Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (12 lettori)

Stato
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Baro

Umile contadino
A detta di operatori della informazione,pare che sia maggiormente disponibile a sacrifici economici e finanziari, la base contribuente, quindi noi popolo già tartassato, rispetto ai politici, più restii a questa energica imposizione fiscale.Questo dimostrerebbe ancora una volta che l'elettore alla ns/ nazione ci tiene ed è di gran lunga più sensibile,maturo e intelligente di chi ci rappresenta politicamente. Monti ha la mia fiducia, sono certo che lavorerà bene con la collaborazione di gente seria e preparata che è al governo non per interessi personali e di partito ma convinti di operare per il bene comune,molto positivo il fatto di coniugare tassazione e crescita, diamo loro solo ancora il tempo necessario per attuare le riforme in modo chiaro e definitive,senza annunci promozionali di agostana e berlusconiana memoria e doverseli rimangiare un attimo dopo. Chiedo al nuovo governo che si occupi anche di temi molto cari alla popolazione, tipo corruzione, evasione,tagli di privilegi e sprechi (non c'è che l'imbarazzo della scelta), creazione di una base e di un tetto pensionistico che rientri nei canoni di una logica di vita proporzionalmente decorosa e soprattutto dare una prospettiva di vita non precaria ai nostri giovani. Per quanto riguarda i tds la lancetta della mia bilancia pende ancora verso l'ottimismo e ringrazio Giuseppe e Stefano che non mollano nella loro convinzione.
Buona fine settimana a tutti.
Condivido la tua visione, staremo a vedere in settimana se Monti inizierà a dire chiaramente quali saranno le prime misure anticrisi che prenderà, non vorrei che imboccasse la strada più semplice (aumento indistinto tassazione, aumento iva, reintroduzione ici prima casa ecc)perchè se fosse così perderebbe gran parte della fiducia che adesso gli accorda l'opinione pubblica e se non taglia sprechi e costi inutili il risanamento sarà solo temporaneo.
 

reno

Guest
Condivido la tua visione, staremo a vedere in settimana se Monti inizierà a dire chiaramente quali saranno le prime misure anticrisi che prenderà, non vorrei che imboccasse la strada più semplice (aumento indistinto tassazione, aumento iva, reintroduzione ici prima casa ecc)perchè se fosse così perderebbe gran parte della fiducia che adesso gli accorda l'opinione pubblica e se non taglia sprechi e costi inutili il risanamento sarà solo temporaneo.

Comprensibile il tuo pensiero, Monti è persona intelligente saprà valutare il rischio.
 

Baro

Umile contadino
Comprensibile il tuo pensiero, Monti è persona intelligente saprà valutare il rischio.
Pensa che ieri una vecchia zia di mia moglie mi ha detto che è una parente di quarto grado di Monti il quale da bambino veniva a giocare a Piacenza da sua nonna e frequentava parenti lontani...lo chiamavano il bambino milanese...sapete noi a Piacenza siamo gente di campagna...è sabato ci permettiamo un po' di cazz...
 

Baro

Umile contadino
Economia
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Ft,manovra Monti oscura Nyt, si prepara fine euro

Le misure del premier 'avvolte nella nebbia'. New York Times, banche pronte a crisi moneta

