Coltivavo un sogno: laurearmi in matematica. lavoravo di sera e fino alle due di notte per mantenermi agli studi in un grande bar. Lessi nella bacheca della facoltà, il bando di un concorso per un posto presso il centro di calcolo della stessa facoltà. Partecipai e lo vinsi. Le prove erano a base di test psicologici.
La mia gioia fu immensa, come quella dei miei genitori. Purtroppo durò solo 90 giorni, poco prima che scadesse il periodo di prova perchè, venni licenziato
per sostituirmi con uno raccomandato da un cardinale. Da quel giorno, cambiò
tutta la mia vita, da quel giorno e dopo 44 anni,la mia rabbia è più viva che mai!