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Sembrano rientrare i movimenti sulla sterlina dopo l’Inflation Report della Bank of England (BoE) di questa mattina. Come atteso, l’Istituto britannico ha introdotto la soglia del 7% al tasso di disoccupazione al di sotto della quale i tassi di interesse, ora fermo allo 0,5%, potrebbero essere rivisti al rialzo.
Secondo le proiezioni della BoE il tasso di disoccupazione, attualmente al 7,8%, potrebbe rimanere al di sopra di tale soglia almeno sino al 3° trimestre del 2016. Sull’inflazione, le aspettative di medio periodo rimangono ancorate e nei prossimi 18-24 mesi i prezzi al consumo potrebbero rimanere di mezzo punto percentuale sopra il target del 2%. Infine, sul piano di acquisto titoli, ora fermo a 375 miliardi di sterline, la Banca centrale non ha escluso un suo aumento qualora le condizioni dovessero richiederlo.
La BoE si accoda quindi a quanto fatto già dalla Federal Reserve, fissando una soglia sul tasso di disoccupazione. L’impressione generale è che lo stupore iniziale è stato calmierato dalle quadro fragile che Carney ha dipinto sull’economia britannica, che rimane ancora soggetto a downside risk. Per ora la strategia monetaria non dovrebbe cambiare e il principale driver per eventuali nuove immissioni di liquidità dipenderanno principalmente dall’andamento del tasso di inflazione.
In questo momento la sterlina si è portata ai nuovi massimi intraday sia verso euro che verso dollaro, mentre il Ftse 100 (FTSE: ^FTSE - notizie) dopo lo spike rilazista ha invertito rotta aggiornando addirittura i minimi dal 17 luglio scorso a 6.520 punti.
VINCENZO LONGO Market Strategist Autore: IG Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online