Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

Ripresina...non ripresina :mmmm: anche "lui" a suo tempo diceva che la riforma agraria andava da Dio e non era vero ma dava il contentino e l'illusione che potevano essere di una certa utilità. Oggi i tempi per fortuna sono cambiati e lui non c'è più ma a dare il contentino e l'illusione ci sono ora Letta, ora Draghi:

Verso la fine della crisi, Draghi: "La ripresa non è galoppante, ma c'è" - Tgcom24

"...le esportazioni riprendono e, fatto nuovo, risalgono i consumi". Sarà, a me non mi pare,ma... io speriamo che mi sbaglio :). Buona domenica a tutti.
 
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Buongiorno Paolo.

Come si può, secondo me, parlare di crescita onesta, quando a crescere, sono stati finora solo i poveri e, la degenerazione sociale generata dalla perdita di milioni di posti di lavoro e, la chiusura di centinaia di migliaia di aziende. Quanto tempo ci vorrà, ammesso che tutto fili liscio, per ricreare le condizioni di prima della crisi, quindi da più di un lustro? L'articolo è impostato bene ma, la realtà è ben diversa...:)

Per dare una visione diversa ecco un buon articolo di Fubini che avevo postato tempo fa.....chiaramente il titolo come sempre è urlato.... ma il contenuto mi sembra interessante.
Addio al "tesoro dei privati" con banche, famiglie e imprese il debito totale è al 400% del Pil - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Ciao a tutti :)
 
Ciao :)
Personalmente concordo con l'autore dell'articolo nel "MERITO" dell'articolo Sergio. A mio avviso il debito italiano E' MOLTO PIU' SOSTENIBILE di altri considerando i parametri esposti e alle considerazioni espresse.
Quanto tempo ci vorrà perché l'economia reale ritorni alle condizioni prima della crisi? non te lo so dire come credo nessuno lo sappia ..ammesso che si ritorni a quelle condizioni O CHE SIA GIUSTO TORNARCI senza mettere in campo una crescita economica con SUPPORTI BEN DIVERSI da quelli "drogati" che hanno generato questa crisi.
Ma per tornare al soggetto dell'articolo e non divagare su altro, ho trovato SOLO utile e corretto riportare l'analisi perché è riconosciuta competente e ben documentata ..e mi sembra possa BEN starci assieme alle mille cassandre pessimistiche che si leggono ogni giorno..

I dati si interpretano e si leggono, poi ognuno si fa la sua opinione e opera di conseguenza.


Ho scritto che l'articolo è ben impostato, pertanto nel merito, è utilissimo.
Ben vengano inoltre squarci di sereno là dove le nubi delle cassandre sono sempre più minacciose. Se il debito implicito tiene conto delle riforme sulle pensioni e sanità, può essere un bene da un lato ma, male nell'altro se non si spingono le riforme verso la cancellazione dei privilegi e tutto ciò che alimenta la spesa pubblica per favorire la crescita, altrimenti che senso ha il rapporto debito/Pil? Voglio dire : fino a quando e per quanto il ns. debito è sostenibile
se il denominatore non cresce o resta fermo?

Quando leggo certe cose:

"Negli Stati Uniti, il 94% della crescita totale dei ricavi è pari all'1% della popolazione," ringhia Kemal Dervis, la Brookings Institution. Questo è un squilibri macro-economici dovrebbero essere corretti, altrimenti le frustrazioni che accentuare destabilizzante per gli Stati."

e tutto l'articolo:Economie mondiale : optimisme prudent malgré un accroissement des inégalités de revenus, Actualités

sento che il punto nevralgico sul quale intervenire sono proprio le disuguaglianze che, se non si accorciano, permettendo una maggiore ed equa distribuzione della ricchezza, cominciando dal lavoro, ci vorranno decenni per assicurare un futuro ai ns. figli e nipoti.
 
