Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Industria: male ad aprile la produzione, allontana ancora raggiungimento livello ante-crisi
Doccia fredda sulla ripresa dell’economia italiana, con un
segnale negativo dalla produzione industriale che nel mese di
aprile ha mostrato una contrazione dell’1,2% su marzo. Le cause
del rallentamento della produzione industriale vanno ricercate
in una frenata sia della domanda estera che della domanda
italiana per investimenti. Secondo il Centro Studi Promotor
incide sull’attività manifatturiera anche il deterioramento
della fiducia delle imprese il cui indice a fine 2017 aveva
toccato quota 108,5 e in maggio si è portato a 104,7. "Questa
situazione - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del
Centro Studi Promotor - allontana ancora nel tempo il
raggiungimento del livello ante-crisi. Rispetto all’aprile 2008
il dato diffuso oggi è inferiore di ben il 19,2%". Milano,
Finanza.com
 
i grillini stanno prendendo scoppole un po' dappertutto
... sarà allora vero che lo spread insegna alla gente a pensare...e a votare ?
 
Grande attesa per mosse Fed e Bce, ma Draghi potrebbe rinviare a luglio decisione su fine QE (analisti)
Fed (12-13 giugno) e Bce (14 giugno) detteranno il ritmo ai
mercati questa settimana. La Federal Reserve dovrebbe apportare
un nuovo rialzo dei tassi di interesse, mentre dalla Bce è
attesa qualche indicazione sul fronte exit strategy: Dopo le
parole di Praet (capo economista Bce) sono aumentate le
possibilità di un annuncio già a giugno dei dettagli che
porteranno alla fine del QE. "Gli investitori sembrano temere
che la Bce possa discutere la fine del programma di
quantitative easing a settembre, nonostante il vistoso
rallentamento della crescita proprio nel Vecchio continente",
argomenta Vincenzo Longo, market strategist di IG.
"Probabilmente - aggiunge Longo - Mario Draghi potrebbe
decidere di prendere tempo e far slittare la decisione nella
riunione di luglio". Milano, Finanza.com
 
Trump, l'Italia vuole la Russia di nuovo in G8. Russia: "No, grazie"
Il G7 è un ghetto occidentale e la Russia non è interessata a riempire la quota di diversità

Trump, Italy Want Russia Back in G8. Russia: ‘No, Thanks’


E così, questi "campioni" della politica, che continuano a non capire una mazza, si ritrovano a Ovest col muro dei dazi di Trump e a Est col muro delle sanzioni nei confronti della Russia che loro stessi insieme a Obama hanno voluto e che continuano a volere. La Germania a parer mio è sotto scacco e se non cambia politica a cominciare dall'austerità, che ha imposto duramente, sarà artefice del suo declino: il boomerang sta tornando indietro. Se questo sarà lo scenario che immagino, immagino anche che Draghi si guarderà bene dal chiudere i rubinetti del QE non solo, ma dovrà tenerli aperti anche il suo probabile successore: il tedesco weidmann e sarebbe proprio una beffa, proprio perchè lui da tempo ne reclama la fine.
 
Lettura consigliata:

"In che misura il mercato dei titoli di stato conta sull’ipotesi che la BCE alla fine intervenga?
È chiaro che la BCE può fermare immediatamente una crisi nel mercato dei titoli. Lo abbiamo visto nel 2012: la semplice dichiarazione da parte della BCE di essere pronta a intervenire sul mercato ha avuto un effetto decisivo. Tanto che non ha neanche dovuto acquistare alcun titolo, in quel momento. La domanda è se adesso interverrà. E questo è incerto. Il problema principale è che ora ci troviamo in un sistema in cui la sopravvivenza di un governo dipende dalla buona volontà di un piccolo numero di persone sedute attorno a un tavolo a Francoforte. In un paese autonomo, se il governo sovrano è nei guai è sempre il governo sovrano a prevalere e a costringere la banca centrale ad emettere la necessaria liquidità. Nell’eurozona è il contrario: è la BCE a prevalere sugli stati sovrani. Questa è una struttura di governance inaccettabile e, nel lungo periodo, insostenibile. Ha funzionato finché i paesi in crisi erano relativamente piccoli, come la Grecia. Ora colpisce l’Italia, in futuro potrebbe colpire altri grandi paesi come la Francia. La gente non accetterà che il destino del proprio paese sia nelle mani di funzionari pubblici senza alcuna legittimità democratica. Questo sistema deve essere cambiato, e la crisi italiana lo rende molto evidente."

De Grauwe – Va cambiato il sistema: la crisi italiana lo dimostra


"
Paul De Grauwe da tempo ricorda come in una unione monetaria non esista altro modo per un paese che perde competitività se non attuare una dolorosa svalutazione interna, ovvero schiacciare i salari. In questa intervista riconosce lucidamente che lo stato di cose oggi è insostenibile e che la mancanza di collaborazione dei paesi nord-europei rischia di far crollare l’intero eurosistema. Non auspica però un’uscita immediata e unilaterale dell’Italia dall’euro, ma piuttosto una ripresa degli investimenti pubblici, se necessario anche in violazione degli stringenti parametri dell’eurozona, da lui stesso definiti insensati. Ovviamente, la questione aperta rimane: che fare se l’Ue non dovesse concedere all’Italia la flessibilità necessaria ad attuare le politiche espansive di investimento che oggi sono così urgenti?"





Di Alexander Trentin, 1 giugno 2018
 
marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (12/06/18)
Ore 1:50 Giappone: Indice dei prezzi alla produzione, maggio Ore
6:30 Giappone: Indice attività settore terziario, aprile Ore
10:00 Italia: Tasso di disoccupazione, 1Q 2018 Ore 10:30 Uk:
Tasso di disoccupazione Ilo, aprile Ore 11:00 Eurozona: Indice
Zew fiducia investitori, giugno Ore 11:00 Germania: Indice Zew
fiducia investitori, giugno Ore 14:30 Usa: Indice dei prezzi al
[...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it Buon giorno
 
marketinsight.it - GIAPPONE - INDICE SETTORE TERZIARIO SUPERA LE ATTESE AD APRILE (+1%)
L'indice sull'attività del settore terziario, elaborato dal
Ministero dell'economia e dell'industria giapponese, ha
riportato ad aprile una variazione positiva dell'1% su base
mensile, dopo il +0,6% di marzo. Il dato ha superato le attese
degli analisti (+0,6%).
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

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