Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (2 lettori)

Zebro

Valar dohaeris
Inizio drammatico... speriamo sia solo una sfuriata psicopatologica della prima ora di contrattazione...
 

braga

Forumer storico
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Buongiorno
Basta considerare le strutture delle due economie. Quella italiana può basarsi quasi esclusivamente sul risparmio dei privati: le grandi società italiane infatti operano per lo più tramite holding e partecipazioni in società estere e poco o niente lasciano in Italia. Cipro, invece, è essa stessa meta di capitali esteri quindi teoricamente un ventre molle da poter colpire. Stando ai dati del 2011 nelle banche c´erano valori per oltre 152 miliardi di euro (oltre 800 volte il Pil di Nicosia) tutti provenienti da finanza privata, mentre le casse pubbliche piangevano miseria. I depositi sfioravano i 100 miliardi, e il sistema bancario vedeva un´esposizione estrema in Russia (40% della presenza negli istituti di credito, spesso sospettata di essere mezzo di riciclaggio) e Grecia (quest´ultima scelta particolarmente infelice e che è stata la causa della crisi effetto "domino"). Eppure la fuga dei capitali è arrivata anche in questo caso com´era prevedibile. Infatti dopo la diffusione della notizia dell´accordo raggiunto per salvare l´isola e che comprende anche il prelievo forzoso dai conti correnti bancari, si sono formate lunghe file agli sportelli per riuscire, quando possibile, a salvare un po´ del capitale spesso oggetto di risparmi. Infatti, bisogna ricordare che ai bancomat non sono certo le multinazionali straniere (russe su tutti) che fanno la file, bensì la popolazione che proprio grazie a misure fiscali agevolate, è riuscita finora a vivere in una regione che tecnicamente è favorevole solo all´industria del turismo (già di per sè ottima) e che in tempo di crisi potrebbe essere facilmente cancellata. L´accordo raggiunto nei giorni scorsi, ricordiamo, copre solo 10 dei 17 miliardi chiesti da Nicosia, mentre gli altri dovranno essere integrati attraverso misure alternative, come quella che sta facendo discutere proprio in questi giorni (prelievo forzoso dai conti corrente del 6,75% per i depositi sotto i 100 mila euro e del 9,9% per quelli superiori) e che ha creato anche un precedente nella storia del governo europeo e, con ogni probabilità, anche in quello del diritto privato visto che per la prima volta sono stati coinvolti anche i cittadini nel salvataggio del sistema bancario. , Il tutto sembra ancora più inquietante alla luce del fatto che "stranamente" il governo cipriota ha deciso di lasciare chiuse per "ferie" proprio le banche, a seguito di un altro giorno di chiusura, oggi (questo già previsto in agenda perchè festività religiosa) e di bloccare qualsiasi forma di pagamento compresi quelli da filiali dello stesso istituto. Timore di fuga dei capitali, ovvio, proprio di quelli che in realtà non dovrebbero essere tassati, cioè della popolazione. MA Nicosia, in alcuni casi, è arrivata in ritardo. Infatti il flusso di uscita di denaro è aumentato esponenzialmente nei giorni scorsi proprio dietro i timoi di una tassa ed ha raggiunto la cifra di oltre 5 miliardi nelle ore precedenti l´accordo e 20 dall´inizio dell´anno. Stando alle dichiarazioni del presidente Nicos Anastasiades, le preoccupazioni per lo stato di cose che si stava delineando era ben noto da tempo (appunto) e che a rischio c´erano 8 mila posti di lavoro proprio nel settore bancario ormai privo di liquidità, fallimento dello stesso con obbligo di risarcimento dei correntisti (30 miliardi di euro) da parte dello Stato, crollo del sistema monetario e uscita dall´euro e svalutazione del 40% della moneta e dell´intera competitività dell´economia cipriota. In alternativa la gestione controllata, quella che sembra essere stata messa in atto, per riuscire ad arrivare ad una "drastica riduzione del debito pubblico, che sia poi gestibile e sostenibile e alleviare alle generazioni future il peso di rimborso". In questo caso, a differenza di Atene, si eviterebbe il taglio dei fondi per la previdenza sociale, la diminuzione delle pensioni e soprattutto i licenziamenti chiesti anche in questo caso in sede di trattativa. E sia. Un taglio netto e definitivo, quindi, che eviti lo stillicidio che c´è stato ad Atene e che permetta la permanenza nella moneta unica. , E Cipro se lo può permettere proprio perchè, come detto prima, nelle sue banche la stragrande maggioranza dei depositi è da far risalire a ricchissimi esponenti della finanza internazionale e a società straniere. Cosa che in Italia non esiste, (e nonostante ciò anche da noi una ventina d´anni fa ci fu un prelievo forzoso. E noi non avevamo la Russia alle spalle). A salvare Cipro, infatti, pare sarà proprio Mosca la protagonista dell´economia della piccola isola che, quando a suo tempo iniziò a temere per la propria stabilità economica pensò di chiamare a sè i suoi affezionati clienti e risolvere "privatamente" il problema. Evidentemente il FMI che aveva già monitorato la situazione, ha preso una decisione diversa. Cosa chiede in cambio? Una revisione del felice sistema di tassazione (attualmente al 4%) che renderà meno felici i suoi clienti. Eppure per loro non sarà una tragedia: Malta ne ha uno al 5%. Fonte: News Trend Online
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braga

