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Umile contadino
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Mf di giovedì 4 agosto 2011, pagina 6
Nei forzieri di Bankitalia quasi 100 miliardi in oro - Bankitalia più ricca con il super-oro
di Sarno Carmine
NEI FORZIERI DI BANKITALIA QUASI 100 MILIARDI IN ORO (Bussi. Romano. Sarno, Sommella e Zapponini alle pagg. 2, 3 e 6) I ERI NUOVO RECORD PER LE VALUTAZIONI DEL METALLO GIALLO A QUOTA 1.667 DOLLARI L'ONCIA Bankitalia più ricca con il super-oro Grazie all'impennata delle quotazioni, adesso le oltre 2.400 tonnellate di lingotti custoditi nei caveau di Palazzo Koch valgono 93 miliardi. E la soglia dei 100 miliardi potrebbe essere raggiunta a breve DI CARMINE SARNO Iventi. della speculazione e della crisi finanziaria gonfiano le-quotazioni dell'oro, che di giorno in giorno macina record su record. Ieri è stato raggiunto il nuovo massimo a 1.667,5 dollari, ma già gli analisti prevedono il raggiungimento a breve di quota 1.700 dollari l'oncia. Essendo il bene rifugio per eccellenza, fino a quando le tensioni sui mercati non si attenueranno non si possono fare previsioni su quale quotazione l'oro possa raggiungere. E proprio grazie alla corsa del prezioso metallo di giorno in giorno aumenta di valore il tesoro della Banca d'Italia, ossia le 2.452 tonnellate d'oro (pari a 79 milioni di once) gelosamente conservate nei caveau di Via Nazionale. Si tratta di una riserva aurea che quanto prima potrebbe raggiungere il valore monstre di 100 miliardi di euro, un obiettivo decisamente a portata di mano: oggi infatti il valore delle riserve sfiora i 93 miliardi (per l'esattezza, è a quota 92.966 milioni). Per rendersi conto dell'incredibile apprezzamento fatto registrare dal pregiato metallo e dalle riserve di Palazzo Koch basti pensare che nell'arco di soli sette mesi il valore è aumentato dell' 11,8%. Come emerge dall'ultimo bilancio di Bankitalia, a fine 2010 le attività in oro ammontavano a 83,179 miliardi, ossia 9,7 miliardi in meno rispetto a oggi; mentre rispetto a fine 2009 la rivalutazione era stata di ben 22,8 miliardi. Al 31 dicembre 2009, infatti, i bilanci di Via Nazionale contabilizzavano in oro appena, per così dire, 60,41 miliardi di euro: nell'arco di due anni .e mezzo il patrimonio si è quindi rivalutato di ben il 54%. • E chissà se, vista la situazione a dir poco disperata dei conti pubblici italiani, non ritorni in auge la golden tax, cara al ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Proprio quando l'oro iniziava la sua inarrestabile corsa nel 2009, il responsabile di Via XX Settembre sondò il terreno per applicare una tassa del 6% sulle plusvalenze realizzate dai metalli preziosi fino a un massimo di 300 milioni, un target facilmente raggiungibile nel caso di Bankitalia. Solo volendo considerare il surplus maturato nell'arco del 2010 (22,78 miliardi), il gettito complessivo sarebbe di oltre 1.367 miliardi. A smorzare le brame di cassa ci. pensò la Bce. che allora si oppose a qualsiasi intervento sulle riserve e sull'autonomia delle banche centrali. E qualora le esigenze avessero reso necessario «cedere l'oro alla patria», .era stato spiegato da Francoforte, ciò sarebbe dovuto avvenire con il «parere non ostativo» dell'Eurotower e con il consenso espresso di Palazzo Koch. Per il momento dunque il tesoro non si tocca, crisi ed esigenze di cassa permettendo. (riproduzione riservata) • 1.700 1.650 1.600 1.560 1.600 ORO dolori petardi .4169 S 1A50 Magi 3agotil ***
