siamo alla frutta
Controllo conti correnti promosso dal Garante della privacy. L’ultimo tassello è arrivato e può partire l’archivio dei rapporti finanziari basato sui dati dei conti degli italiani “spifferati” al Fisco.
Controllo conti correnti: dalla carta….
Strumento finalizzato alla lotta all’evasione fiscale, quello del controllo conti correnti, ha fin dal suo esordio acceso polemiche e dibattiti inerenti l’ingerenza del Fisco nella vita dei contribuenti, in nome di una lotta all’evasione fiscale che fa guadagnare al nostro Paese un triste primato a livello europeo. Ebbene secondo la manovra salva Italia, il controllo conti correnti sarebbe dovuto partire dallo scorso 1 gennaio 2012, ma così no è stato.
… ai fatti
Dopo continui rinvii, l’ultimo del 31 ottobre scorso, la data ultima entro cui banche, banche, Poste, Sim, Sgr, fiduciarie e assicurazioni dovranno spedire all’Anagrafe tributaria i dati “sensibili” dei conti correnti ( come saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti), e di molti altri rapporti finanziaria (dalla frequenza di accessi alle cassette di sicurezza alle gestioni patrimoniali, dalle carte di credito ai certificati di deposito), è stata individuata al 31 marzo 2013.
Controllo conti correnti: il parere del Garante della privacy
Il motivo principale di questi rinvii è da ricercarsi nella mancanza dell’ok dell’Autorità garante alla protezione dei dati personali al provvedimento a firma del direttore dell’agenzia delle Entrate che disegna proprio l’impianto del nuovo archivio dei rapporti finanziari basato sui dati pervenuti dal controllo conti correnti. ( Si veda a tal proposito il nostro articolo Controllo conti correnti rinviato.Atteso l’ok del Garante della privacy). Il parere del Garante è espresso in un provvedimento che porta la data del 15 novembre 2012 in cui si tiene conto di più elevate misure di sicurezza a protezione dei dati dei contribuenti, considerata l’enorme concentrazione di informazioni presso l’Anagrafe tributaria.
Controllo conti correnti: come inviare i dati
Dal controllo conti correnti, i dati estrapolati vengono trasmessi, non più tramite Entratel, bensì tramite una nuova infrastruttura, il ”Sistema di interscambio” – SID. La scelta per il sistema Sid è dovuta principalmente al fatto che si garantiscono procedure di trasmissione totalmente automatizzate. In realtà, precisa nel suo provvedimento il Garante, dal controllo conti correnti, gli operatori come banche, poste ecc potranno usare, per inviare i dati all’Anagrafe tributaria due sistemi alternativi:
1- il SID
2- un server FTP.
Per file di piccole dimensioni invece si potrà usare il servizio di Posta elettronica certificata (PEC).
Dopo il controllo e l’invio dei dati, questi potranno essere conservati per un periodo non superiore a 6 anni, allo scadere dei quali le informazioni saranno automaticamente cancellate.
tutte queste cose non faranno altro che affossare l'economia grazie monti e grazie berlusca.
penso che le banche andranno in una crisi mostruosa tutti si prenderanno i risparmi di una vita il default sara inevitabile .