(ECO) Bce: analisti, riunione mercoledi' con la tentazione di tagliare - FOCUS
Nuove stime crescita. Possibile forte rallentamento II trim
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 giu - Il Consiglio
direttivo della Bce si riunisce mercoledi' a Francoforte a
fronte di pressioni sempre piu' forti per un taglio del
tasso di riferimento dell'Eurozona (ora all'1%). Un nuovo
allentamento sarebbe giustificato dagli indicatori economici
che per il 2012 puntano alla recessione, dall'andamento di
M3 e inflazione e dal crescente nervosismo dei mercati. Le
attese degli analisti nei confronti del corso che scegliera'
l'Eurotower sono cambiate drasticamente nel corso delle
ultime settimane: ormai il 35% circa degli esperti conta su
un taglio, forse due, durante i mesi estivi, anche se i
tempi sembrano troppo stretti per iniziare gia' da
dopodomani. Il forte peggioramento dell'indice sulla fiducia
delle imprese dell'Eurozona di maggio e' coerente con un
calo del Pil dell'area dello 0,5% nel secondo trimestre
(dopo una crescita zero nel primo), pari a un -2% annuo,
secondo le stime di Chris Williamson, capo-economista di
Markit e anche James Ashley, senior economist per l'Europa
di Rbc Bank, sottolinea che "gli indicatori per il secondo
trimestre stanno diventando sempre piu' brutti". La Bce
dovra 'rivalutare tutta la situazione", sottolineano gli
analisti di UniCredit, e usare toni meno ottimistici sulla
crescita, aprendo la strada a un taglio, se non gia'
dopodomani, in luglio. Il presidente della Bce, Mario
Draghi, non reiterera' la descrizione della congiuntura
europea, sempre secondo gli analisti di UniCredit, come "in
via di stabilizzazione anche se a bassi livelli" e
annuncera' una revisione al ribasso delle stime di crescita
dello staff dell'Eurotower: dallo 0,1% previsto in marzo si
passera' probabilmente a un -0,4% per il 2012 e, nel 2013 si
scendera' da +1,1% a +0,5%. Per le stime di inflazione non
sono previsti grossi cambiamenti (2,4% quest'anno e 1,6% nel
2013). Probabile anche un'indicazione, da parte di Draghi,
di un aumento dell'incertezza sulle prospettive future
dell'Eurozona. Diversi analisti stimano, tuttavia, che per
ragioni "tattiche" la Bce potrebbe rinviare qualsiasi
decisione alla riunione di luglio in attesa delle elezioni
politiche in Grecia del 17 giugno e del vertice europeo di
fine mese. Sempre per UniCredit, durante la riunione di
dopodomani si parlera' di un taglio dei tassi, ma e'
difficile che si trovi un consenso al riguardo (anche se
Draghi ha abituato i mercati ad azioni decise quando e'
necessario). Soltanto un'escalation delle tensioni sui
mercati dopo le elezioni in Grecia e un netto scivolone
della congiuntura europea, affermano, spingeranno la Bce ad
agire durante i mesi estivi. Il calo dell'inflazione
nell'Eurozona (2,4% in maggio contro 2,6% in aprile e 2,5%
nelle attese) apre spazi di manovra per l'Eurotower ma di
recente Draghi, di fronte all'Europarlamento, ha rinviato la
palla ai politici, chiedendo una "visione chiara" su come
dovra' essere l'Eurozona fra dieci anni, su quali tappe
seguire per arrivare alla fine del percorso e, sopratutto,
su quanto si e' disposti a sacrificare per difendere questo
percorso. Su tutti questi punti, puramente politici, manca
ancora un accordo in Europa.