(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 apr - La flessione
congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue - rileva
l'Istat - e' spiegata dalla forte caduta dell'export di energia
(-16,5%). Al netto di questo comparto la variazione
congiunturale delle esportazioni e' solo lievemente negativa
(-0,2%). Sono in espansione le vendite di beni strumentali
(+2,9%). Dal lato dell'import il calo congiunturale investe
l'energia (-7,8%), i beni di consumo durevoli (-4,5%) e i
prodotti intermedi (-3,0%). I beni strumentali (+1,4%) e i beni
di consumo non durevoli (+0,8%) registrano invece una contenuta
crescita. Nel primo trimestre dell'anno la dinamica
congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue e' negativa
(-0,5%). Al netto del forte calo dell'energia (-20,6%), le
esportazioni risultano in crescita (+1,0%), con i beni
strumentali in rilevante espansione (+2,9%). Nello stesso
periodo, anche la flessione congiunturale delle importazioni
(-3,4%) e' determinata dalla forte contrazione degli acquisti
di energia (-13,6%). Al netto dei prodotti energetici, le
importazioni registrano infatti una crescita notevole (+2,6%)
diffusa a tutti gli altri comparti. Su base annua, a marzo le
esportazioni sono in diminuzione (-3,5%). La flessione
coinvolge tutti i raggruppamenti principali di beni, con
l'eccezione dei beni strumentali (+5,0%). Le importazioni
registrano una diminuzione tendenziale del 5,4%, ascrivibile al
forte calo degli acquisti di energia (-23,3%), al netto dei
quali l'import cresce del 5,7%. Per quanto riguarda i mercati
di sbocco, a marzo i piu' dinamici sono: ASEAN (+14,6%), EDA
(+14,1%), Cina (+14,0%), Turchia (+4,9%) e Stati Uniti (+3,1%).
Le vendite verso il Giappone (-24,0%), la Svizzera (-14,8%) e i
paesi MERCOSUR (-14,1%) sono in forte contrazione. La flessione
degli acquisti riguarda in misura marcata OPEC (-43,8%) e
Russia (-25,4%), mentre crescono gli acquisti da Stati Uniti
(+15,9%) e ASEAN (+13,5%).