26 novembre, 10:24


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ROMA - "La Commissione europea è un partner del governo italiano, lavoreremo insieme". Lo sottolinea il vicepresidente Olli Rehn, indicando che "le sfide che l'Italia deve affrontare sono drammatiche, molto forti". Ma "ha le carte in regola" per superarle. Rehn ha giudicato "ottimi" i colloqui di oggi con governo e Bankitalia. "Non vedo assolutamente una tendenza al crollo dell'euro" ha proseguito Olli Rehn. "Non c'é nessun motivo per fare congetture di questo tipo - aggiunge -. L'Italia è un partner importante che farà la sua parte. I rendimenti raggiunti dai Btp e lo spread con il benchmark tedesco rappresentano "un elemento di grave preoccupazione. Se lo spread dovesse continuare ad essere così alto a lungo avrà certamente un impatto negativo sull'economia". "Siamo molto lieti e plaudiamo al fatto che ci sia una rinnovata presenza dell'Italia sulla scena europea, con un ruolo attivo in Europa" ha sottolineato Olli Rehn, ricordando che "l'Italia ha bisogno dell'Europa ma anche l'Europa ha bisogno di un forte ruolo dell'Italia".
"Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti". Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall'Italia in Europa rappresentano "primi passi positivi, poi ce ne saranno altri". Dell'azione del governo italiano Rehn ha apprezzato "il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell'urgenza".
"Consolidamento fiscale, misure per la crescita ed equità sociale, sono tre obiettivi tutti molto importanti". Il vicepresidente della Commissione Ue con delega agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così i pilastri del governo Monti. Gli impegni presentati dall'Italia in Europa rappresentano "primi passi positivi, poi ce ne saranno altri". Dell'azione del governo italiano Rehn ha apprezzato "il forte mandato per portare avanti le riforme e la condivisione dell'urgenza".
CRISI:NYT; MAGGIORI BANCHE MONDO SI PREPARANO A ROTTURA EURO - Le maggiori banche al mondo si preparano a quello che, fino a poco fa, sembrava impensabile: la disintegrazione dell'area euro. Lo riporta il New York Times, sottolineando che molti istituti di credito, quali Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di una disintegrazione dell'area euro. Nel Regno Unito, Royal Bank of Scotland mette a punto piani di emergenza nel caso in cui l'impensabile diventi realtà. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione spingono le banche, fra le quali Citigroup, a ridurre la loro esposizione verso l'area euro. "Le banche in Francia e in Italia non stanno mettendo a punto piani di emergenza perché hanno concluso che una disintegrazione dell'area euro è impossibile" evidenzia il New York Times. TUI, il gigante del turismo tedesco, ha di recente spedito una lettera alle catene alberghiere della Grecia chiedendo che i contratti vengano rinegoziati in dracme per tutelarli da eventuali perdite se la Grecia uscisse dall'euro. Secondo un sondaggio di Barclays Capital su 1.000 clienti, la metà ritiene che almeno un paese lascerà l'area euro, il 35% ritiene che sarà solo la Grecia e uno su 20 ritiene che tutti i paesi della periferia dell'Europa usciranno il prossimo anno.
MONTI, TEMPI RAPIDI PER MISURE CRESCITA -
"Monti ha sottolineato che l'Italia ha dimostrato nel suo recente passato di aver compiuto progressi significativi in materia di consolidamento fiscale, mentre l'impegno a rendere tale consolidamento sostenibile sarà attuato in tempi rapidi con misure di impulso alla crescita". Lo si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri. Da Sarkozy e Merkel "piena fiducia" nel presidente Monti e nel suo Governo e sostegno all'Italia "consapevoli che un nostro crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili". Mario Monti ha riconfermato a Merkel e Sarkozy "l'impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti in sede europea (ed in particolare il pareggio di bilancio nel '13)'' identificando con chiarezza riforme strutturali 'eque ma incisive' da perseguire con il consenso delle parti sociali. Il premier Monti ha illustrato "il programma di riforme strutturali 'equo ma incisivo' da perseguire con il consenso delle parti sociali" sulla base "del suo discorso al Senato del 17 novembre scorso". Nell'incontro tra Monti, Merkel e Sarkozy si è espressa "la convinzione dell'impegno, da parte del terzo Paese più importante nella Ue, nello sforzo comune volto a trovare soluzioni alla grave crisi finanziaria ed economica della zona euro".

BARNIER, ITALIA NON E' SOTTO TUTELA ''L'Italia non e' sotto tutela'' e il fatto che il premier Monti abbia incontrato ieri la Merkel e Sarkozy dimostra che ''c'e' uguaglianza''. Lo ha detto il commissario europeo per il mercato interno, Michel Barnier, al termine dell'incontro con Monti. ''Non abbiamo parlato nel dettaglio del piano di rigore, ci sta lavorando''. Cosi' il commissario europeo per il Mercato interno Michel Barnier, lasciando Palazzo Chigi, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se, durante il colloquio con Monti, fosse stato affrontato il tema delle misure concrete che l'Italia intende mettere in campo

REHN: 'ITALIA DAVANTI SFIDE FORMIDABILI' - E' "urgente e necessario produrre risultati senza ritardi" nell'affrontare la crisi nell'area euro. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli Affari economici, Olli Rehn, nel corso di un'audizione alla Camera.

