Bce verso conferma tassi, orientamento attendista - analisti
mercoledì 5 agosto 2009 17:16
* Decisione tassi domani alle 13,45, conferenza stampa 14,30
* Unanimità analisti scommette su conferma 1%
* Trichet definirà tassi adeguati, rischi bilanciati
di Krista Hughes
FRANCOFORTE, 5 agosto (Reuters) - L'istituto centrale di Francoforte dovrebbe optare domani per una conferma del costo del denaro nei sedici paesi Uem, restando in attesa di valutare il progressivo impatto delle ultime misure a sostegno della ripresa e del mercato creditizio.
Tutti e settantacinque gli analisti interpellati da Reuters nel sondaggio condotto la scorsa settimana ipotizzano che venga confermato domani per il terzo mese consecutivo sul tasso di rifinanziamento principale l'attuale minimo storico di 1%, livello che verrà mantenuto per almeno un altro anno.
Anche se le reiterate e generose iniezioni di liquidità hanno schiacciato i tassi interbancari a breve di Eonia EONIA= ed Euribor EURIBOR= al di sotto della soglia di 1%, a detta degli analisti è improbabile la Bce decida di invertire la rotta in un momento in cui l'economia non è ancora ripartita. "La Bce sta ancora valutando la situazione e manterrà una politica invariata" osserva l'economista UniCredit Andreas Rees.
I tassi di riferimento della zona euro rimarrebbero così i più elevati tra le principali economie sviluppate, mentre quelli britannici dovrebbero essere sempre domani confermati a 0,5% al termine della riunione di Banca d'Inghilterra.
Interrotta ormai tre anni fa la consuetudine di saltare l'incontro di agosto, si riunisce alle 9 il consiglio dei ventidue governatori presso l'Eurotower per arrivare al verdetto sui tassi alle 13,45 italiane.
Al termine della riunione di luglio il presidente Jean-Claude Trichet ha parlato della prospettiva di un'attività economica debole ancora fino a fine anno, per quanto in caduta meno eclatante del -2,5% dei primi tre mesi dell'anno.
Secondo l'analista Deutsche Bank Mark Wall i toni della conferenza stampa delle 14,30 di domani dovrebbero essere molto simili a quelli del mese scorso.
"Prevedo vengano mantenuti i punti chiave nel linguaggio - come quelli sul livello appropriato dei tassi e rischi bilanciati per inflazione e crescita" spiega.
Il presidente dovrebbe comunque illustrare l'andamento del primo mese del programma Bce mirato all'acquisto di obbligazioni bancarie garantite per complessivi 60 miliardi di euro nell'arco di dodici mesi.
Avviato a luglio, secondo le statistiche aggiornata a questa mattina ECB59 l'acquisto ha totalizzato quasi 5 miliardi dopo una partenza in salita.
Possibile anche qualche anticipazione sul indagine mensile dei 'professional forecasters' in agenda par la settimana prossima, insieme alle consuete valutazioni sulla situazione del mercato creditizio.
I finanziamenti al settore corporate hanno mostrato a giugno una netta flessione e nel corso del secondo trimestre le banche commerciali hanno ulteriormente irrigidito i credit standard, come prevedono di fare anche nel terzo trimestre anche se a ritmo meno marcato.
Una ripresa dei finanziamenti bancari è considerata tra gli elementi chiave per il recupero dell'economia reale. Le indagini congiunturali tra i direttori acquisto mostrano per luglio una minore recssione dei settori manifattura e servizi, il record nel tasso di disoccupazione e la nuova frenata delle vendite al dettaglio di giugno evidenziano però la continua debolezza della domanda privata.
I prezzi alla produzione mostrano al contempo la flessione annua più marcata nella serie Eurostat, mentre l'inflazione di luglio ha messo a segno il secondo mese consecutivo di variazione negativa al record tendenziale di -0,6%.
"La maggioranza dei segnali positivi vengono dalle indagini congiunturali a differenza di quello che emerge dai dati reali, credo dunque sia prematuro aspettarsi da parte della Bce una sostanziale modifica nelle valutazioni sul quadro macro" conclude Wall.
In arrivo poi a settembre, ultimo motivo per escludere novità dal consiglio di domani, le nuove proiezioni trimestrali dello staff su crescita e inflazione.