Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Come sapete mi piace premettere che sono quello con meno preparazione, quindi posso sbagliare più di voi e mi piace di più legervi, ma le domande da porsi sono tante.
Indicizzati: vanno verso un settembre con un calo del CI, perchè dovrebbero salire se comprandoli vado a perdere sull'inflazione che pago oggi acquistando?
Altra domanda: diciamo che il prossimo anno andremo al 2% di inflazione dal 1.7% attuale, quel 0.3% lo guadagno sopra la cedola che non è poco.
Tradotto nel breve periodo, tempo 1mese le quotazioni scendono, ma nel medio periodo tempo10 mesi le quotazione risalgono.
Dove sbaglio?

quello 0.3% che guadagni sulla cedola lo perdi però sul tasso di sconto quindi i due effetti si compensano
 
Rispetto ieri calma piatta sul 41i , maggiori forze sul 21i ...ma oggi è anche giorno (val) di cedola ... personalmente sono appena entrato, per l'ennesimo trading, sul Mz21 ben scambiato anche oggi e che, personalmente, vedo come una delle poche occasioni che ci sono ora in ambito Btp. Probabilmente un pò della liquidità la userò per incrementare il parcheggio sul 13 2% se scende ancora di qualche tick (voglio vedere il risultato dell'asta del Bot annuali)

Ciao a tutti :)
 
io sugli inflation link non guarderei nè il dato di inflazione nè le aspettative di inflazione in quanto per costruzione il titolo è tale non muoversi in termini di prezzo per shock sull'inflazione. Io mi concentrei sul tasso reale,quindi sul possibile andamento dell'economia appunto reale, e dato che, si tratta di titoli italiani, allo spread btp bund

In subordine, aggiungerei un'occhiata ai CDS.
 
il tasso reale è quello che rimane

sinceramente io non conosco titoli a tasso reale e basta
gli unici fissi che conosco sono quelli in cui vi è la componente reale + inflazione = nominale

Dopo un anno che hai acquistato il titolo fisso, vedi quanto hai guadagnato in termini nominali percentuali (compresa la cedola), sottraii il potere di acquisto percentuale perso in quell'anno (inflazione) e ti rimane il guadagno percentuale in termini reali. Intendevo solo questo per titoli a tasso fisso che potrebbero avere maggior guadagno in termini reali rispetto agli indicizzati, tutto qui.:)
Ciao, Giuseppe
 
Dopo un anno che hai acquistato il titolo fisso, vedi quanto hai guadagnato in termini nominali percentuali (compresa la cedola), sottraii il potere di acquisto percentuale perso in quell'anno (inflazione) e ti rimane il guadagno percentuale in termini reali. Intendevo solo questo per titoli a tasso fisso che potrebbero avere maggior guadagno in termini reali rispetto agli indicizzati, tutto qui.:)
Ciao, Giuseppe

Quando i reali hanno maggior guadagni rispetto agli indicizzati?

per me quando quando l'inflazione scende a parità di tasso reale.

A parità di inflazione mi sà che se il reale sale perdo su tutti e due (di più sull'indicizzato perchè ho una duration più alta)

Se c'è un movimento di reale ed inflazione oltre a valutare le diverse direzioni nel movimento c'è anche da valutare l'intensità del movimento,
è un casino allucinante
 
io sugli inflation link non guarderei nè il dato di inflazione nè le aspettative di inflazione in quanto per costruzione il titolo è tale non muoversi in termini di prezzo per shock sull'inflazione. Io mi concentrei sul tasso reale,quindi sul possibile andamento dell'economia appunto reale, e dato che, si tratta di titoli italiani, allo spread btp bund

Scusami l'ignoranza, ma cosa intendi per tasso reale?
 
