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BOND: Gartside; Jp Morgan fedele ai BTp, no spread oltre 400 (Sole)
Grafico Azioni Cir (BIT:CIR)
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Oggi : Giovedì 11 Ottobre 2018
"Ad oggi crediamo che l'incertezza politica italiana sia adeguatamente remunerata: per questo alcuni dei nostri fondi stanno aumentando l'esposizione in BTp. I problemi dell'Italia sono ben noti ma non si possono trascurare i punti di forza come il surplus della bilancia commerciale e l'avanzo primario".
Lo ha detto in un'intervista al Sole 24 Ore, Nick Gartside, capo della divisione reddito fisso e commodities di Jp Morgan Asset Management aggiungendo di "non essere eccessivamente preoccupati" per la decisione del governo di portare il deficit al 2,4%. "Tanti governi, a partire da quello americano, stanno facendo deficit spending. Non vedo nulla di strano nel fatto che anche l'Italia faccia altrettanto. È una tendenza che andrà ad aumentare nei prossimi anni. Per compensare la riduzione dello stimolo monetario si utilizzerà sempre di più la leva fiscale", ha spiegato.
"Il problema numero uno per l'Italia è il debito ma, allo stato attuale, la sua sostenibilità non è in discussione. La variabile chiave sarà la crescita economica e crediamo che le misure messe in atto dal governo possano essere di stimolo per l'economia", ha spiegato.
Secondo Gartside, "una bocciatura da parte di Moody's è già scontata dai mercati ma ritengo assai improbabile che il rating dell'Italia scenda a quota "junk". Inoltre, Jp Morgan A.M. non vede il rischio di una nuova crisi bancaria. "Ritengo tuttavia improbabile, allo stato attuale, una crisi bancaria perché credo che lo spread Bund-BTp non si attesterà oltre la soglia di allarme dei 400 punti".
Sui Cir, i conti individuali di risparmio, che il governo vuole varare per incentivare l'investimento in titoli di Stato da parte dei risparmiatori privati, Gartside ha detto che "tutto ciò che può servire a stabilizzare le fonti di rifinanziamento del debito è positivo per un governo come quello italiano, molto indebitato".
pev
(END) Dow Jones Newswires
October 11, 2018 02:59 ET (06:59 GMT)
Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.
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"Ad oggi crediamo che l'incertezza politica italiana sia adeguatamente remunerata: per questo alcuni dei nostri fondi stanno aumentando l'esposizione in BTp. I problemi dell'Italia sono ben noti ma non si possono trascurare i punti di forza come il surplus della bilancia commerciale e l'avanzo primario".
Lo ha detto in un'intervista al Sole 24 Ore, Nick Gartside, capo della divisione reddito fisso e commodities di Jp Morgan Asset Management aggiungendo di "non essere eccessivamente preoccupati" per la decisione del governo di portare il deficit al 2,4%. "Tanti governi, a partire da quello americano, stanno facendo deficit spending. Non vedo nulla di strano nel fatto che anche l'Italia faccia altrettanto. È una tendenza che andrà ad aumentare nei prossimi anni. Per compensare la riduzione dello stimolo monetario si utilizzerà sempre di più la leva fiscale", ha spiegato.
"Il problema numero uno per l'Italia è il debito ma, allo stato attuale, la sua sostenibilità non è in discussione. La variabile chiave sarà la crescita economica e crediamo che le misure messe in atto dal governo possano essere di stimolo per l'economia", ha spiegato.
Secondo Gartside, "una bocciatura da parte di Moody's è già scontata dai mercati ma ritengo assai improbabile che il rating dell'Italia scenda a quota "junk". Inoltre, Jp Morgan A.M. non vede il rischio di una nuova crisi bancaria. "Ritengo tuttavia improbabile, allo stato attuale, una crisi bancaria perché credo che lo spread Bund-BTp non si attesterà oltre la soglia di allarme dei 400 punti".
Sui Cir, i conti individuali di risparmio, che il governo vuole varare per incentivare l'investimento in titoli di Stato da parte dei risparmiatori privati, Gartside ha detto che "tutto ciò che può servire a stabilizzare le fonti di rifinanziamento del debito è positivo per un governo come quello italiano, molto indebitato".
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