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marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (24/10/18)
Ore 1:30 Giappone: Indice Pmi manifatturiero, ottobre Ore 8:45
Francia: Indice fiducia consumatori, ottobre Ore 9:15 Francia:
Indice Pmi manifatturiero, ottobre Ore 9:30 Germania: Indice Pmi
manifatturiero, ottobre Ore 10:00 Eurozona: Indice Pmi
manifatturiero, ottobre Ore 13:00 Usa: Indice richieste mutui
ipotecari, settimanale Ore 15:45 Usa: Indice Pmi manifatturiero,
ottobre
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EUROPA IN GUERRA: OTTOBRE ROSSO! | icebergfinanza

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In questi ultimi mesi non è stato facile convincere l’equipaggio che la fine del ciclo economico era dietro l’angolo, più o meno quello che accadde nel 2007, quando un blogger solitario avvertiva della tempesta perfetta in arrivo.

Alla fine dell’articolo troverete un inedito attacco frontale al nostro Paese, da parte del solito burocrate europeo fallito, non sforzatevi sulla stampa italiana e nelle televisioni non vi diranno nulla, voi siete il problema, perché ragionate troppo, avete preso troppa consapevolezza di come sono andate le cose in questi anni.

Per carità, loro faranno di tutto per tenere in piedi la baracca, un sistema marcio dalle fondamenta, fondamenta fragili che posano esclusivamente sul debito, soprattutto privato, debito foraggiato dalle banche centrali, non durerà ancora molto."
 
marketinsight.it - GIAPPONE - INDICE PMI MANIFATTURIERO IN CRESCITA A OTTOBRE
A ottobre l'indice Pmi manifatturiero nipponico è cresciuto a
53,1 punti (stima flash), rispetto ai 52,5 rilevati a settembre.
Il Pmi (Purchasing Managers Index) è un indice che nasce da
un'indagine condotta sui direttori d'acquisto delle principali
aziende per testare le opinioni sull'andamento del comparto. Un
valore del Pmi superiore ai 50 punti indica un'economia [...]
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Germania: Pmi manifatturiero e servizi in deciso calo a ottobre, deluse le attese
Deciso rallentamento delle attività manifatturiera e servizi in
Germania. A ottobre, l'indice Pmi manifatturiero si è
attestato a 52,3 punti, in calo rispetto ai 53,7 punti di
settembre e sotto le attese degli analisti che si aspettavano
un calo più contenuto a 53,5 punti. Flessione anche per
l'indice Pmi servizi che a ottobre è sceso da 55,9 a 53,6
punti, contro i 55,5 punti previsto dal mercato. Si tratta
della lettura preliminare. Si ricorda che il Pmi (Purchasing
Managers Index) è un indice che nasce da un’indagine condotta
sui direttori d’acquisto delle principali aziende del paese per
testare le opinioni sull’andamento del comparto. Milano,
Finanza.com
 
Unione Europea: Italia contributore netto per 37,7 miliardi

Yahoo fa ora parte di Oath

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Negli ultimi sette anni l'Italia ha versato nelle casse di Bruxelles 113,1 miliardi di euro ricevendone indietro 75,4. In questo periodo di tempo siamo stati quindi contributori netti dell’Unione per ben 37,7 miliardi di euro, per una media di circa 5 miliardi di euro all’anno. Lo rivela una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati della Commissione europea.

L’Italia non è l’unico contributore netto dell’Unione ma rima..."
 
E l'Italia perse la chiave - Phastidio.net

Come ormai sanno anche le pietre, dal prossimo primo gennaio la Banca centrale europea non acquisterà più titoli di stato dei paesi dell’Eurozona, limitandosi (sino a nuovo avviso) a reinvestire cedole e titoli scaduti. E fin qui, direi che ci siamo. Il problema, per l’Italia, deriva dal rischio di una ridefinizione dei criteri in base a cui gli acquisti vengono ripartiti tra i paesi dell’Eurozona. Qui per noi potrebbero sorgere problemi aggiuntivi.

Ci attende quindi un doppio grado di penalizzazione, nel momento patriottico del “me ne frego” detto alle istituzioni europee e che contribuirà ad una situazione vieppiù difficile, per usare un eufemismo.

La ripartizione degli acquisti avviene secondo la cosiddetta capital key, cioè in proporzione a popolazione e dimensione dell’economia del singolo paese. Questo criterio è stato scelto anche per non alimentare azzardo morale, che si sarebbe invece verificato in caso di acquisti calibrati sullo stock di debito esistente, favorendo grandi debitori come l’Italia. Come scrive oggi il Financial Times, in occasione del meeting del 13 dicembre, per la prima volta dopo un lustro, la Bce aggiornerà il calcolo della capital key, usata anche per determinare la partecipazione di ogni paese al capitale ed agli utili dell’istituto guidato da Mario Draghi.

poiché negli ultimi cinque anni si sono verificati mutamenti rilevanti, in termini di crescita economica ma anche di popolazione, il rischio è che l’Italia venga pesantemente penalizzata dalla revisione della capital key. In aggiunta a ciò, il nostro paese presenta un profilo di scadenza media dei titoli in portafoglio alla Bce che è più esteso di quello di altri, e questo determinerà, già dall’anno prossimo, un minor volume di titoli da riacquistare. Ovviamente, la Bce potrebbe sempre applicare una “torsione” alla capital key, cioè allontanarsene pro tempore. Se solo l’Italia fosse più collaborativa, ovviamente.
 
(Teleborsa) - Aumenta moderatamente e secondo attese la massa monetaria M3 della Zona Euro a settembre. Il tasso di crescita annualizzato si attesta al +3,5%, dopo il +3,4% del mese precedente (rivisto da +3,5%).

Il dato, rilevato mensilmente dalla Banca Centrale Europea (BCE), risulta perfettamente in linea con le attese degli analisti.

Si incrementa anche la massa monetaria M1, che include banconote e depositi a breve, che si porta al 6,8% dopo il +6,4% di agosto.
I prestiti al settore privato, in particolare i prestiti alle famiglie, risultano stabili al 3,1%, inferiore a quanto atteso dal mercato (+3,2%), mentre quelli alle imprese non finanziarie salgono al +4,3% dal +4,1% del mese prima.

La massa monetaria M3 è un indicatore allargato che comprende altri due indicatori, M1 e M2. Il primo si compone del denaro circolante e dei depositi a vista. Il secondo risulta dalla somma di M1 e dei depositi a scadenza fissa. Sommando a M2 i pronti contro termine, i titoli del mercato monetario e quelli a scadenza fino a due anni, si ottiene l'aggregato M3, primo pilastro della politica monetaria della BCE.

Eurozona, lieve aumento per la massa monetaria M3
 

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