Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (16 lettori)

Stato
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iuessei1981

greed is good
è immorale. Te la vedi la povera signora/e anziana pensionata che è andata in banca a rinnovare i suoi 5k o 10k di trimestrali, unico risparmio di una vita e che le danno il polmone di sicurezza in caso di spese impreviste? e le portano via pure i soldi?
ma è pazzesco. Trasparente quanto vuoi, ma PROFONDAMENTE immorale e direi anche antisociale.

è così che funziona il mondo e l'economia.
Per me è immorale pure vendere case a 4.000 euro al metro quadro, però ai proprietari non interessa molto.
Tornando ai BOT, una grossa fetta l'hanno presa gli istituzionali cheultimamente si sono imbottiti di liquidità e non sanno dove mettere i soldi.
Questi sono effetti collaterali del quantitave easing.

Ma forse stiamo andando off topic. :D
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Citazione (da "paziente"):
Originalmente inviato da ilfolignate
Ragazzi, io a questo storno non c'ho mai creduto e comincio a pensare che non ci sarà mai!


Btp solidi, ottima domanda su Bot e nuovo minimo tassi in asta



Ma come fan a comprare BOT???

Per i BoT a 3 mesi rendimento negativo: -0,08%

------------------

E' una cosa semplicemente vergognosa, del Governo e delle Banche.
Passi per le Banche (sappiamo chi sono), ma che il Governo abbia permesso un asta simile è roba da.....
Dovevano annullare l'asta.
Ma è possibile che nessuno dica nulla? E' una notizia che dovrebbe andare domani nella prima pagina dei giornali, di qualunque idea politica (la politica non c'entra). Dirlo agli Italiani. A chiare lettere. Sulla prima pagina, invece di mettere altre cose.
ciao FRANCO49 e benarrivato nel 3d. le banche e gli investitori istituzionali. Dopo la tempesta di questi anni, la grande finanza sembra aver imparato da pensionati e casalinghe. Secondo alcune stime, più di metà dei titoli di Stato emessi quest' anno nell' area euro sono stati finora acquistati dalle sole banche. Per un verso, questa è una buona notizia per Stati pesantemente indebitati, come l' Italia, o che si sono pesantemente indebitati per far fronte alla crisi, come Germania e Francia. La folla di banche alle aste significa rendimenti bassi e, dunque, minori tassi di interesse da pagare. E, soprattutto, la ragionevole speranza che il mercato assorbirà, senza difficoltà, l' imponente mole di debiti pubblici che arrivano a scadenza nel 2010: secondo i calcoli, oltre 1.200 miliardi di euro in Europa, che si aggiungono ai 3 mila miliardi di dollari (oltre 2 mila miliardi di euro) di buoni del Tesoro in scadenza oltre Atlantico. Ma le buone notizie finiscono quì. La corsa delle banche ai Bot è l' altra faccia della medaglia della stretta del credito. Le potenti iniezioni di liquidità degli ultimi mesi si sono fermate nelle casseforti delle banche, per lo più ormeggiate a investimenti in titoli pubblici. Un indicatore è l' Euribor, il tasso interbancario, cioè l' interesse che le banche europee applicano nei prestiti fra loro. Applicando l' Euribor, una banca potrebbe prestare soldi ad un' altra banca, a tre mesi, ad un tasso superiore allo 0,80 per cento. Preferisce comprare Bot italiani allo 0,55 per cento. O accontentarsi anche di meno: ci sono 160 miliardi di euro, parcheggiati nei depositi presso la Banca centrale europea, dove spuntano solo lo 0,25 per cento. Non si tratta, però, solo di diffidenza verso le altre banche, ma di un cappio intorno al collo dell' economia reale. Pochi dei soldi, iniettati generosamente nel sistema dalla Bce, stanno raggiungendo aziende e famiglie. I dati diffusi 15 giorni fa dalla stessa banca centrale europea danno un quadro raggelante della stretta al credito. Di fatto, anziché avere più prestiti a disposizione, le aziende europee, a luglio, sono state costrette a rientrare dei crediti precedenti: complessivamente, hanno restituito alle banche 26 miliardi di euro. A giugno ne avevano già ridati 33 miliardi. Per i prestiti a un anno (meno 8,4 per cento, rispetto al luglio 2008) si può parlare quasi di caduta libera. Complessivamente, in un anno, la politica monetaria più espansiva degli ultimi decenni ha prodotto un aumento dei crediti alle aziende non finanziarie solo dell' 1,6 per cento. Per le famiglie, invece, non c' è stato un euro in più: il tasso di incremento dei crediti alle famiglie, rispetto ad un anno fa, è pari a zero. Gli unici ad incassare facilmente prestiti sono, appunto, i governi: più 10 %. i dati macro che pubblicano i nostri ospiti del fol sono presi da dati reali. buona serata:cool:
 