"L'Italia ha davanti sfide formidabili, anche per le debolezze antiche. Oltre al consolidamento di bilancio, sono necessarie ambiziose misure per rilanciare la crescita, garantendo l'equità sociale". Lo ha detto Olli Rehn aggiungendo che sono risultati "raggiungibili".

"Il contagio" della crisi dei debiti sovrani si sta diffondendo "dai paesi periferici" a quelli centrali, 'core', dell'Unione europea.

La costante ripresa economica che avevamo visto fino al 2009 è ora in una fase di stallo". Il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli Affari economici ha aggiunto inoltre che "non sono previsti miglioramenti nel mercato del lavoro".

La crisi sta avendo in Europa un forte impatto sociale e "preoccupa soprattutto la disoccupazione giovanile così elevata, uno spreco enorme di talenti che l'Europa non può permettersi".

"L'Italia è uno dei Paesi maggiormente impegnati a sostenere il metodo comunitario, siamo dello stesso avviso:l'Europa va costruita sulla base del metodo comunitario,non possiamo fare affidamento esclusivo ai direttori a due o più Paesi". Ha detto il vicepresidente della Commissione Ue.


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Zebro

Valar dohaeris
La Germania ha pronto, pare, il piano B.
Se entro fine anno non si risolvono i problemi della crisi (ci vorrebbe Babbo Natale) dell'eurozona, il nuovo anno vedrà nascere l'EUM (Euro Mark) e notate bene la dicitura Euro Mark che starebbe a sottolineare che la Germania non ripudierà la sua vocazione europea...
Altre opzioni EUS (Euro Schilling) oppure EUG (Euro Gulden), questo per dare meno enfasi all'immagine ipertedesca del Mark come denominazione di una moneta che dovrebbe essere, comunque, europea.

Soci: Germania, Austria e Olanda (probabilmente non la Francia).

Tutte voci, naturalmente... ma piuttosto buie
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
La Germania ha pronto, pare, il piano B.
Se entro fine anno non si risolvono i problemi della crisi (ci vorrebbe Babbo Natale) dell'eurozona, il nuovo anno vedrà nascere l'EUM (Euro Mark) e notate bene la dicitura Euro Mark che starebbe a sottolineare che la Germania non ripudierà la sua vocazione europea...
Altre opzioni EUS (Euro Schilling) oppure EUG (Euro Gulden), questo per dare meno enfasi all'immagine ipertedesca del Mark come denominazione di una moneta che dovrebbe essere, comunque, europea.

Soci: Germania, Austria e Olanda (probabilmente non la Francia).

Tutte voci, naturalmente... ma piuttosto buie

Queste voci, in concreto, prevederebbero l'uscita dall'Euro attuale di Germania, Austria e Olanda.
Loro ritornerebbero al Marco, noi ci terremo l'Euro!
Il Paese chiave del nuovo Euro senza Germania è sempre la Francia.
Vedremo. Giuseppe
 

camaleonte

Forumer storico
Queste voci, in concreto, prevederebbero l'uscita dall'Euro attuale di Germania, Austria e Olanda.
Loro ritornerebbero al Marco, noi ci terremo l'Euro!
Il Paese chiave del nuovo Euro senza Germania è sempre la Francia.
Vedremo. Giuseppe


Buongiorno.
Secondo me, sono voci allarmistiche diffuse già da tempo da tutti coloro
che parlano inglese e, non gli do credito. Avranno i loro oscuri motivi e, poi
se ne servono per alimentare una speculazione ribassista che parte proprio
da casa loro, rimpinguando i bilanci delle loro banche d'affari.
In Europa la situazione è torbida non lo nego e, mi aspetto dalle misure che, verranno prese un riscatto.
Monti non lo conosco e, non mi pronuncio, fino a quando almeno, non farà in modo di ridurre corruzione e criminalità che, da noi è una grossa piaga.
Fino a quando non si attiverà per ridurre la ns. bolletta energetica dando
spazio e stimolando le fonti alternative. Fino a quando non avremo un'Istat
che comunica valori corrispondenti al vero, perchè da noi, nessuno me lo
toglie dalla testa è tutto taroccato. Ptrei continuare quasi all'infinito, sul clientelismo, le disuguaglianze, la questione meridionale ecc.
 

