Ue prepara criteri armonizzati per valutare gli intermediari
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 feb - La nuova MiFID
riapre la sfida della competenza Il processo di revisione della
MiFID, attualmente in corso, ha l'obiettivo di incrementare la
protezione del risparmiatore, riconoscendone la centralita'. Un
ambito finora scarsamente regolamentato riguarda la filiera
della consulenza e della distribuzione commerciale presso gli
intermediari finanziari. I professionisti che operano in questo
ambito rappresentano il punto di incontro tra l'intermediario
ed il risparmiatore, nel delicato ruolo di rappresentanti
dell'istituzione per cui operano e di referenti e fiduciari per
i propri clienti. E' di interesse sia per la singola
organizzazione sia per il sistema economico nel suo complesso
che questo ruolo sia svolto con competenza, professionalita' ed
eticita'. Secondo quanto si prevede potra' essere inserito
nell'articolo 25.1 della nuova MiFID, il cui testo definitivo
e' atteso tra pochi giorni, per gli intermediari finanziari si
prospetta l'obbligo di certificare la competenza ed il livello
di conoscenza tecnica delle persone fisiche che per loro conto
distribuiscono prodotti e servizi finanziari. Anche se il testo
complessivo della direttiva e' ancora in corso di discussione a
Bruxelles, il consenso su questo punto sembra infatti ormai
raggiunto tra Commissione, Consiglio e Parlamento nell'ambito
del processo detto 'trialogo', cioe' il dialogo a tre che
avviene prima che la direttiva venga definitivamente emanata.
Il testo dell'articolo, nella sua ultima versione, afferma che
'gli Stati Membri devono pubblicare i criteri utilizzati per
valutare conoscenza e competenza e devono richiedere alle
imprese d'investimento di assicurare e dimostrare alle
autorita' competenti che le persone fisiche che danno consigli
d'investimento o informazioni su prodotti d'investimento,
servizi d'investimento o servizi ancillari ai clienti per conto
dell'impresa d'investimento possiedano la necessaria conoscenza
e competenza [...]'. Richiedere standard pan-europei per
armonizzare i criteri di valutazione di conoscenza e competenza
attraverso i 28 Stati membri e' un passaggio essenziale non
solo per aumentare la protezione dei risparmiatori, ma anche
per consentire un livello uniforme di preparazione per gli
operatori cosi' da consentire, con maggior facilita', la
distribuzione dei prodotti finanziari a livello di Unione
Europea, soprattutto alla luce della piu' ampia tendenza ad
unificare la supervisione sul settore nella regione. La
protezione dei risparmiatori deve rappresentare un obiettivo
primario per gli operatori del settore: essa e' infatti
cruciale per ricostruire e sostenere la fiducia verso
l'industria finanziaria, condizione necessaria per
l'investimento di lungo termine nell'economia e, di
conseguenza, per la crescita. Nell'attuale mercato, in cui i
clienti sono esposti ad un'offerta di servizi e prodotti sempre
piu' ampia e complessa, l'educazione dei professionisti
deputati a gestire la relazione fiduciaria diventa fondamentale
per servire al meglio l'interesse del risparmio. 08-02-14 17:15:23