franco49

Forumer attivo
ciao FRANCO49 e benarrivato nel 3d. le banche e gli investitori istituzionali. Dopo la tempesta di questi anni, la grande finanza sembra aver imparato da pensionati e casalinghe. Secondo alcune stime, più di metà dei titoli di Stato emessi quest' anno nell' area euro sono stati finora acquistati dalle sole banche. Per un verso, questa è una buona notizia per Stati pesantemente indebitati, come l' Italia, o che si sono pesantemente indebitati per far fronte alla crisi, come Germania e Francia. La folla di banche alle aste significa rendimenti bassi e, dunque, minori tassi di interesse da pagare. E, soprattutto, la ragionevole speranza che il mercato assorbirà, senza difficoltà, l' imponente mole di debiti pubblici che arrivano a scadenza nel 2010: secondo i calcoli, oltre 1.200 miliardi di euro in Europa, che si aggiungono ai 3 mila miliardi di dollari (oltre 2 mila miliardi di euro) di buoni del Tesoro in scadenza oltre Atlantico. Ma le buone notizie finiscono quì. La corsa delle banche ai Bot è l' altra faccia della medaglia della stretta del credito. Le potenti iniezioni di liquidità degli ultimi mesi si sono fermate nelle casseforti delle banche, per lo più ormeggiate a investimenti in titoli pubblici. Un indicatore è l' Euribor, il tasso interbancario, cioè l' interesse che le banche europee applicano nei prestiti fra loro. Applicando l' Euribor, una banca potrebbe prestare soldi ad un' altra banca, a tre mesi, ad un tasso superiore allo 0,80 per cento. Preferisce comprare Bot italiani allo 0,55 per cento. O accontentarsi anche di meno: ci sono 160 miliardi di euro, parcheggiati nei depositi presso la Banca centrale europea, dove spuntano solo lo 0,25 per cento. Non si tratta, però, solo di diffidenza verso le altre banche, ma di un cappio intorno al collo dell' economia reale. Pochi dei soldi, iniettati generosamente nel sistema dalla Bce, stanno raggiungendo aziende e famiglie. I dati diffusi 15 giorni fa dalla stessa banca centrale europea danno un quadro raggelante della stretta al credito. Di fatto, anziché avere più prestiti a disposizione, le aziende europee, a luglio, sono state costrette a rientrare dei crediti precedenti: complessivamente, hanno restituito alle banche 26 miliardi di euro. A giugno ne avevano già ridati 33 miliardi. Per i prestiti a un anno (meno 8,4 per cento, rispetto al luglio 2008) si può parlare quasi di caduta libera. Complessivamente, in un anno, la politica monetaria più espansiva degli ultimi decenni ha prodotto un aumento dei crediti alle aziende non finanziarie solo dell' 1,6 per cento. Per le famiglie, invece, non c' è stato un euro in più: il tasso di incremento dei crediti alle famiglie, rispetto ad un anno fa, è pari a zero. Gli unici ad incassare facilmente prestiti sono, appunto, i governi: più 10 %. i dati macro che pubblicano i nostri ospiti del fol sono presi da dati reali. buona serata:cool:
verissimo quello che dici. VERISSIMO. Sono d'accordissimo. E' proprio così.
Ciò non toglie che quello che hanno fatto nell'asta dei bot di oggi è IMMORALE per i motivi che ho detto. HANNO ESAGERATO. DEVONO CAPIRLO. ESISTE UN LIMITE, e loro l'hanno oltrepassato. Ciò va segnalato alla opinione pubblica, come DATO DI FATTO.
 

nexvox

Forumer attivo
Dunque, GAP chiuso quindi ci dobbiamo aspettare qualcosa domani secondo l'AT. Vedremo, anche se oramai molti di noi stanno perdendo le speranze sulla veridicità dei segnali :-o

molto molto belle le candele di oggi...

probabilmente si prepara un movimento rialzista ...

altrimenti possibilità di formazione di un testa e spalle ribassista sul '19...

