(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 set - I listini del
Vecchio Continente hanno avviato le contrattazioni al rialzo,
seguendo la performance registrata nella notte da Wall
Street. Da ieri sui mercati si sono diffuse indiscrezioni che
la Banca centrale cinese stia iniettando masse di liquidita'
sul sistema bancario, come mossa per sostenere l'economia. In
particolare i media locali cinesi hanno riferito che
l'istituto centrale ha messo a disposizione delle prime
cinque grandi banche una somma di 500 miliardi di yen,
l'equivalente di oltre 80 miliardi di dollari. Del resto gli
ultimi dati sulla congiuntura della Repubblica Popolare hanno
destato preoccupazione, con la produzione industriale che lo
scorso agosto ha registrato la variazione piu' piccola degli
ultimi cinque anni. Intanto quest'oggi sale anche l'attesa
per le decisioni che prendera' il comitato esecutivo della
Federal Reserve. Secondo gli ultimi rumor, comunque,
l'istituto presieduto da Janet Yellen potrebbe sposare un
atteggiamento accomodante. E tale ipotesi e' supportata dalle
dichiarazioni del segretario generale dell'Organizzazione
degli esportatori di greggio, Abdallah El Badri, secondo il
quale a novembre verra' tagliata la produzione di petrolio di
mezzo milione di barili al giorno. L'anticipazione, davvero
inusuale, e' arrivata ieri sera e ha subito dato una scossa
alle quotazioni del barile, ma anche a Wall Street. Gli
investitori sono infatti convinti che la mossa dell'Opec
punta a contrastare la debolezza del dollaro, causata anche
dalla politica monetaria della Fed.
A Piazza Affari sono ben impostate le azioni delle banche:
se Intesa Sanpaolo cresce dello 0,91%, Unicredit mette a
segno un +0,97% e Ubi un +1,17%. Vanno bene le Banco Popolare
(+0,98%) e le Bper (+0,55%), mentre sono piu' indietro le Bpm
(+0,16%) e le Mps (+0,28%). Quest'ultime nell'attesa del
rimpasto al cda, con l'uscita dei due consiglieri espressione
della Fondazione Mps e l'ingresso di due membri indicati da
Fintech Advisory e Btg Pactual.
Eni sale dello 0,6% dopo che Renzi ha preso la difesa della
societa'. Vanno su le Telecom Italia (+0,9%), sempre
nell'attesa che sia presentata un'offerta per la controllata
Tim Brasil. Corrono le Wdf che mettono a segno un progresso
di oltre l'8%, visto che l'annuncio dell'uscita entro fine
anno del numero uno della societa' accende la speculazione
circa possibili operazioni straordinarie. Del resto anche il
comunicato del gruppo ha indicato l'intenzione di mettere
maggiore enfasi sulla crescita organica e sulle combinazioni
con altri operatori del settore.
Fuori dal paniere principale volano le Cti Biopharma (+10%),
mentre arretrano di oltre il 4% le Acotel.