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Crisi, Brunetta:
Crisi, Brunetta: “Borsa e spread frutto del nervosismo dei mercati. Aspettiamo le aste dicembre per una valutazione vera”
“I livelli più alti sono il frutto del nervosismo della Borsa e degli spread. Nulla di drammatico rispetto a quello che abbiamo visto nei mesi scorsi, nelle settimane scorse, se ricordiamo che a luglio scorso i livelli di spread sono andati a 536 (e c’era il governo Monti), perché sembrava che la Grecia uscisse dall’euro”. Lo ha affermato il coordinatore dei dipartimenti del Pdl, Renato Brunetta, nel corso della striscia quotidiana “Cos’è questa crisi” di TgCom24.
“Ricordiamo però – ha aggiunto l’economista – che questo spread non influisce in nulla, al momento, sul nostro debito pubblico. Bisognerà aspettare l’asta di fine dicembre per vedere quanto questo nervosismo dello spread di questi giorni influirà sui rendimenti. Calma e gesso, dunque. Non dipendiamo né dallo spread né dal ricatto del sistema finanziario internazionale. C’è in atto una crisi di governo, io ero perché si seguisse la linea di Napolitano, vale a dire una crisi ordinata, ma il presidente Monti l’ha accelerata, indicando le sue dimissioni subito dopo l’approvazione della Legge di stabilità. Vedremo – conclude Brunetta – quali saranno i risultati”.
Crisi, Brunetta: “Borsa e spread frutto del nervosismo dei mercati. Aspettiamo le aste dicembre per una valutazione vera”
“I livelli più alti sono il frutto del nervosismo della Borsa e degli spread. Nulla di drammatico rispetto a quello che abbiamo visto nei mesi scorsi, nelle settimane scorse, se ricordiamo che a luglio scorso i livelli di spread sono andati a 536 (e c’era il governo Monti), perché sembrava che la Grecia uscisse dall’euro”. Lo ha affermato il coordinatore dei dipartimenti del Pdl, Renato Brunetta, nel corso della striscia quotidiana “Cos’è questa crisi” di TgCom24.
“Ricordiamo però – ha aggiunto l’economista – che questo spread non influisce in nulla, al momento, sul nostro debito pubblico. Bisognerà aspettare l’asta di fine dicembre per vedere quanto questo nervosismo dello spread di questi giorni influirà sui rendimenti. Calma e gesso, dunque. Non dipendiamo né dallo spread né dal ricatto del sistema finanziario internazionale. C’è in atto una crisi di governo, io ero perché si seguisse la linea di Napolitano, vale a dire una crisi ordinata, ma il presidente Monti l’ha accelerata, indicando le sue dimissioni subito dopo l’approvazione della Legge di stabilità. Vedremo – conclude Brunetta – quali saranno i risultati”.