vedremo
 

vais

Forumer storico
Caro vais, trado un po' di tutto oltre al '37 anche il '19 e altri Btp lunghi compresi i Btpi; tra questi ultimi il '35 è quello che in quest'ultimo anno mi ha dato i migliori gain. In questo momento di Btp sono quasi a secco perchè ho gradualmente monetizzato e parcheggiato in parte nel Cct '16 in attesa che i corsi perdano almeno un'altra figura. Poi mi accontento di trading veloci su una serie di obbligazioni che seguo da parecchio tempo: mediobanca, intesa, unicredit, abn, quelle consigliate da Beppe Scienza come la centrobanca zc '18 che non mi ricordo più quante volte ho comprato e venduto. Il principio con cui opero specie su queste ultime è semplice: compro con l'intenzione di portare a scadenza quando hanno un rendimento comunque superiore ai tds (non è facile ma applicando anche qui il concetto della tripla pazienza ci si riesce). La possibilità di rimanere incastrati c'è ma nei fatti ho visto che è quasi sempre momentanea. Poi nel 90% del casi ho visto che l'intenzione di portare a scadenza va a farsi benedire se ho la possibilità di un gain appena oltre una figura.
Ho cominciato a tradare in questo modo, che molti giudicherannno poco scientifico, circa 25 anni fa, quando non c'era internet, con due conti in banche diverse che sono riuscito un pochino a mettere in concorrenza per spuntare commissioni più basse. Operavo solo su titoli presenti sul Sole 24 ore per poterli seguire giornalmente. Mi ero fatto dare dei tabulati dalle banche che contenevano tutte le informazioni essenziali sulle varie obbligazioni. Cosa importante: avevo capito in fretta e sulla mia pelle che bisognava diffidare dei consigli della banca e in genere delle nuove emissioni a loro dire senza commissioni....
Nel mio piccolo mi sento un po' un pioniere: oggi ci sono un sacco di cose, book, grafici, tempi reali ecc. che allora non esistevano. Pensa solo ad operare su una obbligazione conoscendo, oltre alle sue caratteristiche generali, solo prezzo si apertura, di chiusura e volumi.
L'analisi tecnica non sono mai riuscito a capirla o più probabilmente non mi sono mai messo a studiarla seriamente e oggi la utilizzo un pochino leggendo il forum ma sempre con beneficio di inventario.
:ciao:
Carissimo prospero ,ti ringrazio della risposta ,ti confesso che hai generato in me qualche curiosità ,in primo luogo un metodo e una disciplina che io non ottempero, spesso agisco con incostanza , apprezzo il tuo fare ; se in seguito posso permettermi di chiederti qualche spunto sappi che te ne sarei grato. Saluti
 

Prospero

Io speriamo...
Carissimo prospero ,ti ringrazio della risposta ,ti confesso che hai generato in me qualche curiosità ,in primo luogo un metodo e una disciplina che io non ottempero, spesso agisco con incostanza , apprezzo il tuo fare ; se in seguito posso permettermi di chiederti qualche spunto sappi che te ne sarei grato. Saluti
Ciao vais, vedo che anche tu tendi a fare le ore piccole al pc! Certo che puoi chiedermi tutti gli spunti che vuoi, per me sarebbe un piacere rendermi utile anche se, come avrai capito, mi ritengo più un piccolo artigiano che un professionista del trading e per dirla tutta e senza nulla togliere a tutte le analisi, indicatori, resistenze e supporti che pure cerco di seguire perchè contano, eccome se contano, sono convinto di una cosa: l'elemento fondamentale per il successo nel trading è il "fattore k", tu mi capisci vero?
O il fattore k :ciapet: è presente o è meglio lasciar perdere.
Ciao, buonanotte.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Unicredit** 11.09 09:02 - Obbligazionario in rialzo dopo asta


Rally per Treasuries ieri a New York, con il trentennale in rialzo di oltre due punti dopo che la robusta richiesta all'asta di titoli a 30 anni ha attenuato i timori legati all'appetito degli investitori per i governativi statunitensi. Il 30 anni rendeva 4,2% nel finale dal 4,33% del giorno precedente. Il derivato sul Bund, riferimento dei governativi della Zona Euro, ha avviato la seduta odierna in rialzo via via crescente, estendendo parte dei guadagni della precedente seduta, dopo la robusta domanda registrata ieri all'asta di Treasuries a 30 anni. L'allungo rischia di essere messo in discussione dall'apertura delle borse europee, attesa in rialzo.

buongiorno a tutti del 3d:rolleyes:
 
Stato
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