Btp in lieve calo in mattinata, buona risposta ad aste Bot

venerdì 10 settembre 2010 13:06

MILANO, 10 settembre (Reuters) - Btp deboli, con spread in lieve allargamento, nella mattinata che ha visto il collocamento da parte del Tesoro italiano di Bot per 10 miliardi e mezzo di euro. L'asta del 3 mesi ha visto l'assegnazione di titoli per 2,5 miliardi di euro, con rapporto domanda-offerta di 2,628 e rendimento in discesa allo 0,683%. Sul 12 mesi la cifra collocata è stata di 7 miliardi, con bid to cover a 1,898 e rendimento in aumento all'1,428%. "Le aste sono andate molto bene" commenta un trader. "Partivamo da livelli bassi e questo ha aiutato, ma la domanda è stata sostenuta e di qualità, come hanno mostrato i tassi prima e dopo il collocamento; chi ha voluto i titoli ha dovuto pagarli". Secondo il gestore di una sgr italiana il rendimento si è confermato su livelli "appetibili", con una "buona richiesta". "Certo, l'Italia è costretta ad essere sempre molto attiva sul fornte del debito, e in giornate d'asta come queste il fattore offerta pesa un po'" sottolinea il gestore. "I movimenti di curva sul medio-lungo sono stati obiettivamente contenuti stamane, l'attenzione è andata sul brevissimo" aggiunge il trader. "C'è però da segnalare che il nuovo Btp decennale, il marzo 2021, quota sempre molto stretto, segno che i volumi sono interessanti quindi già con una buona liquidità". Stamane il Pil italiano è stato rivisto al rialzo nell'ambito della lettura finale del dato del secondo trimestre: a +0,5% da +0,4% su trimestre e a +1,3% da +1,1% su anno. "Indubbiamente il mercato è più rilassato, sembra che l'avversione al rischio dei giorni scorsi sia un po' finita, E questo senz'altro sostiene la carta periferica" afferma il gestore.

PERIFERIA TRA OFFERTA E AVVERSIONE AL RISCHIO

La questione dell'offerta resta comunque centrale sul mercato: solo la prossima settimana la carta in scadenza nell'are aperiferica ammonta a 27 miliardi di euro. Una cifra che andrà a pesare sul debito periferico, nonostante un clima che sembra in parte rasserenato nelle ultime ore. "Gli spread della zona euro sono tutt'altro che stabili e molto soggetti alle conseguenze dei flussi in offerta" spiega lo strategist di Commerzbank David Schnautz. "Il mercato continua ad essere guidato dalla speculazione sull'economia Usa, e l'umore cambia da un giorno all'altro. Sembra che non ci sia un'idea dominante su come le cose potrebbero evolversi, si passa velocemente dall'avversione al rischio a un maggiore appetito" I dati americani di ieri da mercato del lavoro e bilancia commerciale hanno contribuito ad alleviare i timori di una brusca frenata dell'economia Usa, imponendo questa mattina una certa debolezza sul Bund tedesco. "Per i Bund la parola è correzione, non credo sia ancora finita, e la direzione generale dei rendimenti è in risalita" concluide Harvinder Sian di Rbs.


========================= 12,40 =============================== PREZZI VAR. RENDIMENTO FUTURES BUND DIC. FGBLZO 130,72 (-0,02) FUTURES BTP DIC. FBTPZ0 117,07 (-0,20) BTP 2 ANNI (LUG 12) IT2YT=RR* 101,28 (+0,18) 1,776% BTP 10 ANNI (SET 20) IT10YT=TT 102,14 (-0,17) 3,775% BTP 30 ANNI (SET 40) IT30YT=TT 104,75 (-0,55) 4,757% * Da schermi Reuters in assenza scambi su Mts ======================= SPREAD (PB) =========================== CHIUSURA PRECEDENTE TREASURY/BUND 10 ANNI YLDS5 43 42 BTP/BUND 2 ANNI YLDS3 107 108 BTP/BUND 10 ANNI YLDS5 145 142 -livelli minimo/massimo 139,5-145,2 141,0-150,4 BTP/BUND 10 ANNI IT10DE10=TWEB 148 145 -livelli minimo/massimo 143,6-148,8 145,6-154,3 BTP/BUND 30 ANNI YLDS7 184 182 BTP 2/10 ANNI -- 198,4 BTP 10/30 ANNI 98,2 96,8 ===============================================================
 
Cala rendimento bot 3 mesi, boom domande


Collocati titoli per 10,5 mld, richieste per oltre 22 mld



(ANSA) - ROMA, 10 SET - Scende il rendimento dei Bot a tre mesi, mentre sale quello dei titoli ad un anno. Entrambe le scadenze raccolgono pero' notevoli richieste. Il Tesoro ha messo in asta oggi 3,5 mld di Bot trimestrali, raccogliendo richieste per 9,18 mld: il rendimento medio ponderato e' pari allo 0,683% (-0,153 rispetto all'asta precedente). Collocati anche 7 mld di Bot annuali, contro richieste per 13,284 mld. Il rendimento medio e' pari all'1,428%, in leggero rialzo (+0,054 rispetto all'asta precedente).
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto