Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (5 lettori)

Stato
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Mts: tabella indici di chiusura
30/07/09 18.57.24

MILANO (MF-DJ)--Di seguito la tabella con i valori dell'indice Mts Di
oggi 30 luglio:

IndexValue Duration AvgCouponRate AvgMaturity AvgYield
EMTXi 174,16 8,08 2,13 9,57 2,02
1 - 3 yrs 152,17 2,07 4,86 2,17 1,65
3 - 5 yrs 160,7 3,69 4,41 4 2,54
5 - 7 yrs 165,6 5,31 3,74 5,88 3,08
7 - 10 yrs 167,95 6,94 4,37 8,17 3,61
10 - 15 yrs 170,26 9,55 5,05 12,63 4,3
15+ yrs 171,99 14,29 5,2 24,06 4,57
15 - 25 yrs 171,31 12,78 5,75 20,44 4,58
25+ yrs 172,13 16,4 4,42 29,11 4,56
Global 162 6,27 4,6 8,47 3,69

IndexValue : Valore di chiusura
AvgCouponRate: Coupon medio - in percentuale
AvgMaturity: Scadenza media - espressa in anni
AvgYield: Rendimento medio - in percentuale
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
MTS: commento titoli di Stato
30/07/09

MILANO (MF-DJ)--Continua l'andamento positivo dell'economia reale, e
nonostante tutto gli indici del reddito fisso resistono. Alcune buone
trimestrali di societa' europee, unite al miglioramento dell'indice di
fiducia, mantengono in positivo le quotazioni delle borse europee;
l'indice EuroMts pur iniziando la giornata in negativo e' migliorato
durante la seduta giungendo a quota 162 (+0.14). In generale pero'
l'interesse si e' concentrato sulle scadenze medio lunghe delle curve, le
quali tendono ad appiattirsi soprattutto nel caso dei paesi periferici.

In questo senso, anche oggi il differenziale Italia-Germania sulla
scadenza decennale si e' ridotto, arrivando a 81 punti base. I volumi
scambiati oggi su MTS Cash ammontano a 5.4 miliardi, 3.2 su Bondvision e
59 sul repo.:p
ciao a tutti del 3d
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
macroeconomia

Euro-16: Fmi, permane recessione ma segnali di miglioramento
trasparente.gif

MILANO (MF-DJ)--L'area euro rimane in recessione, e nonostante vi siano
timidi segnali di ripresa previsti per il 2010 l'outlook rimane incerto.
Tre elementi chiave, secondo il Fondo Monetario Internazionale, pesano
sulla ripresa: le forti tensioni del sistema finanziario, una domanda
debole che si somma ad una fragile confidenza dei consumatori, e una
rigidita' strutturale del mercato del lavoro.

In particolare, il declino dovrebbe attenuarsi entro il secondo semestre
del 2009 e aprire la strada ad una possibile ripresa dal primo semestre
del 2010. L'uso minore della leva finanziaria, le ristrutturazioni delle
aziende e la crescita della disoccupazione pesano sulla domanda interna,
ma il progressivo bilanciamento degli squilibri a livello globale e il
tasso di cambio relativamente forte limiteranno il supporto esterno alla
crescita della Ue. Sul medio termine, nell'area euro il mercato del lavoro
e la produzione rimarranno rigidi, mentre i bilanci fiacchi del privato e
l'enorme ruolo giocato dal pubblico sembrano costituire un freno per la
crescita. I rischi al rialzo del Pil possono essere dati dal basso livello
di inventario, da una domanda circoscritta e da un'ulteriore declino nel
costo del credito, che potrebbe supportare un primo rimbalzo
dell'attivita' economica. Sui rischi al ribasso, invece, pesa un'ulteriore
indebolimento dell'abilita' della finanza di supportare la domanda, sia a
livello globale che europeo, oltre ad un brusco riassetto degli squilibri
esterni e un'ulteriore deterioramento dell'attivita' economica dei
soggetti chiave. Nonostante le politiche europee abbiano ridotto i rischi,
e' possibile un ritorno della pressione finanziaria all'interno dell'area
euro, che potrebbe avere delle conseguenze negative sulle economie
emergenti o aggravare la crisi in Europa centrale.

Per il Fondo monetario internazionale, dunque, e' necessario un
approccio proattivo, che consiste in una revisione complessiva delle
posizioni finanziarie delle banche per stabilire la loro necessita' di
capitale e la loro probabilita' di sopravvivenza, accompagnato da
un'azione di follow up che includa l'apertura dei bilanci, la
ricapitalizzazione e, dove necessario, la ristrutturazione delle
istituzioni finanziarie coinvolte.

La politica monetaria deve mantenere una posizione di supporto, tenendo
presenti sia gli svantaggi che le strategie d'uscita. Gli esperti del Fmi
sono favorevoli a mantenere bassi i tassi di interesse continuando a
fornire finanziamenti a tempo indeterminato a tassi fissi fino a quando
persistera' la pressione alla disinflazione.

