Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (36 lettori)

Stato
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stefanofabb

GAIN/Welcome
tassi interest rate swaps ore 10

Euro Dollaro USA Sterlina Inglese Yen Giapponese
bid / ask bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 1.57 1.60 1.32 1.35 0.34 0.4
2 anni 1.99 2.02 0.88 0.92 1.85 1.90 0.39 0.45
3 anni 2.31 2.34 1.40 1.44 2.35 2.40 0.46 0.52
4 anni 2.58 2.61 1.91 1.95 2.74 2.79 0.55 0.61
5 anni 2.81 2.84 2.35 2.39 3.05 3.10 0.65 0.71
6 anni 2.99 3.02 2.71 2.75 3.30 3.35 0.77 0.83
7 anni 3.15 3.18 3.00 3.04 3.50 3.55 0.90 0.96
8 anni 3.28 3.31 3.24 3.28 3.66 3.71 1.03 1.09
9 anni 3.39 3.42 3.43 3.47 3.80 3.85 1.16 1.22
10 anni 3.48 3.51 3.58 3.62 3.90 3.95 1.27 1.33
15 anni 3.79 3.82 4.06 4.10 4.21 4.26 1.68 1.76
20 anni 3.86 3.89 4.24 4.28 4.26 4.31 1.91 1.99
25 anni 3.80 3.83 4.25 4.30
30 anni 3.69 3.72 4.37 4.41 4.20 4.25 2.02 2.10

Franco Svizzero Corona Danese
bid / ask bid / ask
1 anno 1.82 1.87
2 anni 0.61 0.69 2.25 2.30
3 anni 0.92 1.00 2.56 2.61
4 anni 1.21 1.29 2.82 2.87
5 anni 1.46 1.54 3.05 3.10
6 anni 1.67 1.75 3.22 3.27
7 anni 1.85 1.93 3.36 3.41
8 anni 1.98 2.06 3.47 3.52
9 anni 2.1 2.18 3.57 3.62
10 anni 2.91 2.99 3.64 3.69
15 anni 2.45 2.55
20 anni 2.47 2.57
25 anni
30 anni
 

tommy271

Forumer storico
Spread Italia/Germania stringe, in calo anche Spagna e Irlanda

venerdì 4 febbraio 2011 10:59



LONDRA, 4 febbraio (Reuters) - Il premio di rischio richiesto per detenere titoli di stato italiani e spagnoli piuttosto che tedeschi è sceso oggi, con alcuni investitori che sono tornati sui periferici dopo il calo dei prezzi di ieri.
"Il mercato ha sottopesato i periferici e quindi adesso alcuni stanno probabilmente usando l'ampliamento di ieri per iniziare a coprire le posizioni sottopesate" ha detto un trader.
Lo spread Italia/Germania IT10YT=TWEB DE10YT=TWEB è sceso fino a 134 punti base da 141 di ieri in chiusura
Lo spread Spagna/Germania ES10YT=TWEB DE10YT=TWEB è sceso fino a 174 punti base, in calo di circa 10 punti base dalla chiusura di ieri.
In restringimento anche lo spread irlandese.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Ste,
dove trovo la tabella dei coefficienti per calcolare la rendita di bond indicizzati all'inflazione?
Grazie in anticipo.:)
BUON GIORNO JESSICA.. queste le novità per il calcolo dei prezzi al consumo HICP.per gli indici hanno risposto i colleghi alla tua richiesta.:)Diverse novità dall'adeguamento annuale del paniere Istat per
il calcolo dei prezzi al consumo. A partire da gennaio 2011 il
paniere comprende i tablet pc (tra i quali spicca l'iPad), il
fast food etnico, il salmone affumicato, l'ingresso ai parchi
nazionali, ai giardini zoologici e botanici, i biglietti che
consentono l'utilizzo di più mezzi di trasporto extraurbani.
Di contro non farà più parte del paniere la voce "noleggio
dvd". Lo ha reso noto oggi l'Istat. A partire da gennaio
2011 gli indici dei prezzi al consumo vengono calcolati secondo
un nuovo e più articolato schema di classificazione della spesa
per consumi, che recepisce, con alcuni adattamenti, la proposta
di revisione della classificazione COICOP definita a livello
europeo. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera
collettività (NIC) viene diffuso con un livello di dettaglio
che arriva a 319 Segmenti di consumo, contro le precedenti 204
Voci di prodotto. Il paniere 2011 è composto da 1.377 prodotti,
che si riaggregano in 591 posizioni rappresentative; su queste
vengono calcolati mensilmente i relativi indici dei prezzi al
consumo. Milano, Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Si scaldano più del previsto i prezzi anche in Italia. A
gennaio l'indice prezzi al consumo risulta in rialzo dello
0,4% m/m e del 2,1% a livello tendenziale. Si tratta dei
massimi dal dicembre 2008. Lo ha reso noto oggi l'Istat (si
tratta della prima stima preliminare). Il consensus era per un
rialzo dello 0,3% m/m e del 2% tendenziale. A dicembre 2010 la
crescita tendenziale era stata pari all’1,9%. Inflazione
italiana che si mantiene poco sotto la media Ue che a gennaio è
risultata del 2,4%. Surriscaldamento dei prezzi che riflette
principalmente il caro energia. L'Istat rimarca infatti come
l'accelerazione dell’inflazione registrata a gennaio risente
delle tensioni sui prezzi dei beni, ed in particolare dei beni
energetici non regolamentati, e degli alimentari non lavorati,
i cui effetti risultano soltanto parzialmente attenuati dal
lieve rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei
servizi. L’inflazione acquisita per il 2011 risulta pari
all’1,2%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni
energetici e degli alimentari freschi, è pari all’1,4%, lo
stesso valore registrato a dicembre 2010. Sul piano
tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5%
(dal +2,1% di dicembre 2010), mentre nel comparto dei servizi
la dinamica tendenziale dei prezzi scende all’1,5% (era +1,6% a
dicembre). Si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico
tra beni e servizi. Milano, Finanza.com
:clava:
 
Stato
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