Il mercato ha bisogno di qualcosa di forte per voltare pagina
16/10/2014 19:27
Alla fine quest’oggi è andata meno peggio del previsto per le Borse europee che nella prima parte della seduta avevano fatto temere per una giornata come quella di ieri. Nel pomeriggio però si è avuto un progressivo recupero che ha permesso di limitare considerevolmente i danni tanto che il Dax30 è riuscito a chiudere gli scambi in positivo con un rialzo dello 0,13%, mentre il Ftse100 e il Cac40 sono scesi rispettivamente dello 0,25% e dello 0,54%. Un rimbalzo non cambierà lo scenario per il Ftse Mib La maglia nera è stata indossata ancora una volta da Piazza Affari che però, al pari deboli altri mercati europei, è riuscita a contenere le perdite, senza tuttavia una evitare una chiusura con il segno meno. Il Ftse Mib si è fermato a 18.083 punti, con una flessione dell‘1,21%, dopo aver toccato un massimo a 18.576 e un minimo a 17.555 punti. L’indice si è mosso in un range di circa 1.000 punti, addirittura più ampio di quello della vigilia, confermando la fase di panico che serpeggia tra gli investitori. Le quotazioni hanno sfondato alcuni importanti supporti, ma il raggiungimento di area 17.500 ha favorito un primo rimbalzo che ha permesso ai corsi di riportarsi poco sopra i 18.000 punti. Il crollo delle ultime giornate lascia indubbiamente spazio ad eventuali recuperi che potrebbero materializzarsi anche con una certa velocità e con una discreta ampiezza in termini percentuali, ma difficilmente andranno a modificare la struttura grafica del mercato che al momento si conferma decisamente ribassista. Con la tenuta di area 18.000 si può confidare in un recupero verso i 18.500 prima e in seguito in direzione dei 19.000 punti, dove non è da escludere che si possa assistere ad un ritorno delle vendite.
Uno scenario che si materializzerà da subito con discese sotto i 18.000 punti e ancor più con la violazione dei minimi odierni in area 17.500. In tal caso saranno da mettere in conto flessioni in direzione dei 17.200/17.000 punti, dove troviamo un altro supporto che corrisponde peraltro ad una soglia psicologica. I market movers della prossima seduta Domani sul fronte macro Usa l’attenzione sarà rivolta al settore immobiliare con i nuovi cantieri edili che a settembre dovrebbero salire da 956mila a 1,002 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione, sempre a settembre, sono viste in crescita da 998mila a 1,035 milioni. In agenda anche il dato preliminare relativo alla fiducia dei consumatori che ad ottobre dovrebbe attestarsi a 84,2 punti rispetto agli 84,6 di settembre. Da segnalare che un’ora prima dell’avvio degli scambi a Wall Street è previsto un discorso di Janet Yellen, presidente della Federal Reserve. Sul versante societario si conosceranno le trimestrali di Bank of New York e di Honeywell, con un eps previsto di 0,61 e di 1,41 dollari, mentre per i conti di General Electric e di Morgan Stanley le stime indicano un utile per azione di 0,37 e di 0,54 dollari. In Europa non sono previsti dati macro di rilievo e segnaliamo solo che Moody’s domani aggiornerà il rating sul debito sovrano della Spagna, attualmente pari a “Baa2”, con outlook “positivo”. I titoli da monitorare a Piazza Affari A Piazza Affari si segnala l’appuntamento con le scadenze dei contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con consegna ottobre. Da seguire Fca visto che saranno diffusi i dati relativi alle immatricolazioni di auto in Europa con riferimento al mese di settembre.