Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Guarda come fa Israele da Cobraf. com

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30 Luglio 2012 02:10argomento: Banche Centrali e Moneta
Un modo chiaro di visualizzare tutto quanto si cerca di spiegare qui è guardare all'esempio di Israele dove nel 2009 quando c'è stata la crisi hanno fatto salire l'inflazione dal 2% al 6% per compensare la caduta del Pil reale. Cioè la Banca Centrale di Israele ragiona in termini di reddito o prodotto nazionale NOMINALE, inclusa inflazione e non lascia che si riduca. Se la produzione e la spesa reale cala allora la Banca Centrale di Israele pompa moneta e crea inflazione per compensare, in modo che il reddito NOMINALE non crolli. Non gliene frega niente di tenere sempre l'inflazione al 2-3%, se c'è recessione lascia che l'inflazione raddoppi tranquillamente perchè così anche se il prodotto nazionale ha crescita -1% con un +5% o +6% di inflazione mantiene sempre la crescita del reddito nominale intorno al 4-5% come prima della crisi

Al contrario in USa ed Europa le banche centrali hanno come priorità di tenere sempre l'inflazione stabile al 2-3% e lasciano che la produzione e il reddito calino

(Israele ha come governatore della Banca Centrale Fischer, ex-capo dei Fondo Monetario, che quando era al FMI non predicava di fare così, il FMI predicava sempre l'austerità... solo in Israele opera così, ma non lo pubblicizza, però se guardi è esattamente quello che fa)

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MILANO (MF-DJ)--L'Italia, si prepara ad affrontare le aste di Btp a medio lungo termine per un importo di 5,5 miliardi, anche perche' il rendimento del Btp a 10 anni continua a viaggiare attorno al 6%.
Questi rendimenti, scrive Milano Finanza, se da una parte rappresentano un salasso per i conti pubblici, dall'altra sono un'eccellente occasione per gli italiani che in questa stanno sottoscrivendo con fiducia il debito del Paese, tanto che in molti invocano il ritorno dei Bot People come baluardo contro l'aumento del differenziale.
Il presidente di Banca Ifigest, Gianni Bizzarri, ha spiegato che "non c'e' alternativa all'euro, non darei per scontata nemmeno l'uscita della Grecia. Crediamo che si vada verso un'integrazione europea anche se con tempi non rapidi perche' la Germania e altri Paesi stanno prendendo tutte le precauzioni del caso". red/bca
(END) Dow Jones Newswires
 
ROMA (MF-DJ)--"Le assicurazioni di Draghi e le conferme di Monti e Merkel sono fondamentali. La valorizzazione della Bce acquisita con il consenso dei governi e' un risultato importante. Pero' non sara' facile tradurre gli impegni in atti concreti, perche' ciascuna delle azioni possibili ha delle controindicazioni".
Lo afferma l'economista Nouriel Roubini in un'intervista alla Repubblica, smussando gli aspetti piu' pessimistici della sua analisi del futuro, ma anche invitando alla cautela. "Lo scenario della tempesta perfetta su scala globale non e' piu' l'ipotesi di base. Si prevedeva la crisi irrimediabile dell'Eurozona, la recessione americana, l'hard landing cinese, lo stallo dei Paesi in via di sviluppo, un'impennata dei prezzi del petrolio. Tutto elementi ancora sospesi -spiega Roubini- ma con un cambiamento importante: il tracollo dell'Eurozona forse sara' evitato" e anche sulla recessione americana "c'e' spazio per una piccola correzione: gli Usa procedono a velocita' di stallo, ma nel 2013 cresceranno, anche se non piu' dell'1%".
Per Roubini, tuttavia, "non solo il 2012, ma tutto il 2013 saranno anni duri su scala globale". red/ren
(END) Dow Jones Newswires
 
MILANO (MF-DJ)--Le parole di Mario Draghi della scorsa settimana hanno evitato il disastro finanziario, innescando un robusto rimbalzo delle borse europee. Questo rimbalzo, scrive Milano Finanza, potrebbe trasformarsi in un imprevisto rally, alla luce del sostanziale avallo del governo tedesco alle dichiarazioni del presidente della Bce e il temuto mese di agosto non sara' teatro dello scontro finale sull'euro, ma verra' ricordato come l'inizio della riscossa.
C'e' grande attesa per la riunione del Comitato direttivo della Bce. La cancelliera Angela Merkel, incontrando il presidente francese Francois Hollande, ha detto che "Germania e Francia sono decise a fare tutto per proteggere l'Eurozona". Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble si e' spinto ad accogliere con favore le dichiarazioni di Draghi sulle misure necessarie da prendere per la salvezza dell'euro e cosi' la Bundesbank rischia di essere isolata dallo stesso governo tedesco. red/bca
(END) Dow Jones Newswires July 30, 2012 02:24 ET (06:24 GMT)
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