La Stampa
16/01/2012 - LA CRISI LA PAROLA AI PARTITI
Monti chiede l’appoggio dei leader
Il premier, Mario Monti
Pranzo con Alfano, Bersani
e Casini: sul piatto il sostegno
delle Camere
per la battaglia in Europa
UGO MAGRI
roma
Quando alle 10 di stamane Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, varcherà il portone di Palazzo Chigi, per quell’ora già sarà chiara la reazione dei mercati. Avranno ignorato le bocciature inflitte da Standard & Poor’s? O viceversa l’euro si troverà alle prese con uno tsunami? La conversazione tra Monti e il suo ospite prenderà le mosse dall’andamento dello spread. Ma poi certamente il colloquio farà perno sull’appuntamento cui tutti guardano: il Consiglio Ue del 29 gennaio. E’ lì che andranno prese le decisioni anti-crisi. Non solo quelle volte a rafforzare la disciplina di bilancio (il cosiddetto «fiscal compact»), ma anche le politiche su cui innestare un cammino virtuoso di crescita. Van Rompuy confida assai nella competenza del professor Monti e nelle sue proposte per accrescere il dinamismo del Vecchio Continente. Fonti governative assicurano che l’incontro avrà carattere operativo, e contribuirà a definire l’agenda del Consiglio Ue.
Giusto il tempo di congedare Van Rompuy; poi Monti dovrà precipitarsi a ricevere altri ospiti. Per pranzo infatti a Palazzo Chigi sono attesi «A-B-C» (Alfano, Bersani, Casini) che per la prima volta si appaleseranno tutti insieme, senza raggiungere Monti attraverso cunicoli sotterranei come accadde due mesi fa a Palazzo Giustiniani. Oggetto dell’incontro, come suggerisce la presenza del ministro per gli Affari europei Moavero, è proprio la condotta da seguire in vista del 29. Ciascuno dei tre segretari porterà le proprie ricette che in gran parte coincidono. Per tutti il problema è rappresentato dalla posizione tedesca ed è incarnato da Frau Merkel. L’uno, l’altro e l’altro ancora sostengono che Monti non dovrà avere timidezze nel tutelare la posizione dell’Italia che ha fatto i compiti a casa e perfino S&P in qualche modo lo riconosce. Quelli del Pdl sostengono: batta i pugni sul tavolo. Ma pure nel Pd lo esortano a trascurare, se proprio occorresse, l’etichetta e le buone maniere. Monti li ascolterà con la solita aria attenta, sebbene da ex commissario Ue non gli manchi consuetudine con l’ambiente comunitario.
L’interesse della colazione, in ogni caso, non risiede nei suggerimenti dei partiti al Prof. Conta il segnale politico, l’immagine plastica di un Paese compatto quando viene in gioco il destino collettivo; e di una maggioranza che, perlomeno su temi così alti, non prova vergogna di qualificarsi tale. Se l’incontro avrà successo, non sono esclusi sviluppi ulteriori. Il 24 alla Camera, e l’indomani al Senato, si preparano dibattiti sulle scelte europee perché, come ricorda spesso Bersani, «il Parlamento non ce l’hanno soltanto i tedeschi». Per il momento si procede su mozioni separate anche se convergenti (Franceschini-Goti e Cicchitto-Frattini a Montecitorio, di Finocchiaro e di Gasparri a Palazzo Madama) ma non è da escludere che il presidente del Consiglio solleciti oggi il passo politicamente impegnativo della mozione comune. Sarebbe una svolta rilevante per la politica italiana e utile per le agenzie di rating le quali, testimonia Prodi, non capiscono granché delle nostre vicende.
Il pranzo era fissato da giorni. Risulta che sia stato Monti a prendere l’iniziativa. Ma l’appuntamento ha rischiato di saltare dopo il voto salva-Cosentino, perché Berlusconi (ringalluzzito) è tornato a parlare coi suoi di elezioni a breve. Pare che Monti, messo al corrente delle voci, se ne sia dispiaciuto. Nelle ultime ore, comunque, dietrofront del Cavaliere che di fronte al precipitare della crisi ha dato via libera ad Alfano, il quale potrà sedersi finalmente a tavola con gli ex-avversari.
Non vi nascondo che vedere i vari leaders dei diversi schieramenti andare insieme da Monti per sostenere la sua azione in Europa mi rincuora un po'...certo ognuno di fronte al proprio elettorato farà un po' di teatrino ma tutto sommato questa unità di intenti fa bene all'opinione pubblica italiana ed estera: solo S&P se ne frega...
Buongiorno a tutti !!