Forumer storico
***Borsa: Europa apre in forte calo dopo Cipro, Milano -2,8% Ftse Mib (RCO) (RADIOCOR) 18-03-13 09:02:36 (0077) 0 NNNN
 

belindo

Guest
Buongiorno a tutti.
Questa mattina me la sono presa comoda e sono andato a portare il bimbo all'asilo, ma d'altronde non c'era altro da aspettarsi dopo l'ennesima boiata di questa pessima UE a Cipro.
 

zupel

Nuovo forumer
buon giorno a tutti

"
Era una misura largamente anticipata. Il sistema bancario di Cipro è ritenuto sproporzionato rispetto alle dimensioni del paese: il PIL della nazione è di 17 miliardi di euro, mentre la somma totale dei depositi nelle banche arriva a 68 miliardi di euro. Cipro è considerato quasi un paradiso fiscale e negli anni ha attirato moltissimi depositi bancari di non residenti: circa la metà del totale si stima che appartenga a cittadini russi, greci e inglesi.
Una misura come quella di prelevare il 9,9% da tutti i depositi bancari superiori ai 100 mila euro era ritenuta necessaria da tutti i commentatori. I 10 miliardi serviranno anche a salvare le banche di Cipro che si sono indebitate prestando soldi alla Grecia. Per il leader europei – tedeschi in particolare – sarebbe stato difficile giustificare ai loro cittadini un prestito a Cipro che avrebbe finito con il salvare i depositi di moltissimi cittadini russi, e i grossi depositi superiori ai 100 mila euro sono detenuti in buona parte da cittadini esteri."
 

zupel

Nuovo forumer
"L’Economist ha attaccato duramente tutto il piano di aiuti, definendolo “ingiusto, miope e controproducente”. Secondo il settimanale economico britannico, nonostante le assicurazioni europee sul fatto che quello di Cipro sarà un caso unico, il prelievo forzoso dai conti correnti ha creato un pericoloso precedente. Nessun abitante dei paesi periferici dell’Europa può avere ora la certezza che il denaro che ha depositato in banca sarà al sicuro qualunque cosa accada.
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L’ultimo errore, secondo l’Economist, è di natura strategica. Negli ultimi mesi la prospettiva di un collasso dell’eurozona si è allontanata principalmente grazie alla promessa della Banca Centrale Europea di aiutare qualsiasi paese che si sottoponga a un programma di aiuti europeo con tutte le condizioni di austerità che questo comporta. Con la scelta di applicare il prelievo forzoso, il “prezzo” di questa austerità è aumentato ancora, rendendo più sottile e meno efficace la rete di protezione della Banca Centrale Europea.
 

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