps ore 16
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TASSI INTEREST RATE SWAPS:
Euro Dollaro USA Sterlina Inglese Yen Giapponese
bid / ask bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 1.07 1.12 0.68 0.71 1.11 1.14 0.41 0.47
2 anni 1.26 1.31 1.16 1.19 1.58 1.62 0.44 0.50
3 anni 1.58 1.63 1.65 1.68 2.08 2.12 0.49 0.55
4 anni 1.89 1.94 2.11 2.14 2.48 2.53 0.56 0.62
5 anni 2.18 2.23 2.50 2.53 2.80 2.85 0.66 0.72
6 anni 2.42 2.47 2.81 2.84 3.06 3.11 0.77 0.83
7 anni 2.61 2.66 3.04 3.07 3.27 3.32 0.90 0.96
8 anni 2.78 2.83 3.22 3.25 3.44 3.49 1.04 1.1
9 anni 2.92 2.97 3.37 3.40 3.58 3.63 1.17 1.23
10 anni 3.04 3.09 3.50 3.53 3.69 3.74 1.31 1.37
15 anni 3.40 3.45 3.86 3.89 3.99 4.08 1.78 1.86
20 anni 3.48 3.53 3.99 4.02 4.01 4.14 2.02 2.10
25 anni 3.44 3.49 4.05 4.08 3.98 4.11 2.11 2.19
30 anni 3.34 3.39 4.09 4.12 3.93 4.06 2.16 2.24
Franco Svizzero Corona Svedese Corona Danese
bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 0.36 0.42 1.00 1.05 1.39 1.44
2 anni 0.61 0.69 1.52 1.57 1.73 1.78
3 anni 0.90 0.98 1.92 1.97 2.00 2.05
4 anni 1.14 1.22 2.19 2.24 2.29 2.34
5 anni 1.35 1.43 2.40 2.45 2.54 2.59
6 anni 1.54 1.62 2.59 2.64 2.75 2.80
7 anni 1.70 1.78 2.72 2.77 2.92 2.97
8 anni 1.84 1.92 2.83 2.88 3.07 3.12
9 anni 1.96 2.04 2.91 2.96 3.2 3.25
10 anni 2.06 2.14 2.99 3.04 3.30 3.35
15 anni 2.36 2.46 3.61 3.68
20 anni 2.42 2.52 3.67 3.74
25 anni 2.38 2.48 3.60 3.67
30 anni 2.30 2.40 3.5 3.57//////////// quindi la speculazione sulla Grecia che era già cominciata iniziava a far vaccillare il castello di carta che si stava formando attorno.ora il problema si ripete e sulla stessa falsa riga solamente che dopo a questo evento e cioè a Giugno l'8.allora hanno buttato giù più i titoli a tasso fisso lunghi.mi ricordo perchè avevo tutto il malloppo sul 2037 a 89,43 e si toccò gli 82 .ora hanno messo gli indicizzati come tiro al bersaglio nonostante nulla sia cambiato se non la aspettativa speculativa dei big.