Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

Scusate... ma non è che ci stiamo preparando a una bella caduta libera...? Sotto i 110.17 cosa c'è??
 

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Vediamo se zio Berny oggi ci fa collassare a o sotto 109,97

rettifico fino a 109,73
 
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A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?
 
A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?

che bel riassunto! :clap:
il tuo ragionamento è una foto con una reflex in bianco e nero (quelle di una volta che facevano bene le foto senza bisogno di ritocchi) :bow:

da oggi ragionerò un pò anche con la tua testa... :up: visto che la pensiamo uguale....
 
A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?


Nulla!
Fila tutto liscio come l'olio e, mi trovi d'accordo. Purtroppo vorremmo essere sempre in cima alla montagna e, goderci lo spettacolo dall'alto, a me però, piace scalarla, perchè la felicità la provo solo durante la scalata. Ringrazio per questo concetto Paulo Cohelo.
 
che dite, se prendo un time di 5h mi da questo, vi torna? Non dobbiamo perdere i 110,13 poco più poco meno.
 

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A novembre 2011 il debito pubblico italiano era pari a 1.898 miliardi. Eravamo tutti preoccupatissimi per i nostri TDS, lo spread era alle stelle (550) e il governo mandato via a furor di popolo. Caroselli festanti per la cacciata (provvisoria) di Nanos e felicità per l'arrivo di Monti. Nei 19 mesi trascorsi la cura Monti, secondo la vulgata, avrebbe riportato i conti sotto controllo per effetto di manovre "lacrime e sangue".
Bene .. a 19 mesi da quel possibile disastro, dalla caduta nel burrone verso il quale ci stavamo allegramente avviando, cosa è accaduto?
Il debito del nostro paese, diventato chissà perchè virtuoso, è arrivato a 2074 miliardi, con un aumento di 176 miliardi (quasi 10 al mese) nonostante le brillanti manovre della Cannata che ha minimizzato gli oneri sul debito attraverso rinnovi ben azzeccati.
Sempre in questo periodo il PIL è calato di un altro 4%, i consumi crollati, le imprese hanno cumulato nei 5 anni di crisi la perdita di un quarto del fatturato, la disoccupazione giovanile è ancora cresciuta (spaventosamente) e quella complessiva anche insieme alla Cassa Integrazione, sempre alle stelle. Abbiamo avuto diversi downgrade sul debito e siamo ad un passo dal livello Junk Bond. Gli investimenti sono crollati e la nostra maggiore impresa (che fabbrica auto che pochi comprano) se ne è filata in silenzio in America. Nella politica mezze seghe erano allora al comando, mezze seghe sono adesso, con l'aggravante che Silvio Berlusconi è tornato a comandare avendo piazzato a PdC il nipote del suo braccio destro. Al governo del fare si è sostituito il Governo del FAREMO FORSE. Gli scandali si susseguono e la espulsione di moglie e figlia di un dissidente Kazako sembra la copia aggravata alla potenza della telefonata per liberare Ruby.
Se qualcosa è cambiato da allora è solo in peggio.
Ciò premesso, se eravamo sull'orlo del baratro un anno e mezzo fa, adesso dove siamo?
Se allora nessuno comprava TDS lunghi con rendimenti del 7% perchè oggi si dovrebbero comprare con rendimenti del 4%?
A me piace ragionare con la mia testa e non con le teste altrui.
Cosa c'è che non va nel mio ragionamento?

il problema è che 2 anni fa si iniziava a credere che eurolandia si sarebbe sgretolata. adesso questo dubbio è molto meno presente. un conto è un'Italia sola, con la Nuova Lira, un conto un'italia parte dell'unione con l'euro.
 

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