Dopo quattro ore di vertice a Palazzo Grazioli con lo stato maggiore del partito, arriva il colpo di scena da parte di Silvio Berlusconi che comunica il suo ormai molto probabile ritorno in campo e non perde occasione per attaccare il governo Monti. In una nota si legge, "La situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo e oggi l’Italia è sull’orlo del baratro. Non lo posso consentire e ciò determinerà le scelte che prenderemo assieme nei prossimi giorni".
Uno scenario disastroso
Berlusconi torna a parlare "per senso di responsabilità e per amore del mio Paese" e disegna uno scenario disastroso per l’Italia, motivando in questo modo la necessità di un suo ritorno; l’ex premier dichiara, "L’economia è allo stremo, un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d’acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili. Le famiglie italiane angosciate perché non riescono a pagare l’Imu. Le imprese che chiudono, l’edilizia crollata, il mercato dell’auto distrutto. Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine. Non è più possibile andare avanti così".
Berlusconi ha deciso di ricandidarsi per la sesta volta?
Secondo le sue dichiarazioni, "Leggo su un’agenzia una frase a me attribuita del tutto inventata e addirittura surreale: Io non mi candido perché non mi volete, frase che avrei oggi rivolto ai miei colleghi del Popolo della Libertà. La realtà è l’opposto: sono assediato dalle richieste dei miei perché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo alla guida del PdL".
Queste dichiarazioni furiose di Berlusconi spiazzano tutti, alleati e non, ma rendono piuttosto chiaro quello che quasi tutti si aspettavano, ossia un suo ritorno in politica e un ritorno da protagonista tra l’altro. L’ex premier chiede agli italiani di riflettere sulla passata esperienza governativa e secondo numerose fonti, la sua sarebbe stata una vera e propria sfida.
Passera: non è un bene per l’Italia
Durante un’intervista ad Agorà su Rai Tre Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, commenta la possibilità di un ritorno di Berlusconi in campo e dichiara, "Tutto ciò che può solo fare immaginare al resto del mondo, ai nostri partner, che si torna indietro, non è un bene per l’Italia. Dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti" e aggiunge, "In parte il problema esodati è stato coperto. La risposta strutturale di come mantenere nel mondo del lavoro queste persone a condizioni accettabili ancora non c’è, ma bisogna trovarla".