Per dare una visione diversa ecco un buon articolo di Fubini che avevo postato tempo fa.....chiaramente il titolo come sempre è urlato.... ma il contenuto mi sembra interessante.
Addio al "tesoro dei privati" con banche, famiglie e imprese il debito totale è al 400% del Pil - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Ciao a tutti :)


Ciao Andrea.
Ricordo di averlo letto e, grazie per averlo riproposto.
Il forte incremento dell'indebitamento privato, è anche la naturale conseguenza dell'elevato costo del debito delle ns, aziende, rispetto a quelle tedesche, che godono di tassi notoriamente inferiori anche più del 50%.:)
 
Da Televideo pag. 135

"AUMENTI BOOM A IMPRESE
15/12/2013 16:37

Con Imu e Tares arrivano aumenti boom dell'esborso fiscale delle imprese: lo sostiene la Cgia che ha analizzato le aliquote medie applicate dai venti Comuni capoluogo di regione su tutte le diverse tipologie di immobili ad uso produttivo/commerciale. Dai calcoli emerge che sui capannoni l'Imu è aumentata fino al 10% e con la Tares i negozi di frutta e verdura dovranno sopportare aumenti del 34,5% e ristoranti, trattorie e pizzerie rialzi del 31%."

Così i negozianti e imprese sono obbligati ad aumentare i prezzi, i consumatori
a contenere i consumi e, i redditi che, quando ci sono con le retribuzioni e pensioni bloccati, a soffrire ulteriormente.
 
Diamo un'occhiata al traffico ferroviario:

https://www.aar.org/newsandevents/Freight-Rail-Traffic/Documents/2013-12-05-railtraffic.pdf

A cosa dice questo signore:

" David Stockman, ex direttore dell'Ufficio di Gestione e Bilancio sotto il presidente Ronald Reagan : " Abbiamo una bolla enorme in tutto il mondo, dal Giappone, alla Cina, Europa, Regno Unito Come risultato di questo, penso che i mercati finanziari mondiali sono. estremamente pericoloso, instabile e soggetto a guai seri e dislocazione in futuro. "

E certamente ci sono già segnali che indicano che l'economia americana sta rallentando, mentre ci dirigiamo nelle ultime settimane del 2013. Ad esempio, il Giovedi abbiamo appreso che il numero delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione è aumentato di 68.000 la scorsa settimana per un preoccupante alto totale di 368.000 . Questo è stato il più grande aumento che abbiamo visto in più di un anno.

Inoltre, come ho scritto l'altro giorno , il traffico ferroviario è fino in fondo in questo momento. Infatti, per la settimana terminata il 30 novembre, il traffico ferroviario degli Stati Uniti era pari al 16,3 per cento dalla stessa settimana dell'anno precedente. Questo è un indicatore molto importante che l'attività economica è sempre più lento.

E continuiamo a ottenere più prove del fatto che la classe media si sta progressivamente eroso e che la povertà in America è in rapida crescita. Ad esempio, un sondaggio che è stato appena rilasciato ha trovato che le richieste di assistenza alimentare e il livello di senzatetto hanno entrambi registrato un sensibile aumento nelle principali città degli Stati Uniti l'anno scorso ...

Un sondaggio di 25 città americane, tra cui molti della nazione più grande, ha mostrato incrementi annui in aiuti alimentari e dei senzatetto.

Le città, situati in 18 stati, ha visto le richieste di aiuti alimentari d'urgenza aumento in media del sette per cento rispetto al periodo precedente, un anno prima, secondo la Conferenza dei sindaci degli Stati Uniti studio, pubblicato Mercoledì.

Tutti ma quattro città hanno registrato un aumento della domanda di assistenza tra il periodo settembre 2012 fino ad agosto 2013."


