(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 apr - Il Pmi, segnala
Markit, e' rimasto ormai al di sopra della soglia di non
cambiamento di 50 puntiper dieci mesi consecutivi, segnando una
continua espansione delle attivita' dallo scorso luglio. Con la
crescita dei nuovi ordini in aprile al tasso piu' rapido mai
visto da maggio del 2011, ed il lavoro inevaso in lieve aumento
per il secondo mese consecutivo, e' possibile aspettarsi a
maggio un ulteriore aumento delle attivita'. Il rialzo e' stato
nuovamente guidato dalle imprese manifatturiere, sempre
tuttavia supportato dall'aumento delle attivita' dell'economia
del terziario. La produzione del settore manifatturiero e'
aumentata per il decimo mese consecutivo, mostrando il secondo
maggior incremento da aprile 2011 e ad un tasso di crescita che
ha accelerato per il secondo mese consecutivo. Le attivita' del
terziario, nel frattempo, sono aumentate per il nono mese
consecutivo e al tasso piu' rapido da giugno del 2011. La
crescita e' stata sostenuta dal piu' consistente afflusso di
nuovi ordini registrati da allora. Commentando i risultati
flash dei dati Pmi, Chris Williamson, Chief Economist presso
Markit ha detto: 'L?eurozona ha registrato un buon inizio del
secondo trimestre. Il positivo acceleramento del ritmo di
crescita delle attivita' nel mese di aprile porta, la regione,
al tasso di espansione piu' rapido in quasi tre anni. Il Pmi
suggerisce che il Pil e' in corsa verso un aumento dello 0,5%
nel secondo trimestre, in crescita rispetto all'incremento di
0,4% del primo trimestre. La crescita continua ad essere guidata
dalla Germania, dove l'economia sembra svilupparsi ad un tasso
trimestrale di circa 0,7%, mentre la Francia si sta
semplicemente stabilizzando. Forse la notizia piu' positiva
arriva dal resto della regione, dove il tasso di crescita piu'
rapido mai registrato dagli inizi del 2011 suggerisce che la
ripresa nelle zone 'periferiche' sta acquisendo piu' vigore".
Per il capo economista 'Il ritorno alla creazione di nuovi
posti di lavoro nella regione rappresenta una notizia molto
incoraggiant" mentre "la principale preoccupazione arriva dalle
prospettive sui prezzi. Con i prezzi di vendita in diminuzione
al ritmo piu' rapido dallo scorso agosto, nonostante la crescita
delle attivita', crescono le preoccupazioni sull'intensificarsi
delle pressioni deflazionistiche. La Bce deve quindi rispondere,
non solo con parole, alla recente crescita del tasso di
cambio'.Buon giorno