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Mf di giovedì 4 agosto 2011, pagina 6
Nei forzieri di Bankitalia quasi 100 miliardi in oro - Bankitalia più ricca con il super-oro
di Sarno Carmine
NEI FORZIERI DI BANKITALIA QUASI 100 MILIARDI IN ORO (Bussi. Romano. Sarno, Sommella e Zapponini alle pagg. 2, 3 e 6) I ERI NUOVO RECORD PER LE VALUTAZIONI DEL METALLO GIALLO A QUOTA 1.667 DOLLARI L'ONCIA Bankitalia più ricca con il super-oro Grazie all'impennata delle quotazioni, adesso le oltre 2.400 tonnellate di lingotti custoditi nei caveau di Palazzo Koch valgono 93 miliardi. E la soglia dei 100 miliardi potrebbe essere raggiunta a breve DI CARMINE SARNO Iventi. della speculazione e della crisi finanziaria gonfiano le-quotazioni dell'oro, che di giorno in giorno macina record su record. Ieri è stato raggiunto il nuovo massimo a 1.667,5 dollari, ma già gli analisti prevedono il raggiungimento a breve di quota 1.700 dollari l'oncia. Essendo il bene rifugio per eccellenza, fino a quando le tensioni sui mercati non si attenueranno non si possono fare previsioni su quale quotazione l'oro possa raggiungere. E proprio grazie alla corsa del prezioso metallo di giorno in giorno aumenta di valore il tesoro della Banca d'Italia, ossia le 2.452 tonnellate d'oro (pari a 79 milioni di once) gelosamente conservate nei caveau di Via Nazionale. Si tratta di una riserva aurea che quanto prima potrebbe raggiungere il valore monstre di 100 miliardi di euro, un obiettivo decisamente a portata di mano: oggi infatti il valore delle riserve sfiora i 93 miliardi (per l'esattezza, è a quota 92.966 milioni). Per rendersi conto dell'incredibile apprezzamento fatto registrare dal pregiato metallo e dalle riserve di Palazzo Koch basti pensare che nell'arco di soli sette mesi il valore è aumentato dell' 11,8%. Come emerge dall'ultimo bilancio di Bankitalia, a fine 2010 le attività in oro ammontavano a 83,179 miliardi, ossia 9,7 miliardi in meno rispetto a oggi; mentre rispetto a fine 2009 la rivalutazione era stata di ben 22,8 miliardi. Al 31 dicembre 2009, infatti, i bilanci di Via Nazionale contabilizzavano in oro appena, per così dire, 60,41 miliardi di euro: nell'arco di due anni .e mezzo il patrimonio si è quindi rivalutato di ben il 54%. • E chissà se, vista la situazione a dir poco disperata dei conti pubblici italiani, non ritorni in auge la golden tax, cara al ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Proprio quando l'oro iniziava la sua inarrestabile corsa nel 2009, il responsabile di Via XX Settembre sondò il terreno per applicare una tassa del 6% sulle plusvalenze realizzate dai metalli preziosi fino a un massimo di 300 milioni, un target facilmente raggiungibile nel caso di Bankitalia. Solo volendo considerare il surplus maturato nell'arco del 2010 (22,78 miliardi), il gettito complessivo sarebbe di oltre 1.367 miliardi. A smorzare le brame di cassa ci. pensò la Bce. che allora si oppose a qualsiasi intervento sulle riserve e sull'autonomia delle banche centrali. E qualora le esigenze avessero reso necessario «cedere l'oro alla patria», .era stato spiegato da Francoforte, ciò sarebbe dovuto avvenire con il «parere non ostativo» dell'Eurotower e con il consenso espresso di Palazzo Koch. Per il momento dunque il tesoro non si tocca, crisi ed esigenze di cassa permettendo. (riproduzione riservata) • 1.700 1.650 1.600 1.560 1.600 ORO dolori petardi .4169 S 1A50 Magi 3agotil ***