Tratto da questo articolo:

Faber, Rogers, Dent, Maloney, & Stockman ? What Do They Say Is Coming In 2014? | Zero Hedge
 
Per dare una visione diversa ecco un buon articolo di Fubini che avevo postato tempo fa.....chiaramente il titolo come sempre è urlato.... ma il contenuto mi sembra interessante.
Addio al "tesoro dei privati" con banche, famiglie e imprese il debito totale è al 400% del Pil - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Ciao a tutti :)


Mah...che la situazione sia grave e non certo rosea è lapalissiano ma i toni drammatici dell'articolo non li condivido. Semmai direi che noi italiani non sappiamo sfruttare le bellezze storiche naturalistiche che abbiamo per fini turistici (75% del patrimonio artistico mondiale), il brand "made in Italy" è il più conosciuto al mondo, il food italiano è leader al mondo, ecc ecc Questo per dire che dobbiamo anche avere un po' di fiducia nel futuro ed avere a volte un po' di ottimismo...
 
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Mah Zebro non direi che l'aumento dei tassi faccia paura(io sto sempre sui più lunghi)..da molto tempo penso che la cosa giusta sul REFI possa essere un 2,5% circa e che in tempi di mercati non drogati come cita l'analista o il laureato sarebbe una manna!Ci sarebbe ripresa economica ed un possibile aumento "normale"dei prezzi dei btp indicizzati compresi e non come ora con tassi presso che azzerati !..per non parlare di una ripresa dei corsi del tutto sostenibile senza QE ed altri aggettivi.Ricordo che un certo Trichet ad Ottobre del 2008 avrebbe portato il saggio al 4,75%(da 4,5)e l'Euribor ad un anno veleggiava al 5%e il btp 2037 arrivò a toccare i 90,30 :eek:..poi innescarono la famosa crisi (quinquennio o lustro)che da qualche parte era scritta e non è finita ancora..le date le ricordo bene,basta fare un po di mente locale,buona Domenica

Beh... se il REFI salisse al 2.5% un 37 che attualmente è sopra i 92 non subirebbe una discesa piuttosto veloce?
Bisognerebbe saltare sugli ind. al volo.. ma anche un 41i, sotto l'aspetto della quota fissa, è un lunghissimo.
La faccenda mi sembra complicata, no?
 
Beh... se il REFI salisse al 2.5% un 37 che attualmente è sopra i 92 non subirebbe una discesa piuttosto veloce?
Bisognerebbe saltare sugli ind. al volo.. ma anche un 41i, sotto l'aspetto della quota fissa, è un lunghissimo.
La faccenda mi sembra complicata, no?
Scusate ma io sono pur sempre uno dei fondatori dei noio...cos'è il REFI? Mai sentito parlare...
 
Scusate ma io sono pur sempre uno dei fondatori dei noio...cos'è il REFI? Mai sentito parlare...
buonasera
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Il tasso di interesse della BCE è il cosiddetto “tasso refi” (chiamato altresì “tasso per le operazioni di rifinanziamento”). Il tasso refi rappresenta il valore indicizzato che le banche sono tenute a pagare quando prendono in prestito del danaro dalla BCE. Gli istituti bancari fanno ricorso a questa opportunità al momento in cui si trovano ad affrontare periodi di carenza di liquidità. I tassi di interesse interbancari quali l’indice Euribor sono assai sensibili alle variazione del tasso refi. Per questo motivo, il tasso di interesse della BCE costituisce un ottimo strumento di intervento sui valori del tasso di mercato.

In questa pagina è riportata una tabella contenente le ultime 10 variazioni del tasso per le operazioni di rifinanziamento della BCE, accompagnate da un grafico indicante tutte le riduzioni e tutti gli incrementi a decorrere dall’introduzione della moneta unica.

Andamento del tasso BCE: Variazioni del tasso refi BCE 07-11-2013 0,250% 02-05-2013 0,500% 05-07-2012 0,750% 08-12-2011 1,000% 03-11-2011 1,250% 07-07-2011 1,500% 07-04-2011 1,250% 07-05-2009 1,000% 02-04-2009 1,250% 05-03-2009 1,500% Andamento del tasso refi BCE
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