Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

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Si susseguono i dati disappointing sul fronte dell'economia Us:durable orders -ex transportation: Actual -0.8%, consensus 0.6%.


Ciao draz.
Che dire... o meglio penso di saperlo;) La moneta non circola e da noi, le nostre imprese sono costrette a pagare 5 Mld di interessi in più alle banche rispetto a quelle tedesche, ma ai capoccioni interessa solo che si riducano i salari per essere più competitivi. Speriamo che il dollaro continui la sua corsa ancora per un po per un motivo o per l'altro perchè, è noto che l'America è sempre stata contraria ad avere una valuta forte.
 
Vi ricordate i tempi in cui dopo la chiusura dei mercati FBtp andava spesso in giù? Lo facevano apposta dpo aver tirato dentro più gente possibile. Ora succede il contrario :mmmm:, fino a quanto durerà?

Ricordo che si infondeva la calma e gesso e pazienza..ora dopo che hanno preso tutto li hanno portati a prezzi alti..personalmente gli auguro(governo) quello che è successo a molti che hanno venduto ..e poi purtroppo hanno ricomprato a prezzi più alti:-o.Buona sera p.s:Questo spazio era tutti i giorni affollato di gente che chiedevano il da farsi(vendere perchè l'Italia falliva) ..ora spero che la situazione rimanga tale perchè sarebbe un'altra farsa quello che è capitato tra fine 2010 e fine 2012 e non si aveva voce da urlare al popolo..
 
(AGI) - Roma, 26 ago. - Non si allenta la morsa della stretta creditizia sulle imprese italiane. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Osservatorio Credito Confcommercio sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2014, realizzato da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Ricerche. "Nel secondo trimestre del 2014, rimane critica la capacita' finanziaria delle imprese del terziario che, nella maggioranza dei casi (48%), risultano ancora in difficolta' a fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario (nel trimestre precedente erano il 53%)", si legge nella nota diffusa dall'associazione. .
 
(AGI) - Roma, 26 ago. - Su 5.268 societa' partecipate dagli Enti locali, 1.430 hanno un indice di redditivita' negativo. E' quanto emerge dalle schede messe a punto dal commissario alla Spendig review, Carlo Cottarelli sulla base dei dati del dipartimento del Tesoro per il 2012.
"La pubblicazione di indici che misurino l'efficienza della partecipate - si legge sul sito della revisione della spesa - puo' costituire un importante stimolo al miglioramento delle attivita' di queste societa'". Il punto di partenza e' il Roe, si legge ancora, ovvero il rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri.
Le societa' partecipate dagli enti locali con un bilancio negativo nel 2012 sono 143, si legge ancora nel rapporto. La 'maglia nera' va alla Cmv Spa di Venezia con un bilancio in rosso di 20 milioni e 316 mila euro, seguita da Fiera di Roma Spa con un bilancio negativo di 15 milioni e 703 mila euro e da Cotral, partecipata dalla Regione Lazio e e dal Comune di Roma, in negativo di circa 15 milioni. L'azienda speciale Aprilia Multiservizi ha chiuso il 2012 con 10 milioni di rosso, il consorzio per la zona industriale di Macomer, partecipata dalla regione Sardegna e dal Comune di Macomer di 5 milioni e 200 mila euro.
Tra le varie partecipate in perdita anche diverse fondazioni culturali e musicali. Oltre mille societa' partecipate dagli enti locali hanno un bilancio al "non disponibile". Si tratta, spiega infine il rapporto, di 1.075 societa' di cui "non sono disponibili i bilanci" con sede in praticamente tutte le regioni italiane: si va da aziende per il turismo ad associazioni per la formazione a consorzi per la tutela dei parchi. (AGI) .
 

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Non ci sono grafici o opinioni personali o meno che tengono, il risultato e' chiaro FIGURA DI BIIIIPPP, smettiamola di dare consigli per cosi dire inutili e forvianti alla fine i titoli di stato ita etc vanno secondo una stradegia corretta e guidata da ben altre persone!!!
 
Qui c'è anche un lungo elenco delle cose che affliggono oggi l'economia mondiale ma si sono dimenticati di metterci quella bomba ad orologeria di cui si parlava già nel 2008, la bolla delle carte di credito.

Tutti allegramente verso il prossimo collasso

Per capire quanto poco indicativi siano gli spread basta andare in questa pagina

Spread dei Titoli di Stato a 10 anni - Investing.com

e poi cliccare sulla colonna "Vs. Bund" in modo da avere l'elenco ordinato dai paesi più virtuosi in giù. Ci sono delle belle sorprese per esempio il Botswana non è messo poi così male e noi siamo a un tiro di schioppo dalla Norvegia :eek:.
 
Ultima modifica:
Assurdo, anzi incomprensibile il catastrofismo per partito preso.
Siamo una colonna portante dell’UE.
Abbiamo troppi debiti?...troppi interessi per sostenerli?

Illusorio cercare le scorciatoie più disparate per
rifilare cartastraccia agli investitori.
I debiti si pagano. PUNTO.
Se l’esecutivo dimostrasse ancor più determinazione
nel mettere mano alle riforme, lo spread in un paio di trimestri
potrebbe scendere sotto la soglia dei 100 punti
con un tasso a 10y di circa il 2% e il debito
potrebbe tranquillamente essere sostenuto nel tempo
con una cinquantina di mld l’anno, cosa fattibilissima.

Per il graduale rientro c’è tempo: ci penseranno
i nostri pro-pronipoti….:D
 
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