stefanofabb
GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 ago - Il Fondo
monetario internazionale ha raccomandato alla Francia di
rallentare il suo ritmo di riduzione del deficit pubblico in
modo tale da sostenere la ripresa economica. "Entro la fine del
2013, il governo avra' realizzato due terzi degli sforzi
avviati nel 2011 per stabilizzare il deficit. Alla luce della
situazione ancora incerta per la ripresa, il governo dovrebbe
rallentare il ritmo dell'aggiustamento", viene indicato nel
rapporto annuale sull'economia francese. Il Fmi prevede per il
Paese transalpino un rapporto tra deficit e Pil al 3,9%, contro
il 4,8% del 2012. Il governo francese si e' posto come
obiettivo quello di arrivare al 3,7%, anche se il ministro
dell'Economia, Pierre Moscovici, la settimana scorsa ha
riconosciuto che il rapporto deficit/Pil potra' essere
"leggermente superiore". Per il Fondo, inoltre, ci sono
indicazioni tali per cui ci sara' "una ripresa progressiva
dell'economia nel secondo semestre 2013", con la conferma di
una stima del Pil in calo dello 0,2% per quest'anno e di una
crescita dello 0,8% per il 2014. Stando al rapporto, al di la'
di questa "ripresa ciclica", l'economia francese e' "ostacolata
da rigidita' strutturali sul mercato del lavoro e dei beni, che
hanno contribuito a una perdita progressiva di competitivita' e
di capacita' esportativa". Per questo motivo, il Fondo
incoraggia la Francia a "proseguire la strada delle riforme
strutturali per sostenere la ripresa della domanda privata e
per rinforzare la competitivita'", chiedendo di riformare il
sistema pensionistico, andare piu' a fondo con la riforma del
mercato del lavoro e aprirsi alla concorrenza sui mercati dei
beni e dei servizi.
monetario internazionale ha raccomandato alla Francia di
rallentare il suo ritmo di riduzione del deficit pubblico in
modo tale da sostenere la ripresa economica. "Entro la fine del
2013, il governo avra' realizzato due terzi degli sforzi
avviati nel 2011 per stabilizzare il deficit. Alla luce della
situazione ancora incerta per la ripresa, il governo dovrebbe
rallentare il ritmo dell'aggiustamento", viene indicato nel
rapporto annuale sull'economia francese. Il Fmi prevede per il
Paese transalpino un rapporto tra deficit e Pil al 3,9%, contro
il 4,8% del 2012. Il governo francese si e' posto come
obiettivo quello di arrivare al 3,7%, anche se il ministro
dell'Economia, Pierre Moscovici, la settimana scorsa ha
riconosciuto che il rapporto deficit/Pil potra' essere
"leggermente superiore". Per il Fondo, inoltre, ci sono
indicazioni tali per cui ci sara' "una ripresa progressiva
dell'economia nel secondo semestre 2013", con la conferma di
una stima del Pil in calo dello 0,2% per quest'anno e di una
crescita dello 0,8% per il 2014. Stando al rapporto, al di la'
di questa "ripresa ciclica", l'economia francese e' "ostacolata
da rigidita' strutturali sul mercato del lavoro e dei beni, che
hanno contribuito a una perdita progressiva di competitivita' e
di capacita' esportativa". Per questo motivo, il Fondo
incoraggia la Francia a "proseguire la strada delle riforme
strutturali per sostenere la ripresa della domanda privata e
per rinforzare la competitivita'", chiedendo di riformare il
sistema pensionistico, andare piu' a fondo con la riforma del
mercato del lavoro e aprirsi alla concorrenza sui mercati dei
beni e dei servizi.