spx

TDSfriends ..da una vita
A detta di operatori della informazione,pare che sia maggiormente disponibile a sacrifici economici e finanziari, la base contribuente, quindi noi popolo già tartassato, rispetto ai politici, più restii a questa energica imposizione fiscale.Questo dimostrerebbe ancora una volta che l'elettore alla ns/ nazione ci tiene ed è di gran lunga più sensibile,maturo e intelligente di chi ci rappresenta politicamente. Monti ha la mia fiducia, sono certo che lavorerà bene con la collaborazione di gente seria e preparata che è al governo non per interessi personali e di partito ma convinti di operare per il bene comune,molto positivo il fatto di coniugare tassazione e crescita, diamo loro solo ancora il tempo necessario per attuare le riforme in modo chiaro e definitive,senza annunci promozionali di agostana e berlusconiana memoria e doverseli rimangiare un attimo dopo. Chiedo al nuovo governo che si occupi anche di temi molto cari alla popolazione, tipo corruzione, evasione,tagli di privilegi e sprechi (non c'è che l'imbarazzo della scelta), creazione di una base e di un tetto pensionistico che rientrino nei canoni di una logica di vita proporzionalmente decorosa e soprattutto dare una prospettiva di vita non precaria ai nostri giovani. Per quanto riguarda i tds la lancetta della mia bilancia pende ancora verso l'ottimismo e ringrazio Giuseppe e Stefano che non mollano nella loro convinzione.
Buona fine settimana a tutti.

La Germania ha pronto, pare, il piano B.
Se entro fine anno non si risolvono i problemi della crisi (ci vorrebbe Babbo Natale) dell'eurozona, il nuovo anno vedrà nascere l'EUM (Euro Mark) e notate bene la dicitura Euro Mark che starebbe a sottolineare che la Germania non ripudierà la sua vocazione europea...
Altre opzioni EUS (Euro Schilling) oppure EUG (Euro Gulden), questo per dare meno enfasi all'immagine ipertedesca del Mark come denominazione di una moneta che dovrebbe essere, comunque, europea.

Soci: Germania, Austria e Olanda (probabilmente non la Francia).

Tutte voci, naturalmente... ma piuttosto buie

Queste voci, in concreto, prevederebbero l'uscita dall'Euro attuale di Germania, Austria e Olanda.
Loro ritornerebbero al Marco, noi ci terremo l'Euro!
Il Paese chiave del nuovo Euro senza Germania è sempre la Francia.
Vedremo. Giuseppe

Non credo l'Austria che ultimamente ha dimostrato qualche problema ...forse più la Finlandia come si legge sulla stampa (vedi incontro dei tre ministri finanziari)
Se La Merkel quindi (come si legge, appunto) opera ormai da tempo contro l'Euro per prepararsi ad un nuovo miniblocco economico... beh, non credo che questo sarà senza conseguenze PESANTI da parte degli altri paesi ex partner.
In questo caso penso che a maggior ragione un governo MONTI sarà il più indicato insieme ad altri partner (francia?) a presentare il conto (con svalutazione, maggior competitività, esportazione, dazi, ecc.) a chi ha contribuito maggiormente a distruggere l'EU.

Che tutto sia figlio di una guerra fra Valute (l'Euro Forte, al mondo, specialmente anglosassone fà paura...) è ormai sostenuto da tanti. Vedremo se finirà che ci riusciranno...
 
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bancor

Forumer storico
Non preferisco i corti ma quelli con il coefficiente basso come il 16/21/26
Ipotesi improbabile però:
-Coefficiente sotto 1 il titolo rimborsa a 100 + cedole,invece con CI alto avresti maggiori perdite.
Io invece sono tentato dal BtP 9% nov 2023 che rende il 7,38 netto, ben di più del 37 che da solo il 6,08%.
Con questo differenziale mi gioco volentieri il rischio recondito di hair cut
 
Stato
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