Sulle politiche fiscali, con la prospettiva di una lenta ripresa, il Fmi
ritiene che la politica di stimoli fiscalidebba continuare fino al 2010,
facendo attenzione a non diminuire gli stimoli, mentre si sta discutendo
di un possibile annuncio dei piani di consolidamento fiscale, da
implementare non appena l'economia ritornera' a partire.

Dal momento che la crisi sta tagliando la crescita potenziale, le
riforme strutturali sono assolutamente necessarie, soprattutto a supporto
della ripresa economica e per rendere la forza lavoro correlata al
mercato.
 

ilfolignate

Forumer storico
Nonostante la pressione delle aste odierne, la tenuta dei decennali si è rivelata ottima. Lo spread del decennale contro il bund è sceso fino ai minimi di 81 punti. Potrebbe ancora restringersi ulteriormente.
Ora i rialzi stanno interessando anche i 20 e i 30ennali.
Oggi il BTP Sett. '19 chiude a 100,34, con un minimo di seduta a 100,04 ed un max di 100,50. Sempre buoni i volumi, oltre i 120 milioni (i grafici li posta Il Foli sul "Trading TdS").
Arrivati, dunque, sui massimi dell'anno occorre una riflessione sul medio/lungo periodo.
Capire dove stiamo andando e dove possono essere le nuove opportunità di investimento. Siamo quasi tutti sul piede di partenza, la mia liquidità (circa il 10%) rimane per il momento in attesa di collocazione.


Aggiungerei alla tua eccellente analisi che lo spread Bund/Btp si è ristretto a 0.77 bp senza contare il future:


  • Last: 121.28
  • Change: 0.45
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti affinché decennali, ventennali e trentennali prendano il volo:up::up::up:
 

nexvox

Forumer attivo
Aggiungerei alla tua eccellente analisi che lo spread Bund/Btp si è ristretto a 0.77 bp senza contare il future:


  • Last: 121.28
  • Change: 0.45
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti affinché decennali, ventennali e trentennali prendano il volo:up::up::up:

con lo spread a 77 credo che i titoli della nostra patria abbiano fatto per adesso il massimo

IMHO un allungo dei TDS dipende esclusivamente e inversamente al comportamento dell'equity (Milano ma soprattutto New York) durante il mese di agosto... :-o

io sto preparando la mia strategia operativa a tavolino visto che da domani arrivano le tanto agognate ferie...
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Secondo il mio modesto parere è valida la seconda ipotesi :rolleyes:
Da quel che ricordo i TdS continuano da molti mesi a fare il saliscendi ed è per questa ragione che tutti noi riusciamo a guadagnare

Si, ma ci vuole tripla pazienza per acquistare a prezzi bassi. Alcuni non ne hanno avuta a sufficienza e purtroppo sono rimasti incastrati.
Adesso vi è qualche possibilità per uscirne.
Buona notte a tutti.
Giuseppe
 

tommy271

Forumer storico
Io penso che simili risultati positivi sui BTP 10/20/30 anni li hanno avuti tutti i TdS periferici dell'area euro.
Un allentamento della tensione, abbiamo visto, magari insieme ad una tendenza positiva dell'azionario, favorisce tutti questi periferici ad alto rendimento rispetto al bund (e similari).
Per quanto riguarda l'effettiva capacità di tenuta dei nostri conti pubblici dovremo valutare i dati che, tra qualche giorno, verranno resi noti per l'autotassazione a saldo 2008 (da prime indiscrezioni diffuse da Tremonti nei giorni scorsi risulta positiva).

Lo scudo fiscale, inoltre, è un'altra bella scommessa da giocarsi.
Per uno, come me, che le tasse le paga tutte sino all'ultimo centesimo, non è una bella cosa. Ma in questi casi bisogna turarsi il naso.
La previsione (poi vedremo i dati reali) che si riversino sul sistema paese 100 miliardi di euro non è un'ipotesi peregrina. Le varie "private bank" si stanno dando da fare.

Se tutto questo avesse conferma, sarebbe un ulteriore passo in avanti verso il restringimento degli spread contro il bund. Mi rendo conto, comunque, che il fenomeno è a livello europeo. Si tratta di spostamenti di capitali su vasta scala. L'Italia, però, potrebbe metterci del suo.

Che ne dite del nuovo CCT 2016, isin IT000451815? Debutto a 97,65.
 

p_dinamite

Forumer attivo
mah io ormai ho + poco da liquidare...
la parte sui btp-i 2019 (che nn tocco assolutamente) anche perchè quotano ancora a sconto rispetto ai btp-i 2023
un lotto di 3.75 scad 2013
l'ultimo lotto del sett 2019
se li vendo ci faccio un millino di plus...
ma poi che mi compro?
pur possedendolo godrei di + a vederlo a 95 che oltre 100 il ns. decennale
 
Stato
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